15 Assegnazioni e Ingressi/Uscite

Nell’ambito di Live, le “assegnazioni” (o “routing”) sono la messa a punto delle sorgenti e delle destinazioni del segnale delle tracce (cioè sono lo smistamento degli ingressi e delle uscite). La maggior parte delle assegnazioni ha luogo nella sezione Ingressi/Uscite delle tracce del mixer, che offre, per ogni traccia, i selettori per la scelta della sorgente e della destinazione del segnale. La sezione Ingressi/Uscite del mixer (detta anche In/Out o I/O) del mixer è la “patchbay” (quadro incroci, pannello di smistamento) di Live.

La sezione Ingressi/Uscite può essere mostrata o nascosta indipendentemente dalla Vista Sessione o dalla Vista Arrangiamento. Attivate/disattivate la sua visibilità usando il selettore Sezione Ingressi/Uscite oppure tramite l’opzione Ingressi/Uscite del menu Visualizza.

I selettori Sezione Ingressi/Uscite e Sezione Mixer del mixer.

In tutte le tracce in grado di riprodurre le clip, la sezione Ingressi/Uscite ha la stessa configurazione:

  • La coppia di selettori piĂš in alto (“Audio/MIDI From”) seleziona l’ingresso della traccia. Le tracce audio hanno un ingresso audio, le tracce MIDI un ingresso MIDI. Le Tracce di Ritorno ricevono il proprio segnale in ingresso dalle rispettive Mandate (o “Sends”) - (ved. ‘Tracce di Ritorno e Traccia Master’).
  • Il pulsante di opzione Monitor seleziona la modalitĂ  di monitoraggio: cioè la condizione d’ascolto dell’ingresso attraverso la traccia.
  • La coppia di selettori piĂš in basso (“Audio/MIDI To”) seleziona l’uscita della traccia. Tutte le tracce hanno uscite audio, tranne le tracce MIDI prive di strumenti. Va ricordato, infatti, che gli strumenti convertono il MIDI in audio (ved. ‘Dispositivi e Mixer’).

All’interno di ciascuna coppia di selettori, il selettore posto più in alto seleziona la categoria del segnale (ad esempio: “Ext.” per connessioni esterne tramite un’interfaccia audio o MIDI) ed è denominato selettore del Tipo di Ingresso/Uscita. Se il tipo di segnale selezionato offre sotto-selezioni o canali, questi diventano disponibili tramite il selettore posto più in basso, denominato selettore del Canale di Ingresso/Uscita. Nell’esempio “Ext.” sopra citato, il canale corrisponderebbe allo specifico ingresso o alla specifica uscita audio/MIDI.

15.1 Monitoraggio

Nell’ambito di Live, “monitorare” significa passare il segnale d’ingresso di una traccia all’uscita della traccia. Supponete di aver predisposto una traccia audio per ricevere il segnale in ingresso da una chitarra. Effettuare il monitoraggio comporta che il segnale proveniente dalla vostra chitarra suonata dal vivo raggiunga effettivamente l’uscita della traccia, attraverso la catena di dispositivi della traccia. Se l’uscita della traccia è impostata su “Master”, potete sentire il segnale della chitarra, processato dagli effetti usati (e ritardato dall’eventuale latenza subita dall’interfaccia audio hardware), nei vostri altoparlanti.

La sezione Ingressi/Uscite offre, per ogni traccia audio o MIDI, un pulsante di scelta Monitor con le tre opzioni seguenti:

  • L’impostazione di default Auto-monitoraggio abilita il funzionamento piĂš adatto alla maggior parte delle applicazioni di registrazione: il monitoraggio viene attivato quando la traccia viene armata (cioè abilitata alla registrazione - ved. ‘Registrazione di nuove Clip’), ma rimane inibito quando la traccia sta riproducendo le clip.
I pulsanti Arma (abilita alla registrazione) delle tracce Audio e MIDI.
  • Per monitorare permanentemente l’ingresso della traccia, indipendentemente dal fatto che la traccia sia “armata” o le clip stiano suonando, scegliete l’opzione In. Questa regolazione, in pratica, trasforma la traccia in ciò che in alcuni sistemi viene definito un “Aux”: la traccia non viene usata per la registrazione, ma per prendere un segnale da altrove. Con questa opzione, l’uscita dalle clip è soppressa. Grazie al colore blu dell’Attivatore della Traccia, un’impostazione di monitoraggio “In” può essere riconosciuta facilmente anche quando la sezione Ingressi/Uscite è nascosta.
  • Il monitoraggio può essere disattivato completamente scegliendo l’opzione Off. Ciò è utile quando si registrano degli strumenti acustici udibili dal vivo, quando per il monitoraggio si usa un mixer esterno oppure quando si usa un’interfaccia audio hardware con un’opzione “direct monitoring” in grado di by-passare il computer e di evitare, cosĂŹ, l’eventuale latenza. Generalmente è preferibile lavorare con un’interfaccia audio che presenti latenze trascurabili (pochi millisecondi). Se state registrando in Live con la funzione di monitoraggio impostata su “Off”, potreste voler effettuare la regolazione della Latenza complessiva nella sezione Audio delle Preferenze (regolazione descritta nel tutorial incorporato nel programma sulle impostazioni delle Preferenze Audio).

Nota: se sono selezionate piĂš tracce, cliccando su uno dei pulsanti Monitor si applica la stessa impostazione a tutte le tracce selezionate.

I pulsanti Monitor possono anche essere ripristinati al loro stato predefinito. Quando la sezione Ingressi/Uscite è espansa, potete premere il tasto Canc per ripristinare i pulsanti Monitor ai valori di default (“Off” per le tracce audio e “Auto” per le tracce MIDI), oppure potete selezionare l’opzione “Ritorna al Default” del menu Modifica.

15.2 Ingressi/Uscite Audio Esterni

Gli ingressi di un’interfaccia audio si selezionano scegliendo “Ext. In” tramite il selettore Tipo di Ingresso delle tracce audio. Il selettore Canale d’Ingresso, di conseguenza, presenta i singoli canali d’ingresso. Le voci di questo selettore hanno dei meter di fianco ai rispettivi nomi per aiutarvi a individuare la presenza e il sovraccarico (quando il meter lampeggia in rosso) di segnale. L’impostazione delle uscite dell’interfaccia audio funziona nello stesso modo, tramite la coppia di selettori per l’uscita. Se sono selezionate più tracce, qualsiasi cambiamento facciate su questi selettori viene applicato a tutte le tracce selezionate.

L’elenco degli ingressi e delle uscite disponibili dipende dalle Preferenze Audio, che possono essere raggiunte tramite l’opzione “Configure…”. Nota: le Preferenze Audio forniscono anche l’accesso alle finestre di dialogo per la Configurazione dei Canali, che determinano quali ingressi e uscite vengano usati e se siano disponibili per Live come mono o come coppie stereo. Essenzialmente, le finestre di dialogo per la Configurazione dei Canali informano Live su come il vostro computer sia collegato agli altri componenti audio del vostro studio.

È possibile rinominare qualsiasi canale di ingresso e di uscita che appare nelle finestre di dialogo per la Configurazione dei Canali. Se modificati, i nuovi nomi verranno visualizzati nel menu a discesa del selettore a discesa del Canale di Ingresso/Uscita corrispondente. Per rinominare i canali piÚ rapidamente è possibile usare il tasto Tab per spostarsi tra essi. Nota: i nomi modificati restano comunque sempre associati al rispettivo dispositivo audio.

15.2.1 Conversioni Mono/Stereo

Quando come ingresso di una traccia audio viene scelto un segnale mono, la traccia registrerà campioni mono; diversamente, registrerà campioni stereo. I segnali nella catena di dispositivi della traccia sono sempre stereo, anche quando l’ingresso della traccia è mono o quando la traccia esegue campioni mono.

Il mono è trasformato in stereo semplicemente usando lo stesso segnale per i canali destro e sinistro. Quando una traccia viene assegnata a un’uscita mono, i segnali destro e sinistro vengono sommati e attenuati di 6dB per evitare il clipping.

15.3 Ingressi/Uscite MIDI Esterni

Dal mondo esterno, il MIDI viene portato dentro a Live esattamente come l’audio. Tramite il selettore Tipo di Ingresso di una traccia MIDI, è possibile selezionare sia una specifica porta d’ingresso MIDI, sia “All Ins”, ovvero la fusione (“merge”) dei segnali provenienti da tutte le porte MIDI esterne. Il selettore Canale d’Ingresso presenta sia i singoli canali d’ingresso della porta MIDI selezionata, sia “All Channels”, cioè la fusione (“merge”) del segnale di tutti i canali della porta. Se sono selezionate più tracce MIDI, qualsiasi cambiamento facciate su questi selettori viene applicato a tutte le tracce selezionate.

15.3.1 Elenco delle Porte MIDI nelle Preferenze

Elenco delle Porte MIDI nelle Preferenze

Potete stabilire quali porte MIDI rendere disponibili per Live usando la sezione MIDI Ports delle Preferenze Link/Tempo/MIDI. Qui sono elencate tutte le porte di ingresso e di uscita disponibili. AffinchĂŠ le tracce di Live possano ricevere/trasmettere da/a una specifica porta MIDI, il corrispondente interruttore nella colonna Traccia deve essere impostato su SĂŹ. Potete usare qualsiasi numero di porte MIDI per gli ingressi e le uscite delle tracce: i selettori di Ingressi/Uscite del mixer consentono di trattarle individualmente.

15.3.2 Esecuzione MIDI con la tastiera del computer

La tastiera del computer può essere utilizzata per generare note MIDI. Per abilitare questa funzione attivate il pulsante Tastiera MIDI del Computer nella Barra di Controllo oppure usate il tasto M come scorciatoia per l’omonima voce del menu Opzioni.

Attivazione della Tastiera MIDI del Computer.

La fila centrale dei tasti con lettere della tastiera suona le note corrispondenti ai tasti bianchi del pianoforte, cominciando da sinistra con la nota C3 (Do3). La fila superiore dei tasti del computer corrisponde ai tasti neri del pianoforte. Le quattro lettere piĂš a sinistra sulla fila piĂš in basso della tastiera (Z, X, C, V in una tastiera italiana) si usano per trasporre la gamma delle note e per regolare la Velocity, come segue:

  • I tasti piĂš a sinistra (Z e X) regolano le ottave della tastiera.
  • I due tasti successivi (C e V) regolano la Velocity delle note immesse, con incrementi/decrementi di 20 (20, 40, 60 e cosĂŹ via).

In questo modo, quando la tastiera del computer è regolata per trasmettere le note fra C3 e C4 (Do3 3 Do4), i tasti sono mappati alle note MIDI in modo tale che la fila centrale della tastiera (ASDF…) corrisponda agli slot per campioni di Impulse, il campionatore di suoni percussivi (ved. ‘Impulse’). Ciò significa che potete suonare e registrare pattern di batteria direttamente dalla tastiera del computer.

Nota: quando la Tastiera MIDI del Computer è attivata, “ruba” dei tasti che potrebbero essere stati assegnati al controllo remoto degli elementi dell’interfaccia di Live (ved. ‘Controllo Remoto tramite la Tastiera del Computer’). Per ovviarlo, potete disattivare la Tastiera MIDI del Computer quando non è necessaria.

15.3.3 Connessione di Sintetizzatori Esterni

Le assegnazioni MIDI verso un sintetizzatore esterno sono dirette: il selettore Tipo di Uscita si imposta sulla porta MIDI alla quale è connesso il sintetizzatore MIDI; il selettore Canale di Uscita si usa per selezionare il canale MIDI sul quale inviare i dati.

Oltre a impostare le assegnazioni tramite la sezione Ingressi/Uscite di una traccia, è possibile effettuare delle assegnazioni anche dall’interno della catena di dispositivi di una traccia, utilizzando il dispositivo External Instrument (ved. ‘External Instrument’). In questo caso, potete inviare segnali MIDI verso sintetizzatori esterni, facendone rientrare il segnale audio — tutto all’interno di una singola traccia. (Nota: il dispositivo External Instrument non è disponibile nelle edizioni Intro e Lite).

Importante: se state usando un sintetizzatore a tastiera sia come master keyboard per suonare dentro a Live, sia come generatore di suoni, accertatevi di attivare la funzione “Local Off” del sintetizzatore. Ogni sintetizzatore ha questa funzione, che in pratica separa la tastiera dal generatore di suoni, consentendovi di trattare entrambi i componenti come se fossero dispositivi separati. Ciò vi permette di usare Live come “hub” del vostro studio MIDI, cioè come polo di smistamento che riceve il MIDI dalla tastiera e che distribuisce in modo appropriato il MIDI in arrivo e il MIDI proveniente dalle clip.

15.3.4 Spie di Ricezione/Invio MIDI

La Barra di Controllo di Live contiene tre coppie di spie a LED che vi forniscono informazioni sul segnale MIDI in ingresso e in uscita. Questi indicatori vi informano non solo sulla presenza dei segnali, ma anche sul loro uso. In ogni coppia, la spia superiore lampeggia quando un messaggio MIDI viene ricevuto, mentre la spia inferiore lampeggia quando un messaggio MIDI viene inviato.

Le Spie MIDI della Barra di Controllo.

Le tre coppie di spie rappresentano, da sinistra a destra:

  1. Segnali MIDI Clock e Timecode usati per la sincronizzazione di Live con altri sequencer (ved. ‘Sincronizzazione con Link, Segui-Tempo e MIDI’). Nota: questa serie di spie è visibile solo quando una sorgente esterna di sincronizzazione è stata attivata nell’Elenco delle Porte MIDI delle Preferenze.
  2. Messaggi MIDI usati per il controllo remoto degli elementi dell’interfaccia utente di Live (ved. ‘Controllo Remoto via MIDI e tramite Tasti’).
  3. Messaggi MIDI che transitano da/verso le tracce MIDI di Live.

I messaggi MIDI che risultano mappati per il controllo remoto degli elementi dell’interfaccia utente di Live vengono “mangiati” dalla mappatura e non verranno passati alle tracce MIDI. Ciò può causare qualche confusione, che però può essere facilmente risolta osservando le spie.

15.4 Ricampionamento

L’uscita Master di Live può essere diretta a una traccia audio ed essere registrata, o ricampionata. Il ricampionamento può essere uno strumento utile e divertente, poiché vi consente di generare dei campioni da ciò che sta accadendo in un Live Set, campioni che possono essere immediatamente integrati. Può essere usato per registrare le tracce che includono dispositivi che comportano un uso intensivo della CPU in modo da non doverli usare ulteriormente oppure per avere una rapida anteprima prima di procedere alla renderizzazione (esportazione) su disco (ved. ‘Esportazione Audio e Video’).

L’opzione “Resampling” del selettore Tipo di Ingresso di una qualsiasi traccia audio assegnerà l’uscita Master a quella traccia. Potete poi decidere cosa esattamente ricampionare, predisponendo in mute, in solo o in qualsiasi altro modo le tracce che inviate all’uscita Master. Probabilmente vorrete utilizzare il meter del Volume del Master per assicurarvi che il vostro livello sia il più elevato possibile, ma senza clipping (indicato dal colore rosso nel meter). Quindi potete attivare il pulsante Arma della traccia e registrare in uno qualsiasi dei suoi slot per clip vuoti (ved. ‘Registrazione negli Slot di Sessione’). Nota: l’uscita della traccia che sta registrando sarà soppressa durante il ricampionamento e, quindi, non verrà inclusa nella registrazione.

I campioni generati attraverso il ricampionamento saranno collocati nella cartella del Progetto del Live Set corrente (ved. ‘Progetti Live’), sotto Samples/Recorded. Fino a quando il Set non verrà salvato, i nuovi campioni rimarranno nella locazione specificata dalla Cartella dei File Temporanei (ved. ‘Dove sono i campioni registrati?’).

15.5 Assegnazioni interne

Il mixer di Live e i dispositivi di routing esterni consentono le assegnazioni inter-traccia. Questo tipo di assegnazioni, sebbene potenziale fonte di confusione, abilita diverse importanti opzioni creative e tecniche. Tramite il mixer, le assegnazioni inter-traccia possono funzionare in due modi:

  1. La Traccia A viene impostata per inviare il proprio segnale d’uscita alla Traccia B. Ciò è possibile perché il selettore Tipo di Uscita della Traccia A mostra tutte le tracce che sono in grado di riceverne il segnale d’uscita.
  2. La Traccia B viene impostata per ricevere il segnale d’ingresso dalla Traccia A. Ciò è possibile perché il selettore Tipo di Ingresso della Traccia B mostra tutte le tracce che emettono un segnale di tipo appropriato.
Due modi per assegnare la Traccia A alla Traccia B.

Il metodo 1 lascia inalterate le impostazioni degli Ingressi/Uscite della Traccia B e noi possiamo aggiungere in qualsiasi momento altre tracce che inviino la propria uscita nella Traccia B. Questo è il metodo di assegnazione “molte-in-una”, adatto per situazioni quali i sub-mix o quella di diverse tracce MIDI che suonino lo stesso strumento. In questo scenario, mettendo in solo la Traccia B ascolterete l’uscita delle tracce che le stanno inviando segnale. Diversamente, potete mettere in solo la Traccia A e ascoltarne il segnale d’uscita. In questo caso, tutte le altre tracce saranno poste in mute, comprese quelle che potrebbero anche inviare segnale alla Traccia B. Tecnicamente, ciò che ascoltate è l’uscita della Traccia B, con tutto rimosso, tranne il segnale della Traccia A.

Il metodo 2, d’altra parte, lascia la Traccia A inalterata, a parte il fatto che la Traccia B attinga dalla sua uscita. Possiamo aggiungere facilmente altre tracce che, come la Traccia B, attingano il segnale d’uscita dalla Traccia A. Questo è il metodo di assegnazione “una-in-molte”, un buon esempio del quale è la creazione di strati di strumenti (layer).

15.5.1 Punti di Smistamento Interni

I segnali viaggiano dalle tracce di Live alle rispettive catene di dispositivi e infine al mixer delle tracce, dove possono essere posizionati nell’immagine stereo con i controlli panoramici o modificati di livello tramite i fader delle tracce.

Ogni volta che il selettore d’ingresso Tipo di Ingresso della coppia Audio From della traccia viene impostato su un’altra traccia (come descritto nel metodo 2 della sezione precedente), il segnale ricevuto può essere prelevato da uno di tre punti differenti, scelto tramite il selettore Canale di Ingresso: Pre FX, Post FX o Post Mixer.

I punti di prelievo per le assegnazioni delle tracce.
  • Pre FX preleva il segnale “diretto” di una traccia, prima che questo sia passato attraverso le catene di dispositivi (FX) o il mixer della traccia. Di conseguenza, i cambiamenti apportati ai dispositivi o al mixer della traccia sorgente non hanno alcun effetto sul segnale prelevato. Mettendo in solo una traccia che prelevi il segnale Pre FX da un’altra traccia vi permetterĂ  di ascoltare la traccia “prelevata”.
  • Post FX preleva il segnale all’uscita delle catene di dispositivi (FX) della traccia, ma prima che sia passato attraverso il mixer della traccia. I cambiamenti apportati ai dispositivi della traccia sorgente, quindi, agiscono sul segnale prelevato, ma i cambiamenti alle regolazioni del mixer no. Mettendo in solo una traccia che prelevi il segnale Post FX di un’altra traccia vi permetterĂ  di ascoltare la traccia “prelevata”.
  • Post Mixer preleva il segnale d’uscita finale di una traccia, dopo che questo ne ha attraversato le catene di dispositivi e il mixer. Mettendo in solo una traccia che prelevi il segnale Post Mixer di un’altra traccia non vi permetterĂ  di ascoltare la traccia “prelevata”.

15.5.1.1 Punti di routing nei Rack

I punti di prelievo per ogni catena di una traccia.

Se una traccia ha uno o più Rack di Strumenti o di Effetti (ved. ‘Rack di Strumenti, Drum ed Effetti’) nella propria catena di dispositivi, i punti di routing interni (Pre FX, Post FX e Post Mixer) saranno disponibili anche per ogni catena all’interno del Rack. Se una traccia contiene uno o più Drum Rack (ved. ‘Drum Racks’), i punti di routing interni saranno disponibili per tutte le catene di ritorno dei Rack. Anche ogni Rack sarà elencato nel selettore Canale d’Ingresso:

  • (Nome Rack) | (Nome Catena) | Pre FX — il segnale sarĂ  prelevato dal punto nel quale entra nel Rack, prima che raggiunga i dispositivi della catena.
  • (Nome Rack) | (Nome Catena) | Post FX — il segnale sarĂ  prelevato alla fine della catena, ma prima che passi al mixer della catena.
  • (Nome Rack) | (Nome Catena) | Post Mixer — il segnale sarĂ  prelevato dall’uscita del mixer della catena, appena prima del punto in cui tutte le catene del Rack vengono sommate per creare l’uscita del Rack.

Mettendo in solo una traccia che prelevi il segnale da una Catena, in uno qualsiasi dei suddetti punti di prelievo, vi permetterà di ascoltare il segnale d’uscita di quel dato punto.

15.5.2 Uso delle Assegnazioni Interne

Questa sezione illustra piĂš dettagliatamente diversi esempi di assegnazioni interne.

15.5.2.1 Registrazione Post-Effetti

Supponiamo che stiate inviando a Live il segnale di una chitarra, sviluppando una canzone traccia per traccia, sovrapponendo una ripresa di registrazione all’altra. È certamente una cosa potente disporre di una catena separata di effetti per ogni traccia per applicare effetti diversi a riprese diverse — dopo la registrazione. Potreste, tuttavia, voler trattare il segnale della chitarra attraverso gli effetti (ad es. un noise gate o un modello di amp) prima della fase di registrazione e registrare il segnale post-effetti.

Un esempio di configurazione per Registrazione Post-Effetti.

Ciò si può realizzare facilmente dedicando una speciale traccia audio al processamento e al monitoraggio del segnale in ingresso dalla chitarra. Chiamiamo questa traccia “Guitar” e trasciniamo gli effetti desiderati nella sua catena di dispositivi. Non registriamo direttamente nella traccia Guitar; creiamo invece un’altra coppia di traccia da usare per la registrazione. Queste tracce vanno configurate per ricevere il proprio segnale d’ingresso Post FX dalla traccia Guitar. Nota: potremmo anche attingere il segnale Post Mixer dalla traccia Guitar, qualora volessimo registrare ogni cambiamento di livello o di pan.

Per quanto riguarda il monitoraggio, impostiamo il pulsante di scelta Monitor della traccia Guitar su “In”, perché vogliamo ascoltare sempre la nostra chitarra attraverso questa traccia, indipendentemente da cosa stia accadendo in Live. I pulsanti Monitor delle altre tracce vanno impostati su “Off”.

15.5.2.2 Registrazione Audio di strumenti MIDI

Lavorando con il MIDI e con strumenti software complessi, talvolta è più utile registrare l’audio prodotto, piuttosto che il flusso MIDI. Una singola nota MIDI, ad esempio, può indurre Absynth (by Native Instruments) a produrre qualcosa che suona più come una parte musicale, che non come un singolo timbro. Questo risultato si presta più alla rappresentazione come forma d’onda audio, che non come singola nota di una clip MIDI, specialmente quando si confrontano le opzioni di editing.

Registrazione in una traccia audio dell’uscita di uno strumento complesso.

Il compito viene assolto tramite una configurazione simile a quello descritta precedentemente (ved. ‘Registrazione Post-Effetti’). Abbiamo una traccia MIDI che ospita lo strumento virtuale e usiamo delle tracce audio supplementari per registrare il risultato audio prodotto dallo strumento.

15.5.2.3 Creazione di Sub-Mix

Sub-mix dei singoli elementi di un Drum Kit.

Supponiamo di avere i diversi elementi di un drum kit (tamburi, piatti, etc.) assegnati a tracce separate per una registrazione multitraccia. Durante il mixaggio, possiamo cambiare facilmente i volumi dei singoli elementi, ma la regolazione del volume dell’intero drum kit nei confronti del resto della musica è meno agevole. Di conseguenza, aggiungiamo una nuova traccia audio per sub-mixare i vari elementi. Tutte le singole tracce del drum kit sono impostate per essere inviate alla traccia di sub-mix, che a sua volta viene inviata al Master. In questo modo la traccia di sub-mix ci offre un pratico controllo di volume per l’intero drum kit.

In alternativa, è possibile combinare le tracce dei singoli elementi percussivi in una Traccia di Gruppo (ved. ‘Tracce di Gruppo’) per una flessibilità ancora maggiore. Ciò crea automaticamente le opportune assegnazioni delle uscite e consente anche di mostrare/nascondere le tracce che compongono il Gruppo.

Creazione di Submix impostando Tipo di Uscita su Send Only

Una terza possibilità è quella di utilizzare le Tracce di Ritorno per effettuare dei submix. Questo viene fatto selezionando l’opzione Send Only nel selettore Tipo di Uscita di una traccia e poi regolando un controllo Send (o Mandata) come desiderato. La Traccia di Ritorno corrispondente fungerà quindi da canale del submixer.

15.5.2.4 Diverse tracce MIDI che suonano lo stesso strumento

Consideriamo una traccia MIDI contenente uno strumento virtuale, ad es. un Simpler che suona un pad sound. Abbiamo già registrato le clip MIDI in questa traccia, quando ci rendiamo conto che vorremmo aggiungere una ripresa indipendente e parallela dello stesso strumento. Così aggiungiamo un’altra traccia MIDI. Potremmo ora trascinare un altro Simpler nella nuova traccia, ma in realtà desideriamo riutilizzare proprio il Simpler dalla traccia “pad”, in modo che i cambiamenti sonori del pad agiscano sulle note di entrambe le tracce.

Assegnazione dell’uscita di una traccia MIDI supplementare a una traccia MIDI esistente per riutilizzarne lo strumento.

Ciò si realizza impostando il selettore Tipo di Uscita della nuova traccia MIDI su “Pad”. Notate che il selettore Canale di Uscita ora offre più destinazioni: possiamo sia inviare l’uscita della nuova traccia all’ingresso della traccia “pad”, sia indirizzarla direttamente al Simpler. L’opzione “Track In” del Canale di Uscita rappresenta il segnale in ingresso della traccia “pad” (il segnale da registrare), che non è ciò che noi desideriamo. Noi invece selezioniamo “Simpler Ch. 1” per inviare i dati MIDI della nuova traccia direttamente al Simpler, evitando gli stadi di registrazione e di monitoraggio. Con questa configurazione possiamo scegliere di registrare nuove riprese sull’una o sull’altra traccia: entrambe suoneranno lo stesso pad sound.

Lo strumento è stato isolato in una traccia dedicata.

Potremmo essere infastiditi dal fatto che mettendo in mute la traccia del pad (spegnendone l’Attivatore) si mette in mute anche l’altra traccia MIDI. Per essere precisi, l’altra traccia continua a suonare, ma il suo contenuto MIDI viene suonato da uno strumento che in questo momento è escluso dal mix (mute). A questo si può facilmente rimediare tagliando le clip dalla traccia del pad e incollandole in una terza traccia, che può essere posta in mute indipendentemente (e che può contenere i propri effetti MIDI). La traccia originale del pad ora funge da semplice contenitore dello strumento. Poiché non stiamo registrando nuove clip in questa traccia, possiamo impostarne il selettore Tipo di Ingresso su “No Input”, cosa che fa sparire il relativo pulsante Arma e contribuisce a evitare confusioni quando la sezione Ingressi/Uscite del mixer è nascosta.

15.5.2.5 Prelievo di uscite individuali da un strumento

Alcuni strumenti software, come il campionatore di percussioni Impulse di Live, offrono uscite audio multiple per i segnali che producono. Per default, Impulse mixa internamente l’uscita dei suoi otto slot dei campioni e trasmette il mixaggio all’uscita audio dello strumento. Qualsiasi effetto audio posto in cascata a Impulse nella stessa traccia ne processa il segnale complessivo. A volte, tuttavia, è desiderabile isolare dall’insieme il suono di un singolo tamburo per processarlo con effetti e mixaggio individuali. Ciò è possibile perché Impulse offre i propri slot dei campioni come sorgenti audio per altre tracce.

Uso delle uscite individuali di Impulse per processare separatamente gli slot dei campioni.

Creiamo semplicemente una traccia audio e scegliamo tramite il suo selettore Tipo di Ingresso la traccia con Impulse. Ora il selettore Canale d’Ingresso, oltre a Pre FX, Post FX e Post Mixer, offre anche le otto uscite individuali di Impulse, identificate secondo il campione usato in ogni slot. Nota: assegnando un’uscita individuale di Impulse a un’altra traccia, se ne toglie automaticamente il segnale dal mixaggio interno di Impulse. Tenete presente, comunque, che questo comoda opzione non è il comportamento standard della maggior parte degli strumenti plug-in. Mettendo in solo una traccia che prelevi il segnale da uno degli slot dei campioni di Impulse vi permetterà di ascoltare il segnale d’uscita di quel dato slot.

15.5.2.6 Utilizzo di Strumenti Plug-In Multi-Timbrici

Molti strumenti plug-in supportano il funzionamento multi-timbrico. Uno strumento multi-timbrico è come diversi strumenti in uno, con ogni “parte” componente (o qualsiasi altro termine usato dal costruttore) che riceve il MIDI su un canale MIDI separato. Solitamente, lo strumento multi-timbrico offre uscite individuali, in modo che le parti possano essere inviate separatamente al mixer. Oltre o in alternativa a questo, lo strumento stesso potrebbe offrire un proprio sub-mixer.

Tracce che “inviano MIDI a” e “prelevano audio da” parti di uno Strumento Multi-Timbrico.

La trasmissione tramite il mixer di dati MIDI a uno strumento multi-timbrico è una variante di un caso descritto precedentemente (ved. ‘Diverse tracce MIDI che suonano lo stesso strumento’). Una traccia MIDI ospita lo strumento multi-timbrico e le tracce MIDI supplementari vengono usate per inviare i dati alle singole parti. Ogni traccia MIDI supplementare deve avere il proprio selettore Tipo di Uscita puntato alla traccia che contiene lo strumento multi-timbrico e il proprio selettore Canale di Uscita riferito al relativo canale MIDI. Le tracce audio supplementari possono quindi essere usate per prelevare le uscite individuali dello strumento, come descritto precedentemente (ved. ‘Prelievo di uscite individuali da un strumento’).

È altresì possibile utilizzare il dispositivo External Instrument per indirizzare dati MIDI verso (e segnale audio da) l’uscita secondaria dei plug-in multi-timbrici. Questo scenario elimina la necessità di creare un’ulteriore traccia audio per ciascuna uscita prelevato:

  1. Inserite lo strumento multi-timbrico in una traccia MIDI.
  2. Inserite un dispositivo External Instrument in un’altra traccia MIDI.
  3. Nel primo selettore MIDI To del dispositivo External Instrument selezionate la traccia che contiene lo strumento multi-timbrico.
  4. Nel secondo selettore del dispositivo External Instrument selezionate il canale MIDI al quale indirizzarvi.
  5. Nel selettore Audio From del dispositivo External Instrument selezionate un’uscita secondaria dello strumento al quale state inviando dati MIDI.

Ripetete i passaggi 2-5 per inviare e prelevare componenti aggiuntivi del vostro strumento multi-timbrico. Potreste anche mettere l’intero sistema di dispositivi External Instrument in una singola traccia, collocandoli tutti nella catena di dispositivi di un Rack.

Nota: le uscite principali dello strumento multi-timbrico continuano a inviare il segnale alla traccia che contiene lo strumento: solo le uscite ausiliarie sono disponibili per il dispositivo External Instrument.

15.5.2.7 Assegnazioni degli Ingressi di Sidechain

Un vocoder, ad esempio, impone le caratteristiche spettrali prese da un segnale (ad es. parlato) su un altro segnale, ad es. uno string pad (“tappeto” di archi). Il vocoder è inserito come effetto audio nella traccia “Strings”. Il vocoder ha un ingresso di sidechain per il segnale del parlato, che deve essere inviato da un’altra traccia. Dunque: creiamo una traccia audio supplementare chiamata “Speech” (parlato) e regoliamone il selettore Tipo di Uscita sulla traccia “Strings”. Nel selettore Canale di Uscita scegliamo l’ingresso di sidechain del vocoder.

Invio di un segnale di parlato all’ingresso di “sidechain” di un vocoder.

Alcuni vocoder plug-in includono un sintetizzatore incorporato per generare il segnale “carrier” (portante). In questo caso, l’unica differenza dalla procedura sopra esposta consiste nel fatto che lo strumento del vocoder va trascinato in una traccia MIDI. L’assegnazione dell’ingresso audio di sidechain funziona come descritto precedentemente.

Svariati dispositivi incorporati Ableton dispongono di propri controlli di sidechain con selettori di assegnazione integrati, che corrispondono a quelli che si trovano nelle tracce. Pertanto, quando si utilizzano questi dispositivi non è necessario seguire la procedura sopra indicata: potete semplicemente selezionare la sorgente di sidechain all’interno dei dispositivi stessi.

15.5.2.8 Realizzazione di Layer di Strumenti

Supponiamo di avere una traccia MIDI contenente uno strumento che utilizza un suono di strings (archi), che gradiremmo arricchire aggiungendo un suono di brass (ottoni) che suoni le stesse note. Ciò si può fare facilmente aggiungendo una traccia MIDI contenente uno strumento che utilizza un suono di brass e impostando il relativo selettore Tipo di Ingresso per prelevare il segnale Post FX della traccia “Strings”.

Utilizzo di una traccia MIDI ausiliare per realizzare un Layer di Strumenti.

Forse vi domanderete perché questo funzioni, dato che l’uscita della traccia è audio e non MIDI. Il punto di prelievo del MIDI da un’altra traccia è collocato all’ultimo stadio MIDI possibile, ovvero dopo tutti gli effetti MIDI e appena prima dello strumento.