24 Guida degli Effetti Audio di Live

Live dispone di una raccolta personalizzata di effetti audio incorporati. Il capitolo Lavorare con Strumenti ed Effetti (ved. ‘Lavorare con Strumenti ed Effetti’) spiega le nozioni base sull’utilizzo degli effetti di Live.

24.1 Amp

L’effetto Amp.

(Nota: l’effetto Amp non è disponibile nelle edizioni Intro, Lite e Standard).

Amp è un effetto che simula la sonorità e il carattere di sette amplificatori per chitarra classici. Sviluppato in collaborazione con Softube, Amp impiega la tecnologia di modellazione fisica per fornire una gamma di timbri d’amplificatore autentici e utilizzabili, con un set di controlli semplice e coerente.

Ci sono sette modelli di amplificatore tra cui scegliere:

  • Clean è basato sul canale “Brilliant” di un ampli classico degli anni ’60. Questo amplificatore è stato ampiamente utilizzato dai chitarristi della British Invasion.
  • Boost è basato sul canale “Tremolo” dello stesso amplificatore ed è ottimo per i riff rock serrati.
  • Blues è basato su un amplificatore per chitarra degli anni ’70 dal carattere brillante. Questo amplificatore classico è popolare tra i chitarristi country, rock e blues.
  • Rock è modellato su un amplificatore classico da 45 watt degli anni ’60. Questo è forse l’ampli rock piĂš conosciuto di tutti i tempi.
  • Lead è basato sul canale “Modern” di un amplificatore ad alto guadagno popolare tra i chitarristi metal.
  • Heavy è basato sul canale “Vintage” dello stesso amplificatore ed è adatto anche per sonoritĂ  metal e grunge.
  • Bass è modellato su un raro PA degli anni ’70 diventato popolare tra i bassisti in virtĂš delle sue caratteristiche di forte componente bassa e di “fuzz” ai volumi elevati.

Sebbene ciascuna versione reale di questi amplificatori abbia dei parametri unici, l’effetto Amp di Live usa lo stesso set di controlli per tutti i modelli. Questo rende molto facile modificare rapidamente il carattere globale del vostro suono senza dover effettuare numerose regolazioni.

Gain (o Guadagno) regola il livello d’ingresso del preamplificatore, mentre Volume regola la stadio d’uscita dell’amplificatore di potenza. Nonostante Gain e Volume lavorino assieme per determinare il livello complessivo dell’Amp, il Gain è il controllo primario per la quantità di distorsione. Maggiori sono le impostazioni di Gain, più distorto è il suono. Con i modelli Blues, Heavy e Bass, anche un alto livello di Volume può aggiungere una distorsione considerevole.

Le manopole Bass, Middle e Treble (o Bassi, Medi e Alti) sono controlli di EQ che regolano il timbro del suono. Come in un amplificatore reale, i parametri dell’EQ di Amp interagiscono tra loro - e con il resto dei parametri di Amp - in modalità non lineari e talvolta imprevedibili. Ad esempio, aumentando i livelli di EQ si può, in alcuni casi, aumentare anche la quantità di distorsione.

Presence (o Presenza) è un controllo supplementare di tono per le frequenze medio/alte nello stadio di amplificazione di potenza. La sua influenza sul suono varia considerevolmente a seconda del modello di amplificatore utilizzato, ma può aggiungere (o sottrarre) “definizione” o “brillantezza”.

L’interruttore Output commuta tra processamento mono e stereo (Dual). Tenete presente che in modalità Dual Amp utilizza il doppio di risorse di CPU.

Il controllo Dry/Wet (o Mix Originale/Processato) regola il bilanciamento fra segnale originale (Dry) e segnale processato (Wet).

24.1.1 Suggerimenti per Amp

PoichÊ Amp è modellato su dispositivi analogici reali, il suo comportamento può talvolta essere difficile da prevedere. Ecco alcuni suggerimenti per ottenere il massimo da Amp:

24.1.1.1 Amp e Cabinet

Gli amplificatori per chitarra sono progettati per essere usati con le relative casse acustiche o cabinet. Per questo motivo, Amp viene fornito con un effetto “compagno” chiamato Cabinet (ved. ‘Cabinet’), progettato per essere utilizzato dopo Amp nella catena dei dispositivi. Se siete alla ricerca dell’autenticità, vi consigliamo questo flusso di segnale. Ma potete ottenere dei suoni interessanti ed esotici anche utilizzando Amp e Cabinet in modo indipendente.

24.1.1.2 ElettricitĂ 

I vari circuiti degli amplificatori per chitarra lavorano con una quantità di elettricità fissa e continua. Per questa ragione, aumentando un determinato parametro si potrebbe inavvertitamente diminuire la quantità di energia disponibile da qualche altra parte nell’amplificatore. Ciò è particolarmente evidente nei controlli di EQ. aumentando le frequenze alte si potrebbe ridurre il livello di quelle medie e basse. Per ottenere i risultati desiderati potreste così scoprire di dover regolare con cura una serie di parametri apparentemente non correlati.

24.1.1.3 Oltre alle chitarre

Mentre Amp e Cabinet suonano alla grande con le chitarre, si possono ottenere risultati molto interessanti utilizzandoli con batterie, sintetizzatori o altre sorgenti sonore. Ad esempio, provate a usare Amp con Operator (ved. ‘Operator’) o Analog (ved. ‘Analog’) per aggiungere grinta analogica ai vostri suoni digitali.

24.2 Auto Filter

L’effetto Auto Filter.

L’effetto Auto Filter offre l’emulazione di un classico filtro analogico. Può essere modulato con un inseguitore d’inviluppo e/o con un LFO per creare effetti di movimento del filtro. L’inseguitore d’inviluppo può tracciare il segnale filtrato o una sorgente di sidechain esterna.

Auto Filter offre una serie di tipi di filtro che comprendono passa-basso, passa-alto, passa-banda, notch e uno speciale filtro Morph. Ciascun filtro può essere commutato tra pendenze a 12 e 24 dB e tra una serie di comportamenti da circuiti a modellazione analogica sviluppati in collaborazione con Cytomic che emulano i filtri hardware presenti in alcuni sintetizzatori analogici classici.

L’opzione di circuito Clean ha lo stesso design di alta qualità a uso efficiente della CPU dei filtri utilizzati in EQ Eight (ved. ‘EQ Eight’). E’ disponibile per tutti i tipi di filtro.

L’opzione di circuito OSR è un tipo di filtro a stato variabile con risonanza limitata da un diodo di hard-clipping unico. E’ modellata sui filtri usati in un monosynth britannico abbastanza raro ed è disponibile per tutti i tipi di filtro.

L’opzione di circuito MS2 utilizza design e soft-clipping Sallen-Key per limitare la risonanza. E’ modellata sui filtri usati in un famoso monosynth semi-modulare giapponese ed è disponibile per i filtri passa-basso e passa-alto.

Il circuito SMP è un design personalizzato, non basato su alcun hardware particolare. Condivide le caratteristiche dei circuiti MS2 e PRD ed è disponibile per i filtri passa-basso e passa-alto.

Il circuito PRD utilizza un design di tipo Ladder e non ha alcuna esplicita limitazione di risonanza. E’ modellato sui filtri usati in un monosynth legacy statunitense a doppio oscillatore ed è disponibile per i filtri passa-basso e passa-alto.

I parametri piĂš importanti dei filtri sono i tipici controlli da synth: Frequenza e Risonanza. Il controllo Freq (o Frequenza di Taglio del Filtro) determina dove venga applicato il filtro nello spettro armonico; il controllo Res (o Risonanza del Filtro) enfatizza le frequenze vicino a quel punto.

Quando si utilizzano i filtri passa-basso, passa-alto o passa-banda con qualsiasi tipo di circuito a parte Clean, è disponibile un controllo Drive supplementare che può essere usato per aggiungere guadagno o distorsione al segnale prima che questo entri nel filtro.

Il filtro Morph dispone di un controllo Morph aggiuntivo che consente di far continuamente evolvere il tipo di filtro da passa-basso a passa-banda a passa-alto a notch e indietro fino a passa-basso.

Suggerimento: si può far scattare rapidamente il controllo Morph su una impostazione di passa-basso, passa-banda, passa-alto o notch tramite opzioni dedicate del menu di contesto clic-destro(Win) / CTRL-clic(Mac) del controllo Morph.

È possibile regolare la Frequenza e la Risonanza cliccando e trascinando nel controller X-Y o tramite le manopole. È possibile anche cliccare sui display numerici Freq e Res e digitare valori esatti.

Quando si usano i tipi di circuito non-Clean, il controllo della Risonanza consente l’auto-oscillazione. A valori di Risonanza superiori a 100% il filtro continuerà a risonare all’infinito anche dopo che il segnale d’ingresso è stato interrotto. Il pitch (altezza) dell’auto-oscillazione dipende dai valori sia della Frequenza sia della Risonanza.

La sezione Envelope controlla come la modulazione dell’inviluppo influenzi la frequenza del filtro. Il controllo Intensità dell’Inviluppo definisce l’entità dell’azione dell’inviluppo sulla frequenza del filtro, mentre il controllo Attack (o Tempo di Attacco) regola come l’inviluppo risponda ai segnali d’ingresso crescenti. Valori di attacco bassi comportano una risposta veloce ai livelli d’ingresso; valori alti integrano gradualmente tutti i cambiamenti, generando una risposta più blanda e più lenta. Pensate a questo controllo come all’aggiunta di inerzia alla risposta.

La manopola Feedback regola la quantità di segnale d’uscita che viene rinviata all’ingresso dell’effetto. Aumentandone il valore si aumentano gli echi del segnale udibili.

Normalmente, il segnale che viene filtrato e la sorgente di input che innesca l’inseguitore d’inviluppo sono lo stesso segnale. Ma usando il sidechaining è possibile filtrare un segnale in funzione dell’inviluppo di un altro segnale. Per accedere ai parametri di Sidechain, espandete la finestra dell’Auto Filter agendo sul pulsante della relativa barra del titolo.

L’attivazione di questa sezione con il pulsante Sidechain vi permette di scegliere un’altra traccia tramite il selettore sottostante. Questo fa sì che il segnale della traccia scelta inneschi l’inseguitore d’inviluppo del filtro, al posto del segnale che viene effettivamente trattato.

La manopola Gain regola il livello di ingresso della sidechain esterna, mentre la manopola Dry/Wet vi consente di utilizzare una combinazione di sidechain e segnale originale come innesco dell’inseguitore d’inviluppo. Con Dry/Wet a 100% l’inseguitore d’inviluppo traccia esclusivamente la sorgente di sidechain. A 0%, la sidechain è praticamente bypassata. Nota: aumentando il guadagno non si aumenta il volume del segnale sorgente nel mix. l’audio di sidechain è solo un innesco (un trigger) per l’inseguitore d’inviluppo e non viene mai realmente udito.

L’Auto Filter inoltre contiene un oscillatore a bassa frequenza o LFO per modulare la frequenza del filtro in modo periodico. Il rispettivo controllo Amount regola quanto l’LFO agisca sul filtro. Questo può essere usato in combinazione o al posto dell’inseguitore d’inviluppo.

Il controllo Rate specifica la velocità dell’LFO. Può essere impostato in Hertz oppure essere sincronizzato al tempo della song, consentendo filtraggi controllati ritmicamente.

Il parametro Shape sceglie la forma d’onda dell’LFO tra quelle disponibili: sinusoidale (genera modulazioni regolari, con i picchi e valli arrotondati), quadra, triangolare, dente di sega ascendente, dente di sega discendente, “sample and hold” (genera valori di modulazione positivi e negativi casuali) in mono e in stereo.

Ci sono due LFO, uno per ciascun canale stereo. I controlli Phase (fase) e Offset (sfasamento, disallineamento) definiscono il rapporto fra questi due LFO.

Phase mantiene entrambi gli LFO alla stessa frequenza, ma può mettere “fuori fase” l’un l’altra le due forme d’onda dell’LFO, creando un movimento stereo. Se impostato a “180”, le uscite dell’LFO sono sfasate di 180 gradi, di modo che quando una raggiunge il relativo picco, l’altra è al relativo minimo.

Spin (disponibile solo quando gli LFO sono in modalitĂ  Hertz) disallinea tra loro le velocitĂ  dei due LFO. Ciascun canale stereo viene modulato a una diversa frequenza, determinata dalla percentuale di Spin.

Usando Sample and Hold (S&H), i controlli Phase e Spin non sono attivi e non agiscono sul suono. D’altro canto, l’Auto Filter offre due generi di Sample and Hold: quello elencato più in alto nel selettore fornisce generatori di modulazione casuale indipendenti per i canali (stereo) destro e sinistro, mentre quello più in basso modula entrambi i canali con lo stesso segnale (mono).

Il controllo Quantize Beat applica un modulazione quantizzata alla frequenza del filtro. Con il Quantize Beat disattivato, la modulazione di frequenza segue la sorgente del controllo (l’Inviluppo, l’LFO o la frequenza di taglio regolata manualmente). Attivando questa funzione, la modulazione del filtro viene aggiornata ritmicamente, con cambiamenti per passi che seguono il master tempo. I pulsanti numerati rappresentano note da 1/16; così, per esempio, selezionando “4” come valore di beat, si produce un cambiamento di modulazione una volta per beat (4 sedicesimi = 1 quarto).

24.2.0.1 Filtri Legacy

Aprendo un Set creato con una versione di Live precedente alla versione 9.5, le eventuali istanze di Auto Filter del Set si apriranno con i filtri legacy al posto dei filtri precedentemente descritti. Questi consistono in filtri passa-basso, passa-banda e filtri passa-alto a 12 dB o 24 dB e di un filtro notch e non sono dotati di un controllo Drive. Ciascun Auto Filter caricato con i filtri legacy mostra un pulsante Upgrade nella barra del titolo. Premendo questo pulsante la selezione dei filtri verrĂ  commutata in modo permanente sui nuovi modelli per quella specifica istanza di Auto Filter. Nota: questo cambiamento potrebbe far suonare il Set in modo differente.

24.3 Auto Pan

L’effetto Auto Pan.

(Nota: l’effetto Auto Pan non è disponibile nell’edizione Lite).

L’Auto Pan offre una manipolazione dell’ampiezza e del panning guidata dall’LFO per la creazione di effetti di panning automatico, tremolo, modulazione d’ampiezza e chopping (“spezzettamento”) sincronizzato.

L’LFO dell’Auto Pan modula l’ampiezza dei canali stereo sinistro e destro con le forme d’onda sinusoidale, triangolare, dente di sega discendente o casuale.

Il controllo Shape spinge la forma d’onda ai suoi limiti superiori e inferiori, “indurendone” la curva. La forma d’onda può essere impostata come “Normal” o “Invert” (usate “Invert”, per esempio, per creare la forma d’onda dente di sega ascendente dalla forma d’onda dente di sega discendente).

La velocità degli LFO è determinata dal controllo Rate, che può essere regolato in termini di Hertz. Rate può anche essere sincronizzato al tempo della song.

Benché entrambi gli LFO agiscano alla stessa frequenza, il controllo Phase ne anima il movimento stereo sfasando le rispettive forme d’onda. Regolando questo controllo a “180”, gli LFO saranno perfettamente in opposizione di fase (180 gradi), di modo che quando uno raggiunge il relativo picco, l’altro è al relativo minimo. Phase è particolarmente efficace per la generazione di effetti “vibrato”.

Il controllo Offset (sfasamento, disallineamento) sposta il punto di inizio di ciascun LFO lungo la relativa forma d’onda.

L’influenza del dispositivo sui segnali entranti si regola con il controllo Amount.

24.4 Beat Repeat

L’effetto Beat Repeat.

Beat Repeat consente la creazione di ripetizioni controllate o casuali di un segnale in ingresso.

Il controllo Interval definisce ogni quanto il Beat Repeat catturi nuovo materiale e inizi a ripeterlo. L’intervallo è sia sincronizzato, sia espresso in termini di tempo della song, con valori che variano da “1/32” a “4 misure”. Il controllo Offset (sfasamento, disallineamento) sposta il punto definito da Interval in avanti nel tempo. Ad esempio, se Interval è regolato a “1 bar” (1 misura) e Offset a “8/16”, il materiale verrà catturato per la ripetizione una volta per misura, sul terzo beat (cioè a otto sedicesimi, ovvero a metà del percorso attraverso la misura).

Potete aggiungere casualità al processo usando il controllo Chance, che stabilisce la probabilità che le ripetizioni avvengano effettivamente quando Interval e Offset le “chiedono”. Se Chance è regolata a “100%” le ripetizioni avverranno sempre, al tempo Interval/Offset scelto; se è regolata a “0%” non vi saranno ripetizioni.

Gate definisce la lunghezza totale di tutte le ripetizioni in note da un sedicesimo. Se Gate è regolato a “4/16”, le ripetizioni si presenteranno per un periodo di un beat, cominciando dalla posizione definita da Interval e Offset.

L’attivazione del pulsante Repeat esclude tutti i comandi sopra esposti, catturando immediatamente il materiale e ripetendolo fino a che non venga disattivato.

Il controllo Grid definisce il formato della griglia, cioè la dimensione di ciascuna porzione ripetuta. Se impostato a “1/16”, una porzione della dimensione di una nota da un sedicesimo verrà catturato e ripetuto per la lunghezza stabilita da Gate (o fino a quando Repeat non venga disattivato). Grandi valori di griglia generano cicli ritmici, mentre piccoli valori generano artefatti sonori. Il pulsante No Triplets (nessuna terzina) imposta la divisione della griglia come binaria.

La dimensione della griglia può essere resa casuale usando il controllo Variation. Se la Variation è regolata a “0”, la dimensione della griglia è fissa. Ma quando Variation viene regolato su valori più alti, la griglia oscilla considerevolmente intorno al valore impostato con Grid. La variazione dispone di varie modalità, accessibili nel selettore sottostante: Trigger genera variazioni della griglia quando si innescano le ripetizioni; le variazioni 1/4, 1/8 e 1/16 innescano variazioni a intervalli regolari; Auto forza l’effetto Beat Repeat ad applicare una nuova variazione casuale dopo ciascuna ripetizione (la forma più complessa di variazione di griglia in Beat Repeat — specialmente se sono ammesse anche le terzine).

Le ripetizioni di Beat Repeat possono essere diminuite di Pitch (frequenza) per speciali effetti sonori. Nel Beat Repeat, il Pitch viene cambiato tramite ricampionamento, allungando i segmenti per diminuirne la frequenza, senza però comprimerli di nuovo per compensare il cambiamento di lunghezza. Ciò significa che, con alti valori del parametro Pitch, la struttura ritmica può diventare piuttosto ambigua. Il controllo Pitch Decay affusola la curva di Pitch, facendo in modo che ogni porzione ripetuta suoni piÚ bassa rispetto alla precedente. Avvertimento: questo è il parametro piÚ oscuro di Beat Repeat.

Beat Repeat include un filtro combinato passa-basso e filtro passa-alto per la definizione della gamma di frequenze passate del dispositivo. Usando i rispettivi controlli, potete attivare e disattivare il Filter e impostare la frequenza centrale e l’ampiezza della banda di frequenze passate.

Il segnale originale (ricevuto all’ingresso del Beat Repeat) viene mixato con le ripetizioni del Beat Repeat in funzione di una delle tre modalità di mixaggio: Mix permette che il segnale originale passi attraverso il dispositivo e che gli vengano aggiunte le ripetizioni; Ins (o Insert) rende muto il segnale originale quando le ripetizioni sono in esecuzione, altrimenti lo fa passare; Gate lascia passare soltanto le ripetizioni, senza lasciare mai passare il segnale originale. La modalità Gate è particolarmente utile quando l’effetto è collocato in una Traccia di Ritorno.

Potete regolare il livello d’uscita del dispositivo usando il controllo Volume e fare in modo che le ripetizioni sfumino gradualmente usando il controllo Decay.

24.5 Cabinet

L’effetto Cabinet.

(Nota: l’effetto Cabinet non è disponibile nelle edizioni Intro, Lite e Standard).

Cabinet è un effetto che emula il suono di cinque classici cabinet (casse acustiche) per chitarre. Sviluppato in collaborazione con Softube, Cabinet impiega la tecnologia di modellazione fisica per fornire una gamma di sonorità autentiche, con microfoni e posizionamenti microfonici ottimali.

Il selettore Speaker (o Altoparlanti) permette di scegliere tra una varietà di dimensioni e di combinazioni di altoparlanti. Le voci del selettore indicano il numero di altoparlanti e le loro dimensioni in pollici. Ad esempio “4x12” significa quattro altoparlanti da 12 pollici. Nel mondo reale, numero e dimensioni maggiori di altoparlanti generalmente significano maggior volume.

Il selettore Microphone cambia la posizione del microfono virtuale rispetto al cabinet. Un posizionamento Near On-Axis (vicino, in asse) si traduce in un suono più brillante e definito, mentre Near Off-Axis (vicino, fuori asse) in un suono più risonante e un po’ meno brillante. Scegliete la posizione Far (lontano) per un suono bilanciato, comprendente anche alcune caratteristiche della “stanza” virtuale.

Posizioni microfoniche di Cabinet.

L’interruttore posto sotto il selettore Microphone (o Microfono) commuta tra microfono Dynamic (dinamico) e Condenser (a condensatore). I microfoni dinamici sono un po’ più grintosi e vengono comunemente usati microfonando i cabinet per chitarra in campo vicino perché sono in grado di gestire volumi molto più elevati. I microfoni a condensatore sono più accurati e sono comunemente utilizzati per microfonature a distanza. Naturalmente, il microfono a condensatore virtuale di Cabinet non verrà danneggiato dai livelli di volume alti, quindi sentitevi liberi di sperimentare.

L’interruttore Output commuta tra processamento mono e stereo (Dual). Tenete presente che in modalità Dual Cabinet utilizza il doppio di risorse di CPU.

Il controllo Dry/Wet (o Mix Originale/Processato) regola il bilanciamento fra segnale originale (Dry) e segnale processato (Wet).

24.5.1 Suggerimenti per Cabinet

Ecco alcuni suggerimenti per l’utilizzo di Cabinet:

24.5.1.1 Amp e Cabinet

I cabinet per chitarra sono normalmente alimentati dagli amplificatori per chitarra. Per questo motivo Cabinet è accoppiato con Amp (ved. ‘Amp’) e normalmente i due vengono utilizzati insieme. Ma potete ottenere dei suoni interessanti ed esotici anche utilizzando Amp e Cabinet separatamente.

24.5.1.2 Microfoni multipli

Una comune tecnica da studio consiste nell’utilizzo di più microfoni su un singolo cabinet e nella successiva regolazione del bilanciamento durante il mixaggio. Utilizzarla è facile con i Rack di Effetti Audio di Live (ved. ‘Rack di Strumenti, Drum ed Effetti’). Provate così:

  • configurate un’istanza di Cabinet come vi aggrada
  • collocate Cabinet in un Rack di Effetti Audio
  • duplicate quante volte desiderate la Catena del Rack che contiene il Cabinet originale
  • nelle catene aggiuntive, scegliete un’impostazione e/o un tipo di microfono diversi
  • regolate i rispettivi volumi delle Catene del Rack nel mixer del Rack

24.6 Channel EQ

L’effetto Channel EQ.

Ispirato agli EQ di banchi di mixaggio classici, Channel EQ è un EQ a tre bande semplice, ma flessibile, messo finemente a punto per fornire risultati musicali per una grande varietà di materiale audio.

Attivando lo switch HP 80 Hz si abilita un filtro passa-alto, utile per rimuovere il rimbombo da un segnale.

Il parametro Low controlla il guadagno di un filtro low shelf, impostato a 100 Hz. Questo filtro può esaltare o attenuare le frequenze basse con un intervallo di +/- 15 dB. La curva del filtro è adattativa e cambierà dinamicamente in relazione alla quantità di guadagno applicata.

Il parametro Mid controlla il guadagno di un filtro a campana con frequenza variabile. A differenza dei parametri Low e High, Mid ha un intervallo di +/- 12 dB. Il cursore della frequenza situato sopra il controllo Mid consente di impostare la frequenza centrale di questo filtro da 120 Hz a 7,5 kHz.

Quando enfatizza, il parametro High controlla il guadagno di un filtro high shelf, fino a 15 dB. Quando attenua, il filtro shelving viene combinato con un filtro passa-basso. Ruotando il parametro da 0 dB verso -15 dB si riduce contemporaneamente la frequenza di taglio del filtro passa-basso da 20 kHz a 8 kHz.

Una visualizzazione dello spettro fornisce un feedback visivo in tempo reale delle curve del filtro e del segnale processato risultanti.

Il controllo Output regola la quantità di guadagno applicata al segnale processato e può essere usato per compensare qualsiasi alterazione dell’ampiezza del segnale risultante dalle impostazioni dell’EQ.

24.6.1 Suggerimenti sul Channel EQ

Si può usare il Channel EQ per modellare ulteriormente l’uscita di un effetto di riverbero in una catena di dispositivi.

Potete modellare anche il suono di un singolo tamburo o di un intero drum kit collocando un’istanza del Channel EQ in uno o in più pad del Drum Rack.

Aggiungendo un’istanza di Saturator (ved. ‘Saturator’) dopo il Channel EQ in una catena di dispositivi potete simulare le non-linearità analogiche di una strip di canale di un mixer. In questi casi, aumentando notevolmente la gamma bassa si otterrebbe anche una maggiore distorsione, similmente al comportamento dei banchi di mixaggio analogici.

24.7 Chorus

L’effetto Chorus.

Nella versione 11.0 e successive, l’effetto Chorus-Ensemble (ved. ‘Chorus-Ensemble’) è una versione ampliata di Chorus che offre un set di funzionalità più articolato. A partire dalla versione 11.0, Chorus non fa più parte della Libreria Base ma può ancora essere trovato nella Libreria Utente. I Live Set realizzati con le versioni precedenti (ad es. 10.1.30) che contengono Chorus verranno comunque aperti nella versione 11.0 e successive con quello specifico dispositivo.

L’effetto Chorus usa due Delay paralleli modulati nel tempo per creare effetti chorus (ispessimento) e flanger.

Ciascun Delay ha un proprio controllo del tempo di ritardo, calibrato in millisecondi. Il Delay 1 dispone di un filtro passa-alto che può rimuovere le basse frequenze dal segnale ritardato. Valori alti del filtro passa-alto lasciano passare attraverso il Delay 1 soltanto le frequenze molto alte.

Il Delay 2 può commutare fra tre diverse modalità. Quando è Off (disattivato), è udibile solo il Delay 1. In modalità Fix, viene modulato soltanto il Delay 1. In modalità Mod, il Delay 2 riceve la stessa modulazione del Delay 1.

Per impostare entrambi i delay con il tempo di ritardo del Delay 1 attivate il pulsante di collegamento “=”. Questa funzione è utile se desiderate cambiare entrambi i delay con un singolo gesto.

Il controller X-Y Modulation può conferire “movimento” ai suoni. Per cambiare il valore di Rate (velocità) di modulazione dei tempi di ritardo, cliccate e trascinate il puntatore lungo l’asse orizzontale. Per cambiare il valore di Amount (quantità, intensità) di modulazione, cliccate e trascinate il puntatore lungo l’asse verticale.

Potete fare cambiamenti anche digitando i valori nei campi Rate e Amount posti sotto il controller X-Y. Il valore di Amount è espresso in millisecondi, quello di Rate in Hertz.

Attivando l’interruttore *20 si moltiplica per venti la frequenza di modulazione per realizzare suoni più estremi.

Il controllo Feedback determina quanto segnale in uscita ritorni all’ingresso, mentre l’interruttore Polarity regola la polarità. I cambiamenti di polarità hanno maggior effetto con elevate quantità di feedback e tempi di ritardo brevi.

Il controllo Dry/Wet (o Mix Originale/Processato) regola il bilanciamento fra segnale originale (Dry) e segnale processato (Wet). Meglio impostarlo a 100% quando si usa il Chorus in una Traccia di Ritorno.

Abilitando l’opzione “Brillante” tramite il menu di contesto clic-destro(Win) / CTRL-clic(Mac) si può migliorare la qualità del suono, in particolare alle frequenze più alte. Questa opzione è abilitata per default, tranne quando si caricano dei Set che usano il Chorus e che sono stati creati con versioni precedenti di Live.

24.8 Chorus-Ensemble

L’effetto Chorus-Ensemble

Chorus-Ensemble offre un classico chorus a due linee di ritardo con una modalità opzionale a tre linee di ritardo. Con un’ampia varietà di strumenti per ispessire i suoni creando effetti di flanging e vibrato, questo dispositivo consente anche di ricreare facilmente i suoni di chorus di ensemble di archi.

Sono disponibili tre diverse modalitĂ , selezionabili nel display: Classic, Ensemble e Vibrato.

La modalità Classic crea un suono più corposo aggiungendo all’ingresso due segnali ritardati modulati nel tempo. Può essere usato per una classica sonorità chorus, aggiungendo un lieve movimento al segnale audio.

La modalità Ensemble è ispirata a uno solido pedale chorus a tre linee di ritardo utilizzato negli anni ’70. La modalità Ensemble si basa e condivide i controlli con la modalità Classic, ma crea un sonorità chorus più ricca, più omogenea e più intensa utilizzando tre segnali ritardati con sfasamenti di modulazione ripartiti in modo uniforme.

La modalità Vibrato applica una modulazione più forte rispetto a un chorus per creare variazioni di intonazione. La sagoma della forma d’onda di modulazione può trasformarsi senza soluzione di continuità da sinusoidale a triangolare ed essere utilizzata per creare i ben noti suoni di “sirene della polizia”.

Oltre ai pulsanti di selezione della modalità, il display fornisce anche l’accesso a un filtro passa-alto e al parametro Width (Larghezza Stereo). Il parametro Width è attivo nelle modalità Classic e Ensemble, mentre in modalità Vibrato viene rimpiazzato dai controlli Offset e Shape.

Se abilitato, il filtro passa-alto riduce l’effetto chorus sulle componenti del segnale al di sotto della frequenza impostata dal cursore Frequenza del Passa-Alto, che agisce nell’intervallo da 20 Hz a 2 kHz.

Il parametro Width imposta la larghezza stereo del segnale processato (Wet), che a sua volta regola il bilanciamento del livello del chorus tra il canale centrale e i canali laterali. A 0% il segnale è mono, a 100% il bilanciamento è uguale, a 200% il livello del chorus è due volte più forte ai lati rispetto al centro. Viene usato per mantenere il livello dell’effetto nell’arco dell’immagine stereo, cosa che può risultare utile durante il missaggio.

Quando si utilizza la modalità Vibrato, Il parametro Offset (Sfasamento della Modulazione) regola la quantità di sfasamento tra le forme d’onda dei canali sinistro e destro. A 180° i canali sono perfettamente in opposizione di fase. Il parametro Shape (Forma d’Onda della Modulazione) permette di modificare progressivamente la sagoma della forma d’onda di modulazione tra sinusoidale e triangolare.

I parametri globali disponibili includono Rate, Amount, Feedback, Output, Warmth e Dry/Wet.

Rate imposta la Frequenza della Modulazione in Hertz e può essere regolato con la manopola o tramite trascinamento su/giÚ nel display. Suggerimento: aumentando il valore di Rate si ottiene una sonorità chorus piÚ drastica, tenendolo basso un phasing piÚ delicato.

Amount (Quantità di Modulazione) regola l’ampiezza dei segnali di modulazione che influiscono sui tempi di ritardo. Valori più alti producono una più marcata deviazione temporale rispetto all’impostazione del tempo non modulato.

Feedback regola la quantità di segnale d’uscita di ciascun canale che viene rinviata al relativo ingresso. Aumentandolo, suona più estremo e tende ad incrementare il materiale armonico superiore; inoltre crea ritardi udibili se la riproduzione viene interrotta. Il segnale del feedback può essere invertito usando il pulsante Ø, traducendosi in un suono “vuoto” se combinato con valori di feedback elevati.

Output (Guadagno d’Uscita) regola la quantità di guadagno applicata al segnale processato (Wet).

Warmth (Calore) aggiunge una piccola dose di distorsione e di filtraggio per ottenere un suono più caldo. Alzalo per più “crunch”!

Dry/Wet regola il bilanciamento fra segnale originale (Dry) e segnale processato (Wet). Meglio impostarlo a 100% quando si usa Chorus-Ensemble in una Traccia di Ritorno. NB: in modalità Vibrato questa funzione è disattivata.

24.8.1 Suggerimenti sul Chorus-Ensemble

Ecco alcuni suggerimenti per l’utilizzo di Chorus-Ensemble:

  • Usando la modalitĂ  Ensemble a una frequenza compresa tra 1 Hz e 1,8 Hz e Amount 100% su chitarre senza effetti si produce una tipica sonoritĂ  surf-rock.
  • Automatizzando l’interruttore Inverti Feedback a livelli di Feedback superiori a 90% si possono creare imponenti raffiche di oscillazioni in decadimento.

24.9 Compressor

L’effetto Compressor.

Un compressore riduce il guadagno dei segnali che superano una soglia definibile dall’utente. La compressione riduce i livelli dei picchi, aumentando l’headroom (margine d’ampiezza del segnale indistorto) e permettendo di incrementare il livello generale del segnale. Questo conferisce al segnale un livello medio più elevato, che si traduce in un suono più forte e più “spinto” di un segnale non compresso.

I due parametri piĂš importanti di un compressore sono Threshold (soglia) e Ratio (rapporto di compressione).

Il cursore Threshold stabilisce dove inizi la compressione. I segnali sopra la soglia vengono attenuati in funzione del valore specificato dal parametro Ratio, che regola il rapporto tra segnale in ingresso e segnale in uscita. Ad esempio, con un rapporto di compressione “3”, se un segnale sopra la soglia aumenta di 3dB, l’uscita del compressore aumenterà soltanto di 1dB. se un segnale sopra la soglia aumenta di 6dB, l’uscita aumenterà soltanto di 2dB. Un rapporto a “1” significa nessuna compressione, a prescindere dalla soglia.

Il meter arancione Gain Reduction mostra l’entità della riduzione di guadagno a ogni dato momento: Maggiore la riduzione, più udibile l’effetto. Una riduzione di guadagno superiore a 6dB o più potrebbe produrre il volume desiderato, ma altera significativamente il suono e, con buona probabilità, ne “distrugge” la struttura dinamica. Questo è un aspetto che non può essere annullato nei successivi passi della produzione. Tenetelo ben presente, particolarmente quando usate un compressore, un limiter o un dispositivo per la massimizzazione del livello sul master. Spesso, in questo caso, “meno” significa “di più”.

Poiché la compressione riduce il volume dei segnali forti e aumenta l’headroom, potete utilizzare il controllo Output (Out) in modo che i picchi raggiungano il massimo headroom disponibile. Il meter Output mostra il livello del segnale in uscita. Abilitando il pulsante Makeup si compensa automaticamente il livello di uscita se cambiano le impostazioni di Threshold e Ratio.

Dry/Wet (o Mix Originale/Processato) regola il bilanciamento fra segnale originale non compresso (Dry) e segnale compresso (Wet). A 100% si sente solo il segnale compresso, mentre a 0% il dispositivo è praticamente bypassato.

Il controllo Knee (lett. “ginocchio”) regola quanto gradualmente o bruscamente avvenga la compressione all’approccio della soglia. Con un’impostazione di 0dB, nessuna compressione viene applicata ai segnali al di sotto della soglia e piena compressione viene applicata a qualsiasi segnale sulla o sopra la soglia. Con rapporti di compressione molto elevati, questo comportamento cosiddetto hard knee può risultare “aspro”. Con valori di Knee più alti (o soft), il compressore inizia a comprimere gradualmente man mano che la soglia viene avvicinata. Ad esempio, con un Knee a 10dB e una soglia a -20dB, una lieve compressione inizia già a -30dB, per aumentare in modo che a -10dB i segnali siano completamente compressi.

Il display del Compressor può essere commutato tra diverse modalità tramite gli interruttori degli angoli inferiori del display:

  • La vista Minimizzata mostra solo i comandi essenziali.
La vista Minimizzata di Compressor.
  • La Curva di Trasferimento mostra il livello d’ingresso sull’asse orizzontale e il livello d’uscita su quello verticale. Questa visualizzazione è utile per impostare il parametro Knee, che è visibile come una coppia di linee punteggiate intorno alla soglia.
La Curva di Trasferimento di Compressor,
  • La vista AttivitĂ  mostra il livello del segnale d’ingresso in grigio chiaro. In questa modalitĂ , gli interruttori GR e Output alternano la visualizzazione tra la quantitĂ  di riduzione del guadagno in arancione e il livello d’uscita in un grigio piĂš scuro. Queste viste sono utili per la visualizzazione di ciò accade al segnale nel tempo.
Il display dell’Attività di Compressione che mostra Ingresso e Uscita.

I controlli Attack (tempo d’attacco) e Release (tempo di rilascio) sono parametri essenziali per controllare il tempo di risposta del Compressor, definendo quanto velocemente reagisca ai cambiamenti di livello del segnale in ingresso.

Attack definisce quanto tempo impieghi il compressore a raggiungere la massima compressione una volta che il segnale abbia oltrepassato la soglia, mentre Release stabilisce quanto tempo impieghi a tornare al normale funzionamento dopo che il segnale sia sceso al di sotto della soglia. Con Auto Release attivato, il tempo di rilascio si regola automaticamente in funzione del segnale audio d’ingresso.

Una modesta entità di tempo d’attacco (10—50 ms) permette di non processare i picchi, cosa che aiuta a preservare la dinamica accentuando la porzione iniziale del segnale. Qualora questi picchi causassero dei sovraccarichi, potete provare a ridurre il tempo d’attacco; ricordate tuttavia che tempi eccessivamente brevi tolgono “vita” al segnale e possono indurre lievi “ronzii” causati dalla distorsione. Tempi brevi di rilascio, invece, possono causare il cosiddetto “effetto pompa” laddove il compressore debba decidere se comprimere oppure no; sebbene sia generalmente considerato un effetto indesiderabile, alcuni tecnici del suono lo usano su interi drum kit per conferire inusuali effetti di “risucchio”. Un’accorta regolazione dei tempi di attacco e di rilascio è essenziale quando si tratta di comprimere sorgenti ritmiche. Se non siete abituati a lavorare con i compressori, mettete in esecuzione un loop di batteria e dedicate un po’ di tempo ad agire su Attack, Release, Threshold e Gain. Può essere molto stimolante!

Un compressore può reagire a un segnale in ingresso soltanto una volta che il segnale sia arrivato. PoichÊ deve applicare anche un inviluppo di attacco/rilascio, la compressione è sempre lievemente in ritardo. Un compressore digitale può risolvere questo problema semplicemente ritardando leggermente il segnale in ingresso. Compressor offre tre differenti tempi Lookahead: 0 ms, 1 ms e 10 ms. I risultati possono suonare piuttosto diversamente a seconda di questa regolazione.

Compressor può essere commutato tra tre modalità di funzionamento. Con Peak selezionato, il Compressor reagisce ai picchi brevi del segnale. Questa modalità è più aggressiva e precisa, quindi funziona bene per compiti di “limitazione”, ovvero quando si deve essere certi che non ci siano assolutamente segnali oltre la soglia impostata. La modalità RMS stabilisce che il Compressor sia meno sensibile ai picchi molto brevi e comprima solamente quando il livello d’ingresso abbia superato la soglia per un tempo un po’ più lungo. La modalità RMS è più vicina al modo in cui le persone percepiscono effettivamente il volume ed è solitamente considerata più “musicale”.

In modalità Expand, il rapporto (Ratio) può anche essere impostato a valori inferiori a 1. In questo stato, Compressor agisce come un espansore verso l’alto e aumenta il guadagno quando il segnale supera la soglia. (Per ulteriori informazioni sui vari tipi di processamento di dinamica consultate il capitolo Multiband Dynamics (ved. ‘Multiband Dynamics’).)

Oltre a queste modalità, il Compressor può essere commutato tra due forme di inseguimento d’inviluppo, che presentano ulteriori opzioni di misura e di risposta del dispositivo ai livelli di segnale. Nella modalità lineare (Lin) la velocità della risposta di compressione è determinata interamente dai valori di Attacco e di Rilascio. Nella modalità logaritmica (Log) i picchi nettamente compressi hanno un tempo di rilascio più veloce rispetto al materiale meno compresso. Ciò può tradursi in una compressione più morbida e meno evidente rispetto a quella della modalità Lin. Nota: i commutatori Lin/Log non sono visibili nella vista Minimizzata di Compressor.

24.9.1 Parametri di Sidechain

L’effetto Compressor con la sezione Sidechain.

Normalmente, il segnale che viene compresso e la sorgente di ingresso che innesca il compressore sono lo stesso segnale. Ma usando il sidechaining è possibile comprimere un segnale in funzione del livello di un altro segnale o di una specifica componente di frequenza. Per accedere ai parametri di Sidechain, espandete la finestra Compressor agendo sul pulsante della relativa barra del titolo.

I parametri di sidechain sono divisi in due sezioni. Sulla sinistra ci sono i controlli esterni. L’attivazione di questa sezione con il pulsante Sidechain vi permette di scegliere un qualsiasi punto di prelievo interno di Live (ved. ‘Punti di Smistamento Interni’) tramite il selettore sottostante. Questo fa sì che la sorgente scelta agisca come innesco (trigger) del compressore, al posto del segnale che viene effettivamente compresso.

La manopola Gain regola il livello d’ingresso della sidechain esterna, mentre la manopola Dry/Wet vi consente di utilizzare una combinazione di sidechain e segnale originale come innesco del Compressor. Con Mix a 100% il compressore viene innescato interamente dalla sorgente di sidechain. A 0%, la sidechain è praticamente bypassata. Nota: aumentando il guadagno non si aumenta il volume del segnale sorgente nel mix. L’audio di sidechain è solo un innesco (trigger) per il Compressor e non viene mai realmente udito.

Nota: la funzione automatica Makeup non è disponibile quando si utilizza una sidechain esterna.

Sulla destra della sezione esterna ci sono i controlli di EQ della sidechain. L’attivazione di questa sezione fa sì che il compressore venga innescato da una specifica banda di frequenze, anziché da un segnale “completo”. Tale banda può appartenere al segnale compresso oppure, utilizzando l’EQ in combinazione con una sidechain esterna, al segnale audio di un’altra traccia.

Il pulsante “cuffie” tra le sezioni External ed EQ vi permette di ascoltare solo il segnale d’ingresso di sidechain, bypassando l’uscita del compressore. Poiché il segnale audio di sidechain non viene inviato all’uscita ed è soltanto un innesco (trigger) per il compressore, questa opzione di ascolto temporaneo può rendere molto più facile sia l’impostazione dei parametri di sidechain, sia l’ascolto di ciò che sta effettivamente facendo lavorare il compressore.

24.9.2 Suggerimenti per la Compressione

Questa sezione presenta alcuni suggerimenti per un efficace utilizzo del Compressor, in particolare con le opzioni di sidechain.

24.9.2.1 Mixaggio di un narratore

Il sidechaining è comunemente utilizzato per il cosiddetto effetto “ducking”. Per esempio, immaginate di avere una traccia contenente una voce fuori campo e un’altra traccia contenente della musica. Poiché desiderate che nel mix il commento parlato abbia sempre il volume più alto, la musica deve passare in secondo piano (o uscire di scena) a ogni intervento del narratore. Per effettuare questa operazione automaticamente, inserite un Compressor nella traccia della musica, ma selezionate l’uscita della traccia del narratore come sorgente della sidechain esterna.

24.9.2.2 Sidechaining nella Dance Music

Il sidechaining/ducking è un’arma segreta del produttore di dance music perché può aiutare a garantire che le linee di basso (o persino interi mix) diano sempre spazio alla cassa (kick drum). Inserendo un compressore sulla traccia del basso (o sulla Traccia Master) e utilizzando la traccia della cassa come ingresso di sidechain, potete aiutare a controllare basse frequenze problematiche che potrebbero interferire con l’attacco della cassa.

Usando l’EQ della sidechain in combinazione con questa tecnica può creare effetti ducking anche quando disponete solamente di una traccia con una batteria mixata (anziché con il suono isolato di una cassa). In questo caso, inserite il Compressor nella traccia che volete sottoporre a ducking. Quindi scegliete la traccia della batteria come sorgente della sidechain esterna. Infine attivate l’EQ della sidechain e selezionate il filtro passa-basso. Regolando con cura le impostazioni Frequency e Q dovreste essere in grado di isolare la cassa dal resto del mix di batteria. L’uso della modalità di ascolto della sidechain può aiutarvi a mettere a punto l’EQ fino a quando non siete soddisfatti.

24.9.3 Upgrade dalla ModalitĂ  Legacy

Gli algoritmi interni di Compressor sono stati aggiornati in Live 9, in collaborazione con il Dr. Joshua D. Reiss del Centre for Digital Music, Queen Mary University di Londra.

I Live Set che usano Compressor creati con versioni precedenti di Live mostreranno un pulsante Upgrade nella barra del titolo di ciascuna istanza di Compressor durante il caricamento del Set in Live 9. Premete il pulsante Upgrade per aggiornare l’istanza di Compressor agli ultimi algoritmi migliorati. Nota: questo può fare sì che il vostro Set suoni diversamente.

24.10 Corpus

L’effetto Corpus.

(Nota: l’effetto Corpus non è disponibile nelle edizioni Intro, Lite e Standard).

Corpus è un effetto che simula le caratteristiche acustiche di sette tipi di oggetti risonanti. Sviluppato in collaborazione con Applied Acoustics Systems, Corpus utilizza la tecnologia di modellazione fisica per fornire una vasta gamma di parametri e opzioni di modulazione.

24.10.1 Parametri dei Risonatori

Parametri dei Risonatori di Corpus.

Il selettore Tipo di Risonanza permette di scegliere tra sette tipi di oggetti risonanti modellati fisicamente:

  • Beam simula le proprietĂ  di risonanza di barre di diversi materiali e dimensioni.
  • Marimba, una variante specializzata del modello Beam, riproduce la caratteristica intonazione degli armonici delle barre della marimba, prodotti come risultato del profondo incavo delle barre.
  • String simula il suono prodotto dalle corde di diversi materiali e dimensioni.
  • Membrane è un modello di una membrana rettangolare (come la sommitĂ  di un tamburo) con dimensione e costruzione variabili.
  • Plate simula la produzione del suono di una piastra rettangolare (una superficie piana) di diversi materiali e dimensioni.
  • Pipe (canna) simula un tubo cilindrico completamente aperto a una estremitĂ  e con un’apertura variabile all’altra (regolata con il parametro di Opening).
  • Tube simula un tubo cilindrico completamente aperto a entrambe le estremitĂ .

Il selettore QualitĂ  dei Risonatori controlla il compromesso tra la qualitĂ  del suono dei risonatori e le prestazioni riducendo il numero di armoniche calcolate. Eco comporta un utilizzo minimale di risorse CPU, mentre High crea risonanze piĂš sofisticate. Questo parametro non viene utilizzato con i risonatori Pipe e Tube.

Il cursore Decay (Decadimento) regola la quantitĂ  di smorzamento interno del risonatore e, quindi, il tempo di decadimento.

Il cursore Material regola la variazione di smorzamento alle diverse frequenze. Ai valori piĂš bassi i componenti a bassa frequenza decadono piĂš lentamente di quelli ad alta frequenza (simulando oggetti di legno, nylon o gomma). Ai valori piĂš alti i componenti ad alta frequenza decadono piĂš lentamente (simulando oggetti di vetro o metallo). Questo parametro non viene utilizzato con i risonatori Pipe e Tube.

Il cursore Radius (o Raggio) è disponibile solo per i risonatori Pipe e Tube e appare al posto del parametro Materiale sopra menzionato. Radius regola il raggio della canna o del tubo. Con l’aumentare del raggio aumentano sia il tempo di decadimento sia il sostegno delle frequenze alte. Con dimensioni molto grandi cambia anche il Pitch (altezza) fondamentale del risonatore.

I parametri Decay e Material/Radius possono essere controllati anche con il controller X-Y.

La manopola Bright (Brillantezza) regola l’ampiezza di varie componenti di frequenza. A valori più alti corrisponde un maggior volume delle frequenze più alte. Questo parametro non viene utilizzato con i risonatori Pipe e Tube.

Il parametro Inharm (Inharmonics o Disarmoniche) regola l’altezza delle armoniche del risonatore. Ai valori negativi le frequenze sono compresse, aumentando la quantità di parziali inferiori. Ai valori positivi le frequenze sono espanse, aumentando la quantità di parziali superiori. Questo parametro non viene utilizzato con i risonatori Pipe e Tube.

Il parametro Opening (Apertura della Canna) è disponibile solo per il risonatore Pipe e gradua tra una canna aperta e una canna chiusa. Allo 0% la canna è completamente chiusa su un lato, mentre al 100% è aperta su entrambe le estremità.

Il parametro Ratio (Rapporto), disponibile solo per i risonatori Membrane e Plate, regola il rapporto tra gli assi X e Y della membrana/piastra.

La manopola Hit (Punto d’Impatto) regola sul risonatore il punto in cui l’oggetto viene colpito o altrimenti attivato. Allo 0% l’oggetto viene colpito nel centro. I valori più elevati spostano il punto di attivazione più vicino al bordo. Questo parametro non viene utilizzato con i risonatori Pipe e Tube.

Il cursore Width (Larghezza Stereo) regola il mix stereo tra i risonatori sinistro e destro. Allo 0% entrambi i risonatori escono in modo uguale su ambedue i lati, producendo un’uscita mono. Al 100% ciascun risonatore esce esclusivamente su un canale.

I controlli Pos. L e Pos. R (Punto d’Ascolto Sinistro e Destro) regolano il punto rispettivamente sinistro e destro del risonatore nel quale vengono misurate le vibrazioni. Allo 0% la risonanza viene monitorata al centro dell’oggetto. Valori più alti spostano il punto d’ascolto più vicino al bordo. Questi parametri non vengono utilizzati con i risonatori Pipe e Tube, che sono sempre misurati al centro della loro estremità permanentemente aperta.

La manopola Tune (Intonazione) regola in Hertz la frequenza del risonatore. Quando nella sezione Sidechain di Corpus (ved. ‘Parametri di Sidechain’) il parametro Frequency (Frequenza MIDI) è attivato, la manopola cambia nome in Transpose (Trasponi) e può essere utilizzata per regolare l’intonazione grezza della modulazione MIDI.

Quando il parametro Frequenza MIDI della sezione Sidechain è attivato, la manopola Fine (Intonazione Fine) consente la regolazione fine, in centesimi, della modulazione MIDI.

Spread (o Diffusione) stona tra loro i due risonatori. I valori positivi aumentano la frequenza del risonatore sinistro, mentre abbassano quella del risonatore destro; i valori negativi fanno l’opposto. A 0% i risonatori hanno la stessa intonazione.

24.10.2 Sezione LFO

La sezione LFO di Corpus.

Corpus contiene un Oscillatore in Bassa Frequenza o LFO per modulare la frequenza di risonanza. Il controllo Amount (o Intensità) determina quanto l’LFO influenzi la frequenza.

Il controllo Rate specifica la velocità dell’LFO. Può essere impostato in Hertz oppure essere sincronizzato al tempo della song, consentendo filtraggi controllati ritmicamente.

Le forme d’onda di LFO disponibili sono: sinusoidale (genera modulazioni regolari, con i picchi e valli arrotondati), quadra, triangolare, dente di sega ascendente, dente di sega discendente e due tipi di rumore (a gradini e continuo).

Sebbene sia visibile solo un set di controlli di LFO, in realtĂ  vi sono due LFO, uno per ogni canale stereo. I controlli Phase e Spin definiscono il rapporto tra questi due LFO.

Phase mantiene entrambi gli LFO alla stessa frequenza, ma può mettere “fuori fase” l’un l’altra le due forme d’onda dell’LFO, creando un movimento stereo. Quando impostato a 180, le uscite dell’LFO sono sfasate di 180 gradi, di modo che, quando una raggiunge il proprio picco, l’altra si trova al proprio minimo. Con il parametro Phase impostato a 360 o 0, i due LFO procedono in sincrono.

Quando gli LFO sono sincronizzati con il tempo della song, è disponibile una manopola Offset aggiuntiva che consente di spostare il punto di inizio dell’LFO lungo la sua forma d’onda.

Spin “stona” tra loro le velocità di LFO dei canali sinistro e destro. Ciascun canale stereo viene modulato a una diversa frequenza, determinata dalla percentuale di Spin.

Quando gli LFO sono in modalità Hertz, Phase o Spin possono essere scelti usando le icone della Modalità Stereo dell’LFO.

Le icone della Modalità Stereo dell’LFO.

Con le forme d’onda di rumore, i controlli Phase e Spin non sono rilevanti e non influenzano il suono.

24.10.3 Sezione Filtro

La sezione Filter di Corpus.

Il segnale processato può essere fatto passare attraverso un filtro passa-banda, attivabile/disattivabile con l’interruttore Filter.

La manopola Freq regola la frequenza centrale del filtro mentre Bdwidth regola la larghezza di banda del filtro.

24.10.4 Parametri Globali

I parametri Globali di Corpus.

Il parametro Bleed (o Rientro) miscela una porzione del segnale non processato con il segnale trattato dal risonatore. A valori più alti corrisponde una porzione maggiore di segnale originale. Questa funzione è utile per ripristinare le frequenze alte, che spesso possono essere smorzate se l’intonazione o la qualità sono impostate su valori bassi. Questo parametro è disattivato con i risonatori Pipe e Tube.

Aumenta o attenua il livello del segnale processato. Corpus incorpora anche un Limiter che si attiva automaticamente quando il livello audio è troppo alto. L’intervento è segnalato dal LED posto accanto alla manopola Gain.

La manopola Dry/Wet controlla il bilanciamento tra il segnale in entrata originale (Dry) e il segnale inviato al processamento di Corpus (Wet). Chiudendo Dry/Wet non si tagliano le risonanze correntemente in esecuzione, ma si impedisce il processamento di nuovi segnali in entrata.

24.10.5 Parametri di Sidechain

I parametri di Sidechain di Corpus.

La frequenza e/o la velocità di decadimento della risonanza possono essere modulate via MIDI, attivando gli interruttori Frequency e/o Off Decay della sezione Sidechain. Per accedere ai parametri di Sidechain agite sul pulsante nella barra del titolo di Corpus. Questo pulsante si accende se la sidechain è attiva.

I selettori MIDI From consentono di selezionare la traccia MIDI e il punto di prelievo dai quali ricevere le informazioni delle note MIDI.

Con l’interruttore Frequency (o Frequenza MIDI) abilitato, l’intonazione della risonanza è determinata dalle note MIDI in ingresso. Se vengono premute più note contemporaneamente, l’interruttore Last/Low assegna la priorità all’ultima nota (Last) o alla più bassa (Low). La manopole Transpose e Fine della sezione Resonator (ved. ‘Parametri dei Risonatori’) consentono di regolare lo sfasamento grezzo e fine dell’intonazione modulata via MIDI. PB Range imposta l’intervallo in semitoni della modulazione del pitch bend.

Con l’interruttore Frequency disattivato, la manopola Tune della sezione Resonator regola in Hertz la frequenza base della risonanza. Il numero della nota MIDI corrispondente e la compensazione in centesimi dell’intonazione Fine vengono visualizzati appena sotto.

Abilitando l’interruttore Off Decay (o Decadimento di Note Off) si fa in modo che i messaggi MIDI di Note Off silenzino la risonanza. Il cursore posto appena sotto questo interruttore determina il grado al quale i messaggi MIDI di Note Off silenziano la risonanza. A 0%, le Note Off vengono ignorate e il tempo di decadimento è basato solo sul valore del parametro Decay (Decadimento), che può essere regolato tramite il controller X-Y o il cursore Decay. Questo emula il comportamento degli strumenti melodici a percussione del mondo reale, come Marimba e Glockenspiel. Al 100% la risonanza viene silenziata contestualmente alla Nota Off, indipendentemente dal tempo di Decay.

24.11 Delay

L’Effetto Delay.

L’effetto Delay offre due linee di ritardo indipendenti, una per ciascun canale (destro e sinistro).

Per riferire il tempo del delay al tempo della song impostate la Modalità di Delay come Sync, abilitando così l’uso del selettore delle Divisioni in Beat. I pulsanti numerati rappresentano il tempo di ritardo in note da 1/16. Per esempio, selezionando “4” si ritarda il segnale di quattro note da 1/16, che equivalgono a un beat (nota da 1/4) di ritardo.

Se la Modalità di Delay è impostata come Time, il tempo di ritardo cambia in millisecondi. In questo caso, per editare il tempo di ritardo cliccate e trascinate la manopola Tempo di Ritardo.

Quando è attivato il Collegamento Stereo, le impostazioni del canale sinistro vengono applicate al canale destro e cambiando le opzioni di Sync o le regolazioni del Tempo di Ritardo di uno dei due canali le modifiche verranno applicate ad entrambi i canali.

Il parametro Feedback regola quanto segnale in uscita da ciascun canale venga rinviato agli ingressi delle linee di ritardo. Internamente, ci sono due loop di feedback indipendenti, in modo che un segnale del canale sinistro non rientri nel canale destro e viceversa.

Il pulsante fa sì che il ritardo ricicli all’infinito l’audio che si trova nel suo buffer nel momento in cui viene premuto il pulsante, ignorando qualsiasi nuovo input fino a quando Freeze non viene disattivato.

Il delay è preceduto da un filtro passa-banda che può essere attivato/disattivato con uno switch e controllato con un controller X-Y. Per definire la larghezza di banda del filtro, cliccate e trascinate lungo l’asse verticale. Per impostare la posizione della banda di frequenza, cliccate e trascinate lungo l’asse orizzontale.

La frequenza del filtro e il tempo di ritardo possono essere modulati da un LFO, consentendo di ottenere una gamma di suoni che vanno da leggeri effetti simil-chorus fino a pesanti rumori contorti. Il cursore Rate imposta la frequenza dell’oscillatore di modulazione in Hertz. Il cursore Filter regola la quantità di modulazione applicata al filtro e il cursore Time regola la quantità di modulazione applicata al tempo di ritardo.

Cambiando il tempo di ritardo mentre il Delay sta processando dell’audio può causare bruschi cambiamenti nel suono del segnale ritardato. E’ possibile scegliere fra tre modalità di transizione del ritardo:

  • Repitch causa una variazione di pitch (frequenza) quando si cambia il tempo di ritardo, similmente al comportamento delle vecchie unitĂ  echo a nastro. La modalitĂ  Repitch è l’opzione di default.
  • Fade crea una dissolvenza incrociata tra i vecchi e i nuovi tempi di ritardo. Ciò suona in modo un po’ simile al time stretching se il tempo di ritardo viene cambiato gradualmente.
  • Jump salta immediatamente al nuovo tempo di ritardo. Nota: questo causerĂ  un clic udibile se il tempo di ritardo viene cambiato mentre le ripetizioni stanno suonando.

Suggerimento: provate a usare il cursore Time per esplorare l’effetto della modulazione del tempo sulle differenti modalità di transizione.

Quando è attivato lo switch Ping Pong, il segnale salta dall’output sinistro a quello destro.

Il controllo Dry/Wet (o Mix Originale/Processato) regola il bilanciamento fra segnale originale (Dry) e segnale processato (Wet). Meglio impostarlo a 100% quando si usa il Delay in una Traccia di Ritorno. Il menu di contesto del parametro Dry/Wet consente di attivare/disattivare l’Equal-Loudness. Se abilitato, un mix 50/50 suonerà in modo egualmente forte per la maggior parte dei segnali.

I Set salvati con versioni di Live precedenti a Live 10.1 che usavano i dispositivi Simple Delay o Ping Pong Delay mostreranno un pulsante Upgrade nella barra del titolo di ciascuna istanza del Delay quando si carica il Set. L’upgrade del dispositivo manterrà l’intervallo del tempo di ritardo libero del dispositivo utilizzato in precedenza e influirà sul suono del Set o del preset solo se il parametro del tempo di ritardo libero era mappato su un Controllo Macro o su un dispositivo Max for Live.

24.11.1 Suggerimenti sul Delay

24.11.1.1 Effetto Glitch

Attivate lo switch Collegamento Stereo e impostate il tempo di ritardo a circa 400-500 ms. Impostate il Feedback a 80% o piĂš. Disattivate il filtro passa-banda, regolate il cursore Filter a 0% e impostate il cursore Time a 100%. Selezionate la modalitĂ  di transizione Fade e assicuratevi che Ping Pong sia disabilitato. Impostate il controllo Dry/Wet a 80% o piĂš.

24.11.1.2 Effetto Chorus

Disabilitate lo switch Collegamento Stereo, impostate il tempo di ritardo del canale sinistro a 12 ms e regolate il tempo di ritardo del canale destro a 17 ms. Impostate il Feedback a 60%. Abilitate il filtro passa-banda, impostate la Frequenza del Filtro a 750 Hz e regolare il cursore Width a 6.5. Impostate il cursore Rate a 5 Hz, il cursore Filter a 10% e il cursore Time a 12%. Selezionare la modalitĂ  di transizione Repitch e abilitate lo switch Ping Pong.

24.12 Drum Buss

L’effetto Drum Buss.

(Nota: l’effetto Drum Buss non è disponibile nelle edizioni Intro e Lite).

Drum Buss è un processore in stile analogico di suoni percussivi concepito per aggiungere corpo e carattere a un set di percussioni (ad es. batteria) e al contempo per amalgamarne gli elementi in un mix serrato.

Il cursore Trim consente di ridurre il livello d’ingresso prima che qualsiasi processamento sia applicato al segnale.

Il pulsante Comp applica un compressore fisso al segnale d’ingresso prima che questo venga processato dalla distorsione. Il compressore è ottimizzato per bilanciare gruppi di percussioni, con impostazioni di attacco rapido, rilascio medio e rapporto di compressione moderato, nonché guadagno d’uscita (makeup) ampio.

Sono disponibili tre tipi di distorsione applicabili al segnale d’ingresso. Ciascun tipo di distorsione aggiunge un grado crescente di distorsione e conferisce un proprio carattere al suono generale:

  • Soft: distorsione rimodellante
  • Medium: distorsione portata al limite
  • Hard: distorsione portata al clip con rinforzo sui bassi

Per maggiore intensità, è possibile saturare l’ingresso prima di distorcerlo. Il controllo Drive consente di determinare la quantità di saturazione applicata al segnale d’ingresso.

Drum Buss combina degli strumenti comunemente usati nel processamento di suoni percussivi per definire la gamma medio-alta e riempire la gamma bassa, alla quale presteremo attenzione nelle sezioni a seguire.

24.12.0.1 Definizione delle frequenze Medio-Alte

Gli strumenti di definizione delle frequenze medio-alte sono concepiti per aggiungere chiarezza e presenza a percussioni come rullanti e hi-hat.

Crunch regola la quantitĂ  di distorsione sinusoidale applicata alle frequenze medio-alte.

Il controllo Damp (Smorzamento) è un filtro passa-basso che rimuove le frequenze alte indesiderate che possono manifestarsi dopo l’aggiunta della distorsione.

La manopola Transients enfatizza o de-enfatizza i transienti delle frequenze superiori a 100 Hz. I valori positivi aggiungono attacco e aumentano il sostegno, producendo un suono pieno e “incisivo”. Anche i valori negativi aggiungono attacco, ma riducono il sostegno. Questo rende le percussioni più “tese”, conferendo loro un suono più nitido e brillante, con meno rimbombo e sferragliamento.

Esaltazione della gamma Bassa

L’esaltazione della gamma bassa di Drum Buss è realizzata da due strumenti: un Filtro Risonante, che potenzia notevolmente le frequenze basse, e un controllo Decay, che consente di regolare la velocità di decadimento sia dell’audio in entrata che del segnale processato dal filtro risonante. Questi strumenti aiutano a riempire la gamma bassa di batteria, percussioni, etc.

La manopola Boom regola la quantità di esaltazione della gamma bassa prodotta dal filtro risonante. Il meter Bass consente di “vedere” l’effetto di Boom sul segnale, cosa che può rivelarsi particolarmente utile se non si riesce a sentirlo.

La manopola Freq regola la frequenza dell’esaltatore delle frequenze basse. Forza su Nota consente di intonare l’esaltatore delle frequenze basse impostandone la frequenza sul valore della nota MIDI più vicina.

Il controllo Decay regola la velocità di decadimento delle frequenze basse. Quando la quantità di Boom è impostata a 0% il decadimento influisce solo sul segnale in entrata (post-drive e distorsione). Quando la quantità di Boom è impostata sopra lo 0% il decadimento influisce sia sul segnale in entrata sia sul segnale processato.

Per ascoltare solo il risultato dell’esaltatore delle frequenze basse, attivate l’Ascolto di Boom tramite l’icona delle cuffie.

24.12.0.2 Uscita

Il controllo Dry/Wet (o Mix Originale/Processato) regola il bilanciamento fra segnale originale (Dry) e segnale processato (Wet).

Il cursore Guadagno d’Uscita imposta la quantità di guadagno applicata al segnale processato.

24.13 Dynamic Tube

L’effetto Dynamic Tube.

(Nota: l’effetto Dynamic Tube non è disponibile nelle edizioni Intro e Lite).

L’effetto Dynamic Tube infonde ai suoni le peculiarità della saturazione valvolare. Un inseguitore d’inviluppo integrato genera delle variazioni di tono dinamiche, correlate al livello del segnale in ingresso.

Tre modelli di valvole, A, B e C, forniscono una gamma di caratteristiche di distorsione tipiche dei reali amplificatori valvolari. Il modello A non produce distorsioni se il Bias è impostato su valori bassi, ma interviene ogni volta che il segnale in ingresso eccede una determinata soglia, creando armoniche brillanti. Il modello C è un amplificatore a valvole molto “povero” che produce sempre distorsione. Le qualità del modello B sono comprese fra questi due estremi.

Il controllo Tone (o Timbro) regola la distribuzione spettrale delle distorsioni, dirigendole nei registri piĂš alti oppure attraverso la gamma media e piĂš giĂš.

Il controllo Drive determina quanto segnale raggiunga la valvola; maggiore il valore di Drive, più “sporca” l’uscita. L’intensità della valvola è controllata dalla manopola Bias, che spinge il segnale nei celebrati ambiti della distorsione non lineare. Con valori di Bias molto elevati, il segnale tende effettivamente a “spezzarsi”.

Il parametro Bias può essere modulato positivamente o negativamente da un inseguitore d’inviluppo, controllabile tramite la manopola Envelope (o Intensità dell’Inviluppo). Più profondamente viene applicato l’inviluppo, più il punto di Bias sarà influenzato dal livello del segnale in ingresso. Valori d’inviluppo negativi generano effetti di espansione riducendo la distorsione sui segnali forti, mentre valori positivi rendono più “sporchi” i suoni forti.

Attack e Release sono caratteristiche dell’inviluppo che definiscono quanto velocemente l’inviluppo reagisca alle variazioni di volume del segnale in ingresso. Insieme, modellano la natura dinamica delle distorsioni. Nota: non hanno effetto quando Envelope è regolato a “0%”.

La manopola Output (o Livello di Uscita) consente di ridurre o incrementare il livello finale del segnale del dispositivo.

L’aliasing può essere ridotto abilitando la modalità Alta Qualità, accessibile tramite il menu di contesto clic-destro(Win) / CTRL-clic(Mac). Questa modalità migliora la qualità del suono, in particolare con i segnali ad alta frequenza, ma comporta un certo incremento nell’uso delle risorse della CPU.

24.14 Echo

L’effetto Echo.

(Nota: l’effetto Echo non è disponibile nelle edizioni Intro, Lite e Standard).

Echo è un effetto di delay con modulazione che permette di impostare il tempo di ritardo su due linee indipendenti, offrendo contemporaneamente il controllo sulla modulazione dell’inviluppo e del filtro.

I pulsanti ModalitĂ  dei Canali ti consentono di scegliere fra tre diverse opzioni: Stereo, Ping Pong e Mid/Side.

I controlli delle linee di ritardo Left e Right consentono di scegliere il tempo di ritardo, che può essere impostato in divisioni di beat o in millisecondi, in funzione della Modalità di Ritardo impostata. Nota: quando è selezionata la modalità dei canali Mid/Side, i controlli delle linee di ritardo Left e Right vengono rimpiazzati dalle manopole Mid e Side.

Potete usare i selettori Modalità di Sync per scegliere una delle seguenti modalità sincronizzate ai tempi di battuta: Notes (Note), Triplet (Terzine), Dotted (Puntate) e 16th (Sedicesimi). Nota: quando si passa da una Modalità di Sync all’altra, i cambiamenti che ne derivano sono udibili solo se il selettore Modalità di Ritardo è impostato su Sync.

Quando è attivato il Collegamento Stereo, le modifiche apportate alle impostazioni di un canale (controlli della linea di ritardo, Modalità di Ritardo e Modalità di Sync) agiscono su entrambi i canali.

I cursori Sfasamento del Ritardo abbreviano o allungano il tempo di ritardo di quantità frazionarie, producendo così l’effetto di temporizzazione “swing” tipico delle drum machine. Nota: quando è attivato il Collegamento Stereo, lo Sfasamento del Ritardo può ancora essere regolato individualmente per le due linee di ritardo.

La manopola Input (Guadagno d’Ingresso) imposta la quantità di guadagno applicata al segnale non processato (Dry). Per applicare la distorsione al segnale Dry, attivate il pulsante “D” (Clip Dry).

Il parametro Feedback regola quanto segnale in uscita da ciascun canale venga rinviato agli ingressi delle linee di ritardo. Il pulsante “Ø” inverte il segnale d’uscita di ciascun canale prima di aggiungerlo al rispettivo ingresso.

24.14.1 Scheda Echo

La scheda Echo offre la visualizzazione e il controllo dei parametri delle linee di ritardo e del filtro.

Visualizzazione a Tunnel di Echo.

Le linee circolari del Tunnel dell’Echo rappresentano le singole ripetizioni, procedendo dall’esterno verso il centro del tunnel. La distanza tra le linee indica il tempo tra le ripetizioni, mentre i puntini bianchi nel mezzo formano una griglia fissa di riferimento in note da 1/8. I tempi di ritardo di ciascuna linea possono essere regolati cliccando e trascinando nel display.

Filtro di Echo.

Il pulsante Filtro Sì/No attiva e disattiva un filtro passa-alto e passa-basso. Il cursore HP regola la frequenza di taglio del filtro passa-alto, l’adiacente cursore Res regola la risonanza del filtro passa-alto. Il cursore LP regola la frequenza di taglio del filtro passa-basso, il cursore Res sulla destra regola la risonanza del filtro passa-basso.

Il Display del Filtro consente di visualizzare le curve del filtro. Per mostrare o nascondere il Display del Filtro usate il pulsante di attivazione triangolare. Anche i parametri del filtro sono regolabili cliccando e trascinando i pallini numerati del Display del Filtro.

24.14.2 Scheda Modulation

La scheda Modulazione di Echo contiene un LFO che modula la frequenza del filtro e il tempo di ritardo e un inseguitore d’inviluppo che può essere miscelato con l’LFO.

Scheda Modulation di Echo.

E’ possibile scegliere tra una delle sei diverse forme d’onda di modulazione: sinusoidale, triangolare, dente di sega ascendente, dente di sega discendente, quadra e rumore. La forma d’onda selezionata appare sul display e può essere trascinata per regolare la frequenza di modulazione.

Quando Sync è attivato la modulazione è sincronizzata al tempo del brano. Il cursore Rate può essere usato per impostare la frequenza dell’oscillatore di modulazione in divisioni di beat. Quando Sync è disattivato il cursore Freq può essere usato per regolare la frequenza dell’oscillatore di modulazione in Hertz.

Phase regola i gradi di sfasamento (offset) tra le forme d’onda dei canali destro e sinistro. A 180° i canali sono perfettamente in opposizione di fase.

Mod Delay regola la quantità di modulazione applicata al tempo di ritardo. Modulazione x4 scala la profondità di modulazione del tempo di ritardo per un fattore quattro. Con tempi di ritardo brevi, questo produce suoni profondamente “flangiati”.

Mod Filter regola la quantitĂ  di modulazione applicata al filtro.

Env Mix miscela l’oscillatore di modulazione con un inseguitore d’inviluppo. A 100% si sentirà solo la modulazione dell’inviluppo. A 0% si sentirà solo la modulazione dell’LFO.

24.14.3 Scheda Character

La scheda Character di Echo contiene i parametri che controllano la dinamica e che aggiungono imperfezioni al suono.

Scheda Character di Echo.

Gate attiva un gate all’ingresso di Echo. Silenzia le componenti del segnale che si trovano al di sotto della sua soglia. Threshold imposta il livello della soglia che i segnali audio in ingresso devono superare per aprire il gate. Release imposta il tempo impiegato dal gate per chiudersi dopo che il segnale è sceso al di sotto della soglia.

Quando il Ducking è attivato, il segnale processato (Wet) viene proporzionalmente ridotto finché c’è un segnale in ingresso. Il Ducking inizia ad agire sul segnale d’uscita quando il livello d’ingresso supera il livello di soglia (Threshold) impostato. Release imposta il tempo impiegato dal Ducking a cessare la propria azione dopo che il segnale in ingresso è sceso sotto la soglia.

Quando è attivato, il Noise introduce del rumore per simulare il carattere delle attrezzature vintage. È possibile regolare la quantità (Amount) di rumore aggiunto al segnale ed effettuare delle fusioni graduali (Morph) tra tipi differenti di rumore.

Quando è attivato, il Wobble (Irregolarità) aggiunge una modulazione irregolare del tempo di ritardo per simulare i delay a nastro. È possibile regolare la quantità (Amount) di irregolarità aggiunto al segnale ed effettuare delle fusioni graduali (Morph) tra modulazioni irregolari di tipo differente.

Repitch causa una variazione di pitch (frequenza) quando si cambia il tempo di ritardo, similmente al comportamento delle unità di delay hardware. Quando il Repitch è disattivato, cambiando il tempo di ritardo si crea una dissolvenza incrociata tra i vecchi e i nuovi tempi di ritardo.

Nota: per risparmiare CPU, il dispositivo Echo si disattiva da solo ad almeno otto secondi dopo che il proprio ingresso ha smesso di produrre suono. Tuttavia, Echo non si spegnerĂ  se sono abilitati entrambi i parametri Noise e Gate.

24.14.4 Controlli Globali

La manopola Reverb imposta la quantità di riverbero aggiunto, mentre il selettore Posizione del Riverbero determina dove venga aggiunto il riverbero nella catena di processamento: pre delay, post delay o all’interno del ciclo di feedback. Il cursore Decay (Decadimento) allunga o accorcia la coda del riverbero.

La manopola Stereo regola la larghezza stereo del segnale processato (Wet). 0% produce un segnale mono, mentre valori al di sopra del 100% creano un panorama stereo ampliato.

La manopola Output regola la quantità di guadagno applicata al segnale processato (Wet). Il controllo Dry/Wet (o Mix Originale/Processato) regola il bilanciamento fra segnale originale (Dry) e segnale processato (Wet). Meglio impostarlo a 100% quando si usa l’Echo in una Traccia di Ritorno. Il menu di contesto del parametro Dry/Wet consente di attivare/disattivare l’Equal-Loudness. Se abilitato, un mix 50/50 suonerà in modo egualmente forte per la maggior parte dei segnali.

24.15 EQ Eight

L’effetto EQ Eight.

(Nota: l’effetto EQ Eight non è disponibile nelle edizioni Intro e Lite).

L’effetto EQ Eight è un equalizzatore che offre fino a otto filtri parametrici per canale d’ingresso, utili per cambiare il timbro di un suono.

Il segnale d’ingresso può essere processato usando una delle tre modalità: Stereo, L/R e M/S. La modalità Stereo usa una singola curva per filtrare nello stesso modo entrambi i canali di un ingresso stereo. La modalità L/R offre una curva di filtro regolabile indipendentemente per i canali destro e sinistro di un ingresso stereo; la modalità M/S (Mid/Side) fornisce la stessa funzionalità per i segnali che sono stati registrati usando la codifica M/S. In tutte le modalità, quando l’interruttore Analizza è attivato, lo spettro di frequenza dell’uscita viene visualizzato dietro le curve del filtro.

Quando si usano le modalità L/R e M/S, entrambe le curve vengono visualizzate contemporaneamente per riferimento, sebbene solo il canale attivo sia modificabile. L’interruttore Edit indica il canale attivo e viene utilizzato per commutare tra le due curve.

Ogni filtro ha un selettore che vi permette di passare tra otto risposte. Dall’alto in basso nei selettori, queste sono:

  • 48 or 12 dB/octave Low cut (taglia le frequenze inferiori alla frequenza specificata);
  • Low shelf (esalta o attenua le frequenze inferiori alla frequenza specificata);
  • Bell curve (esalta o attenua una gamma di frequenze);
  • Notch (riduce drasticamente le frequenze all’interno di una gamma ristretta);
  • High shelf (esalta o attenua le frequenze superiori alla frequenza specificata);
  • 12 or 48 dB/octave High cut (taglia le frequenze superiori alla frequenza specificata).

Ogni banda del filtro può essere attivata o disattivata con un interruttore indipendente posto sotto il selettore. Disattivate le bande che non sono in uso per risparmiare risorse di CPU. Per realizzare filtraggi realmente drastici, assegnate gli stessi parametri a due o piÚ filtri.

Per editare la curva, cliccate e trascinate i punti del filtro nel display. Trascinate con un riquadro di selezione piÚ punti di filtro per regolarli contemporaneamente, sia con il mouse, sia con i tasti freccia della tastiera del computer. Il movimento orizzontale cambia la frequenza del filtro, quello verticale modifica il guadagno della banda. Per regolare il parametro Q (detto anche risonanza o larghezza di banda), tenete premuto il tasto ALT(Win) / ALT(Mac) mentre trascinate il mouse. Nota: il guadagno non può essere regolato per i filtri low cut, notch e high cut. In queste modalità il trascinamento verticale regola il parametro Q del filtro.

Per ottenere una visualizzazione ancora migliore, potete scegliere la posizione del display tra catena dei dispositivi e finestra principale di Live, cliccando sul pulsante della barra del titolo di EQ Eight. Quando si usa la vista espansa, tutti gli otto filtri possono essere modificati contemporaneamente nella Vista Dispositivi.

I controlli di EQ Eight con il display espanso.

Per default, viene visualizzato sul display lo spettro d’uscita di EQ Eight. Se preferite lavorare completamente “ad orecchio”, potete disattivare il pulsante Analizza per disabilitare la vista dello spettro.

Quando è abilitato il Q Adattabile, l’entità di Q aumenta con l’aumentare dell’entità del rafforzamento o del taglio. Questa modalità si traduce in un volume di uscita più consistente e si basa sul comportamento degli equalizzatori analogici classici.

Per mettere temporaneamente in solo un filtro, attivate la modalità Audition tramite l’icona della cuffia. In modalità Audition cliccando e mantenendo premuto su un punto di filtro potete sentire sull’uscita l’effetto isolato di quel filtro.

Potete anche selezionare una banda da editare cliccando vicino al suo numero e poi editando i valori con le manopole Freq, Gain e Q (e/o digitando direttamente i valori nei campi numerici posti sotto ogni manopola).

Poiché l’esaltazione delle frequenze aumenterà i livelli e l’attenuazione li farà diminuire, usate il cursore Gain (o Guadagno) Globale per ottimizzare il livello d’uscita al massimo valore praticabile con distorsione minima.

Il campo Scale regola il guadagno di tutti i filtri che supportano un controllo Gain (in pratica, tutti tranne low cut, notch e high cut).

24.15.0.1 Opzioni del menu di contesto

Diversi controlli di EQ Eight sono disponibili solo tramite il menu di contesto clic-destro(Win) / CTRL-clic(Mac). Questi includono:

  • Oversampling — l’attivazione di questa opzione fa sĂŹ che EQ Eight processi internamente a due volte la frequenza di campionamento corrente, consentendo un comportamento piĂš raffinato del filtro durante la regolazione delle frequenze alte. Questa modalitĂ  comporta un certo incremento nell’uso delle risorse della CPU.
  • ModalitĂ  Scalatura Shelf Legacy — da Live 9, la curva dei filtri shelf di EQ è stata migliorata. I Live Set che usano EQ Eight creati prima di Live 9 potrebbero suonare in modo leggermente diverso. Per garantire che i “vecchi” Set suonino esattamente nello stesso modo, quando si carica un vecchio Set che utilizza EQ Eight verrĂ  attivata per default l’opzione ModalitĂ  Scalatura Shelf Legacy. Potete disattivarla tramite il menu di contesto clic-destro(Win) / CTRL-clic(Mac) della barra del titolo di EQ Eight.

Nota: a partire da Live 9, l’opzione “Alta Qualità” del menu di contesto clic-destro(Win) / CTRL-clic(Mac) è stata rimossa. EQ Eight ora funziona sempre in questa modalità.

24.16 EQ Three

L’effetto EQ Three.

Se avete già usato un buon DJ mixer saprete senz’altro cosa sia questo dispositivo: un EQ che permette di regolare indipendentemente il livello delle frequenze basse, medie e alte.

Ogni banda può essere regolata da -infinito a +6dB usando i controlli Gain (o Guadagno). Ciò significa che potete completamente rimuovere, per esempio, il bass drum (cassa) o la linea di basso di una traccia, lasciando le altre frequenze inalterate.

Potete anche attivare o disattivare ciascuna banda usando i pulsanti L, M e H situati sotto le rispettive manopole Gain. Questi pulsanti sono particolarmente funzionali se assegnati ai tasti del computer.

EQ Three offre la conferma visiva della presenza di segnale nelle rispettive bande di frequenze tramite tre LED. Anche se una banda è disattivata, potete capire se in essa stia avvenendo qualcosa. La soglia interna dei LED è regolata a -24dB.

La gamma di frequenze di ciascuna banda viene definita tramite due controlli di crossover: FreqLo e FreqHi (o Crossover delle Frequenze Basse e Alte). Se FreqLo è regolato a 500 Hz e FreqHi a 2000 Hz, allora la gamma bassa va 0 Hz a 500 Hz, la gamma media da 500 Hz a 2000 Hz e la gamma alta da 2000 Hz fino al limite supportato dalla vostra scheda audio o dalla frequenza di campionamento.

Un controllo molto importante è il selettore 24dB/48dB. Definisce la pendenza del filtro e quindi quanto nettamente il filtro separi il segnale alla frequenza di crossover. L’impostazione più alta fornisce una taglio più drastico, ma richiede maggiori risorse di CPU.

Nota: i filtri di questo dispositivo sono ottimizzati per suonare più come una buona e potente cascata di filtri analogici che non come un “pulito” filtro digitale. La modalità a 48dB, in particolare, non fornisce una qualità di trasferimento lineare perfetta, conseguendone una leggera “colorazione” del segnale in ingresso, anche quando tutti i comandi sono impostati a “0.00 dB”. Questo è un comportamento tipico per questo genere di filtri e fa parte della sonorità unica di EQ Three. Se avete bisogno di un comportamento più lineare, scegliete la modalità a 24dB oppure usate EQ Eight.

24.17 Erosion

L’effetto Erosion.

L’effetto Erosion degrada il segnale d’ingresso modulando un breve delay con del rumore filtrato o con un’onda sinusoidale. Ciò aggiunge artefatti rumorosi o distorsioni del tipo aliasing/downsampling, che suonano molto “digitali”.

Per cambiare la frequenza dell’onda sinusoidale o la frequenza centrale di banda del rumore, cliccate e trascinate il puntatore lungo l’asse X nel campo X-Y. L’asse Y regola il livello di modulazione. Se tenete premuto il tasto ALT(Win) / ALT(Mac) mentre cliccate nel campo X-Y, l’asse Y controlla la larghezza di banda. Nota: la larghezza di banda non è regolabile quando è selezionato Sine (onda sinusoidale).

Il controllo di Frequenza determina il colore (o qualità) della distorsione. Se il controllo di modalità è impostato su Noise (rumore), questo funziona in combinazione con il controllo Width (larghezza), che definisce la larghezza di banda del rumore. I valori più bassi conducono a frequenze di distorsione più selettive, mentre i valori più alti agiscono sull’intero segnale d’ingresso. Width non ha alcun effetto in modalità Sine.

Le modalitĂ  Noise e Sine utilizzano un singolo generatore di modulazione. La modalitĂ  Wide Noise (rumore ampio), invece, ha generatori di rumore indipendenti per i canali destro e sinistro, che creano un lieve incremento stereo.

24.18 External Audio Effect

Il dispositivo External Audio Effect.

(Nota: il dispositivo External Audio Effect non è disponibile nelle edizioni Intro e Lite).

Il dispositivo External Audio Effect è un po’ diverso dagli altri dispositivi di effetto di Live. Anziché processare direttamente l’audio, vi consente di utilizzare effetti (hardware) esterni all’interno di una catena di dispositivi della traccia.

Il selettore Audio To (o Audio verso) sceglie le uscite dell’hardware audio del vostro computer collegate al vostro dispositivo esterno, mentre il selettore Audio From (o Audio da) sceglie gli ingressi che fanno rientrare in Live il segnale processato. Come per gli ingressi e le uscite delle tracce, l’elenco degli Ingressi e delle Uscite disponibili dipende dalle Preferenze Audio, accessibili tramite l’opzione “Configure…” che si trova in fondo a ciascun selettore.

Sotto a ogni selettore, c’è un indicatore di livello di picco Peak, che mostra il massimo livello audio raggiunto. Per resettare un indicatore, cliccatelo.

Le manopole Gain (o Guadagno) poste accanto ai selettori regolano i livelli che escono o ritornano a Live. Questi livelli devono essere impostati con attenzione per evitare il clipping (saturazione) sia nel vostro hardware esterno, sia sul ritorno audio del vostro computer.

Il controllo Dry/Wet (o Mix Originale/Processato) regola il bilanciamento fra segnale originale (Dry) e segnale processato (Wet). Impostatelo a 100% se usate l’External Audio Effect in una Traccia di Ritorno.

Il pulsante Invert (o Inverti Fase) inverte la fase del segnale processato che ritorna in Live.

Poiché gli effetti hardware introducono latenza che Live non è in grado di rilevare automaticamente, potete compensare manualmente gli eventuali ritardi regolando il cursore Hardware Latency (o Latenza Hardware). Il pulsante accanto a questo cursore vi consente di impostare la compensazione di latenza in millisecondi o in campioni. Se il vostro dispositivo esterno si connette a Live tramite una connessione digitale, preferirete regolare le impostazioni di latenza in campioni, la qual cosa garantisce che il numero di campioni che specificate venga mantenuto anche qualora si cambi la frequenza di campionamento. Se il vostro dispositivo esterno si connette a Live tramite un collegamento analogico, preferirete regolare le impostazioni di latenza in millisecondi, la qual cosa garantisce che la quantità di tempo che specificate venga mantenuta qualora si cambi la frequenza di campionamento. Nota: la regolazione in campioni vi offre un controllo più fine; quindi, anche nel caso in cui lavoriate con dispositivi analogici, potreste voler effettuare in campioni una “regolazione fine” della vostra latenza, per ottenere la minor latenza possibile. In questo caso, assicuratevi di tornare ai millisecondi prima di modificare la frequenza di campionamento.

Nota: se l’opzione Compensazione di Ritardo (ved. ‘Compensazione del ritardo dei dispositivi’) non è attivata nel menu Opzioni, il cursore Hardware Latency risulta disattivato.

Per istruzioni su come impostare in modo accurato la compensazione della latenza per il vostro hardware ved. la lezione “Compensazione d’Errore del Driver”.

24.19 Filter Delay

L’effetto Filter Delay.

(Nota: l’effetto Filter Delay non è disponibile nelle edizioni Intro e Lite).

L’effetto Filter Delay offre tre linee di ritardo indipendenti, ciascuna preceduta da filtri passa-basso e passa-alto collegati. Questo consente di applicare i delay soltanto a determinate frequenze del segnale d’ingresso, stabilite dalle regolazioni dei filtri. Anche il feedback di ciascuno dei tre delay viene rimandato ai filtri.

Ognuno dei tre delay può essere attivato o disattivato indipendentemente. Il dispositivo del Filter Delay assegna il delay 1 al canale sinistro del segnale d’ingresso, il delay 2 ai canali sinistro e destro e il delay 3 al canale destro. I controlli Pan posti sulla destra possono prevalere sulle assegnazioni d’uscita dei canali dei delay; diversamente, ciascun delay esce sul canale dal quale deriva il proprio ingresso.

Il filtro di ciascuno canale del delay ha un proprio interruttore On (o Filtro Sì/No), situato alla sinistra di ogni controller X-Y. I controller X-Y agiscono simultaneamente sui filtri passa-basso e passa-alto di ciascun delay. Per modificare la larghezza di banda di un filtro cliccate e trascinate il puntatore sull’asse verticale; per regolare la frequenza della banda cliccate e trascinate il puntatore sull’asse orizzontale.

Per riferire il tempo del delay al tempo della song impostate la Modalità di Delay come Sync, abilitando così l’uso del selettore delle Divisioni in Beat. I pulsanti numerati rappresentano il tempo di ritardo in note da 1/16. Per esempio, selezionando “4” si ritarda il segnale di quattro note da 1/16, che equivalgono a un beat (nota da 1/4) di ritardo. Con la modalità Sync attivata, cambiando il valore nel campo Percentuale di Sfasamento dei Beat della sezione Delay Time si riducono e si estendono i tempi di ritardo per quantità frazionarie, producendo così l’effetto di temporizzazione di tipo “swing” che si trova nelle batterie elettroniche.

Se la Modalità di Delay è impostata come Time, il tempo di ritardo cambia in millisecondi. In questo caso, per editare il tempo di ritardo cliccate e trascinate il mouse su e giÚ nel campo Millisecondi di Ritardo oppure cliccate nel campo e digitate direttamente il valore.

Il parametro Feedback regola quanto segnale in uscita venga rinviato all’ingresso della linea di ritardo. Valori molto alti possono condurre a feedback incontrollati e a oscillazioni ad alto volume: attenzione al vostro udito e ai vostri altoparlanti se decidete di provare regolazioni di feedback estreme!

Ciascuno canale di delay dispone di un proprio controllo di Volume, che può essere portato fino a +12dB per compensare drastici filtraggi in ingresso.

Il controllo Dry (o Volume del Segnale Originale) regola il livello del segnale non processato. Regolatelo al minimo se usate il Filter Delay in una Traccia di Ritorno.

24.20 Flanger

L’effetto Flanger.

(Nota: l’effetto Flanger non è disponibile nell’edizione Lite).

Nella versione 11.0 e successive, l’effetto Phaser-Flanger (ved. ‘Phaser-Flanger’) è una versione ampliata di Flanger che offre un set di funzionalità più articolato. A partire dalla versione 11.0, Flanger non fa più parte della Libreria Base ma può ancora essere trovato nella Libreria Utente. I Live Set realizzati con le versioni precedenti (ad es. 10.1.30) che contengono Flanger verranno comunque aperti nella versione 11.0 e successive con quello specifico dispositivo.

Il Flanger usa due delay paralleli modulati nel tempo che creano effetti di flanging.

I ritardi del Flanger possono essere regolati tramite il controllo Delay Time (tempo di ritardo). Il controllo Feedback rimanda una parte del segnale d’uscita all’ingresso del dispositivo, mentre il pulsante Polarity (“+” o “-”) imposta la polarità. Delay Time e Feedback possono essere modificati simultaneamente tramite il controller X-Y dell’effetto.

Usando la sezione Envelope è possibile effettuare un controllo periodico del tempo di ritardo. Potete aumentare o diminuire l’entità dell’inviluppo (o invertirne la curva con valori negativi) e quindi usare i controlli Attack e Release per definire la curva dell’inviluppo.

Il Flanger contiene due LFO per modulare il tempo di ritardo dei canali stereo sinistro e destro. Gli LFO dispongono di sei possibili forme d’onda: sinusoidale, quadra, triangolare, dente di sega ascendente, dente di sega discendente e casuale. Il grado di influenza degli LFO sui delay si regola tramite il controllo Amount.

La velocità degli LFO è determinata dal controllo Rate, che può essere regolato in termini di Hertz. Rate può anche essere sincronizzato al tempo della song e impostato in suddivisioni metriche (ad es. sedicesimi).

Il controllo Phase conferisce movimento stereo al suono, facendo funzionare gli LFO alla stessa frequenza, ma sfasando tra loro le rispettive forme d’onda. Regolando questo controllo a “180”, gli LFO saranno perfettamente in opposizione di fase (180 gradi), di modo che quando uno raggiunge il relativo picco, l’altro è al relativo minimo.

Spin “stona” tra loro le velocità di LFO dei canali sinistro e destro. Ciascun delay viene modulato a una diversa frequenza, determinata dalla percentuale di Spin.

Agendo sul controllo Hi Pass (passa alte) si tagliano le frequenze basse del segnale ritardato.

Il controllo Dry/Wet (o Mix Originale/Processato) regola il bilanciamento fra segnale originale (Dry) e segnale processato (Wet). Regolatelo a “100%” se usate il Flanger in una Traccia di Ritorno.

La modalità Alta Qualità può essere attivata/disattivata tramite comandi del menu di contesto clic-destro(Win) / CTRL-clic(Mac). L’attivazione dell’Alta Qualità consente di ottenere un suono più brillante, a fronte di un lieve incremento d’uso delle risorse della CPU.

24.21 Frequency Shifter

L’effetto Frequency Shifter.

(Nota: l’effetto Frequency Shifter non è disponibile nelle edizioni Intro e Lite).

Nella versione 11.1 e successive, l’effetto Shifter (ved. ‘Shifter’) è una versione ampliata di Frequency Shifter che offre un set di funzionalità più articolato. A partire dalla versione 11.1, Frequency Shifter non fa più parte della Libreria Base ma può ancora essere trovato nella Libreria Utente. I Live Set realizzati con le versioni precedenti (ad es. 11.0.10) che contengono Frequency Shifter verranno comunque aperti nella versione 11.1 e successive con quello specifico dispositivo.

L’effetto Frequency Shifter sposta le frequenze di un segnale audio in ingresso, su o giù per un importo in Hertz definito dall’utente. Importi di spostamento piccoli possono produrre lievi effetti di tremolo o di phasing, mentre importi di spostamento grandi possono creare sonorità dissonanti e metalliche.

Le manopole del controllo di Frequenza Grezza e Fine impostano l’importo dello spostamento applicato all’ingresso. Ad esempio, se l’ingresso è una sinusoide a 440 Hz e la frequenza è impostata a 100 Hz, l’uscita sarà un’onda sinusoidale a 540 Hz.

Cambiando la Modalità di Modulazione da Shift a Ring, l’effetto Frequency Shifter passa dal classico spostamento di frequenza alla Modulazione ad Anello (Ring Modulation). In modalità Ring l’importo di frequenza selezionato viene aggiunto e sottratto al segnale d’ingresso. Ad esempio, se il segnale audio in ingresso (A) è una sinusoide a 440 Hz e la frequenza è impostata a 100 Hz (B), l’uscita conterrà parziali a 340 Hz (A-B) e a 540 Hz (A+B).

Il pulsante Drive attiva un effetto di distorsione, mentre il cursore sottostante controlla il livello della distorsione. Drive è disponibile solo nella modalità Ring.

Se attivato, il pulsante Wide inverte la polarità del valore di Spread del canale destro, creando un effetto stereo. Ciò significa che aumentando il valore di Spread si sposterà verso il basso la frequenza del canale destro, mentre si sposterà verso l’alto quella del canale sinistro. Nota: Wide non ha alcun effetto se il valore di Spread è impostato su “0”.

Il Frequency Shifter contiene due LFO per modulare la frequenza dei canali stereo sinistro e destro. Gli LFO dispongono di sei possibili forme d’onda: sinusoidale, quadra, triangolare, dente di sega ascendente, dente di sega discendente e casuale. Il grado di influenza degli LFO sulla frequenza si regola tramite il controllo Amount.

La velocità degli LFO è determinata dal controllo Rate, che può essere regolato in termini di Hertz. Rate può anche essere sincronizzato al tempo della song e impostato in suddivisioni metriche (ad es. sedicesimi).

Il controllo Phase conferisce movimento stereo al suono, facendo funzionare gli LFO alla stessa frequenza, ma sfasando tra loro le rispettive forme d’onda. Regolando questo controllo a “180”, gli LFO saranno perfettamente in opposizione di fase (180 gradi), di modo che quando uno raggiunge il relativo picco, l’altro è al relativo minimo.

Spin “stona” tra loro le velocità di LFO dei canali sinistro e destro. Ciascun canale stereo viene modulato a una diversa frequenza, determinata dalla percentuale di Spin.

Quando si utilizza la forma d’onda casuale, i controlli Phase e Spin non sono rilevanti e non influenzano il suono.

Il controllo Dry/Wet (o Mix Originale/Processato) regola il bilanciamento fra segnale originale (Dry) e segnale processato (Wet). Quando è attivato Drive questa manopola è chiamata Mix. Nota: l’effetto Drive è post-Mix, la qual cosa significa che, attivando Drive e impostando Mix su “0%”, potete usare il Frequency Shifter come un puro effetto di distorsione.

Lo spostamento di frequenza si ottiene semplicemente aggiungendo o sottraendo un valore in Hertz all’audio in ingresso. Questa è una cosa diversa rispetto al pitch shifting, nel quale i rapporti fra le frequenze in entrata (e quindi fra le loro relazioni armoniche) sono conservati. Per esempio, immaginate di avere un segnale audio in ingresso costituito da onde sinusoidali distanti un’ottava, a 440 Hz e 880 Hz. Per innalzare il segnale di un’ottava mediante il pitch shifting noi moltiplichiamo queste frequenze per due, ottenendo nuove frequenze a 880 Hz e 1760 Hz.

24.21.1 Suggerimenti sul Frequency Shifter

Lo spostamento di frequenza e la modulazione ad anello possono produrre dei suoni molto interessanti. Ecco alcuni suggerimenti per l’uso del dispositivo Frequency Shifter.

24.21.1.1 Intonazione delle percussioni

“Accordare” delle percussioni acustiche campionate (ad es. tamburi) può essere complicato. Usando i controlli di trasposizione di un campionatore spesso si cambia il carattere dei suoni in modo non realistico, ottenendone dei campioni innaturali. Lo spostamento di frequenza può essere una valida alternativa.

Provate a utilizzare il dispositivo in modalità Shift, con il controllo Dry/Wet impostato al 100%. Quindi regolate la frequenza Fine a non oltre 100 Hz verso l’alto o verso il basso. Questo dovrebbe cambiare le dimensioni apparenti e l’intonazione della percussione, pur mantenendo la qualità del campione originale.

24.21.1.2 Phasing

Per creare ricchi effetti di phasing, provate a utilizzare quantità estremamente piccole di spostamento (non oltre 2 Hz). Nota: il phasing è causato dall’interazione tra il segnale originale e quello processato, perciò non udirete alcun effetto fino a quando non regolerete il bilanciamento Dry/Wet in modo che entrambi i segnali siano udibili; l’effetto di phasing più forte verrà udito con Dry/Wet impostato al 50%.

24.21.1.3 Tremolo

In modalitĂ  Ring le frequenze al di sotto della gamma udibile (circa 20 Hz) creano un effetto tremolo. Potete conferire anche un senso di movimento stereo al tremolo attivando Wide e usando piccoli valori di Spread.

24.21.1.4 Per saperne di più…

Provate a collocare un dispositivo Spectrum (ved. ‘Spectrum’) dopo il Frequency Shifter per vedere come cambia il segnale quando voi cambiate i parametri. Per ottenere una miglior proiezione di ciò che sta accadendo provate a usare come segnale d’ingresso una semplice onda sinusoidale continua.

24.22 Gate

L’effetto Gate.

(Nota: l’effetto Gate non è disponibile nell’edizione Lite).

L’effetto Gate lascia passare soltanto i segnali il cui livello ecceda una soglia specificata dall’utente. Un Gate può eliminare il rumore di basso livello che si presenta fra i suoni (ad es. sibili o ronzii) oppure può modellare un suono spostando la soglia in modo che tagli le code di un riverbero o di un delay oppure tronchi il decadimento naturale di uno strumento.

A partire da Live 9, il comportamento interno del Gate è stato leggermente migliorato. Sebbene funzioni in modo più “corretto” di quanto facesse nelle precedenti versioni di Live, i Live Set che utilizzano il Gate creati prima di Live 9 potrebbero suonare in modo leggermente diverso. Per garantire che i “vecchi” Set suonino esattamente nello stesso modo, quando si carica un vecchio Set che utilizza il Gate verrà attivata per default l’opzione Modalità Gate Legacy del Gate. Potete disattivarla tramite il menu di contesto clic-destro(Win) / CTRL-clic(Mac) della barra del titolo del Gate.

L’area del display del Gate mostra il livello del segnale d’ingresso in grigio chiaro e il livello del segnale d’uscita in un grigio più scuro con un contorno bianco. Questo vi permette di vedere la quantità di “gating” di ogni momento e vi aiuta a impostare i parametri appropriati.

La manopola Threshold (o Soglia) regola la sensibilità del Gate. Il valore di Threshold è rappresentato nel display come una linea orizzontale blu, che può anche essere trascinata.

Return (noto anche come “isteresi”) imposta la differenza tra il livello che apre il gate e il livello che lo chiude. Valori di isteresi più elevati riducono il cosiddetto effetto “chattering”, cioè le oscillazioni causate dalla rapida apertura e chiusura del gate quando il segnale di ingresso è vicino al livello di soglia. Il valore di Return è rappresentato nel display come un’ulteriore linea orizzontale arancione.

Con il pulsante Flip (o Inversione) attivato, il Gate funziona al rovescio: il segnale passa soltanto se il suo livello è al di sotto della soglia.

Un gate può reagire a un segnale in ingresso solo dopo l’arrivo del segnale. Poiché deve applicare anche un inviluppo di attacco/rilascio, il gating è sempre lievemente in ritardo. Un gate digitale può risolvere questo problema semplicemente ritardando leggermente il segnale in ingresso. Gate offre tre differenti tempi Lookahead: 0 ms, 1 ms e 10 ms. I risultati possono suonare piuttosto diversamente a seconda di questa regolazione.

Il controllo Attack (o Tempo di Attacco) determina quanto tempo il Gate impieghi per commutare da chiuso ad aperto quando un segnale passa da sotto a sopra la soglia. Tempi di attacco molto brevi possono produrre suoni con clic, mentre tempi molto lunghi ammorbidiscono l’attacco del suono.

Quando il segnale passa da sopra a sotto la soglia, entra in gioco il parametro Hold (o Tempo di Mantenimento). Al termine del tempo di Hold, il gate si chiude nell’arco di tempo regolato dal parametro Release (o Tempo di Rilascio).

La manopola Floor imposta la quantità di attenuazione che verrà applicata quando il gate è chiuso. Se impostata a “-inf dB”, quando il gate è chiuso il segnale d’ingresso non passa. Se impostata a “0.00 dB” il segnale passa sempre inalterato, anche quando il gate è chiuso. Con regolazioni fra questi due estremi, quando il gate è chiuso il segnale d’ingresso passa, ma attenuato in funzione del valore impostato.

Normalmente, il segnale che viene processato dal gate e la sorgente d’ingresso che innesca l’inseguitore d’inviluppo sono lo stesso segnale. Ma usando il sidechaining è possibile processare un segnale col gate in funzione dell’inviluppo di un altro segnale. Per accedere ai parametri di Sidechain, espandete la finestra del Gate agendo sul pulsante della relativa barra del titolo.

L’attivazione di questa sezione con il pulsante Sidechain vi permette di scegliere un’altra traccia tramite il selettore sottostante. Questo fa sì che il segnale della traccia scelta agisca come innesco (trigger) del gate, al posto del segnale che viene effettivamente trattato.

La manopola Gain (o Guadagno) regola il livello di ingresso della sidechain esterna, mentre la manopola Dry/Wet (o Mix Originale/Processato) vi consente di utilizzare una combinazione di sidechain e segnale originale come innesco del Gate. Con Dry/Wet a 100%, il Gate viene innescato interamente dalla sorgente di sidechain. A 0%, la sidechain è praticamente bypassata. Nota: aumentando il guadagno non si aumenta il volume del segnale sorgente nel mix. L’audio di sidechain è solo un innesco (trigger) per il Gate e non viene mai realmente udito.

L’uso del Gate via sidechain può essere impiegato per imporre moduli ritmici da una sorgente a un’altra. Ad esempio, un tappeto sonoro (pad sound) “tenuto” può essere innescato con il ritmo di un loop di batteria inserendo un Gate nella traccia del tappeto sonoro e scegliendo la traccia del loop di batteria come ingresso di sidechain.

Sulla destra della sezione esterna ci sono i controlli di EQ della sidechain. L’attivazione di questa sezione fa sì che il gate venga innescato da una specifica banda di frequenze, anziché da un segnale “completo”. Tale banda può appartenere al segnale da trattare col gate oppure, utilizzando l’EQ in combinazione con una sidechain esterna, al segnale audio di un’altra traccia.

Il pulsante “cuffie” tra le sezioni External ed EQ vi permette di ascoltare solo il segnale d’ingresso di sidechain, bypassando l’uscita del gate. Poiché il segnale audio di sidechain non viene inviato all’uscita ed è soltanto un innesco (trigger) per il gate, questa opzione di ascolto temporaneo può rendere molto più facile sia l’impostazione dei parametri di sidechain, sia l’ascolto di ciò che sta effettivamente facendo lavorare il gate. Quando questo pulsante è attivo, l’area del display mostra il livello del segnale d’ingresso di sidechain in verde.

24.23 Glue Compressor

L’effetto Glue Compressor.

(Nota: l’effetto Glue Compressor non è disponibile nelle edizioni Intro e Lite).

Il Glue Compressor è un compressore a modello analogico realizzato in collaborazione con Cytomic, basato sul classico bus compressor di una famosa console di mixaggio degli anni ’80. Come il Compressor originale di Live (ved. ‘Compressor’), il Glue Compressor può essere utilizzato per il controllo basilare di dinamica di singole tracce, ma è principalmente progettato per l’uso sulla Traccia Master o su una Traccia di Gruppo per “incollare” (glue) più sorgenti in un mix dal suono coerente.

La manopola Threshold (o Soglia) stabilisce dove inizi la compressione. I segnali sopra la soglia vengono attenuati in funzione del valore specificato dal parametro Ratio, che regola il rapporto tra segnale in ingresso e segnale in uscita. A differenza del Compressor, il Glue Compressor non ha un controllo Knee (lett. ginocchio) regolabile dall’utente. Invece, l’angolo di Knee diventa più acuto con l’aumentare del rapporto di compressione.

Attack (o Tempo di Attacco) definisce il tempo necessario per raggiungere la massima compressione una volta che il segnale abbia superato la soglia. I valori della manopola Attack sono espressi in millisecondi. Release (o Tempo di Rilascio) imposta il tempo impiegato dal compressore per tornare al normale funzionamento una volta che il segnale sia sceso al di sotto della soglia. I valori della manopola Release sono espressi in secondi. Quando Release è impostato su A (Auto), il tempo di rilascio si regola automaticamente in funzione del segnale audio d’ingresso. In effetti, l’Auto Release del Glue Compressor utilizza due tempi: uno lento, come valore di compressione di base, e uno veloce, per reagire ai transienti del segnale. L’Auto Release potrebbe essere troppo lento per reagire ai cambiamenti di livello improvvisi, ma è generalmente una soluzione utile per domare in modo delicato un’ampia tipologia di materiale.

Dry/Wet (o Mix Originale/Processato) regola il bilanciamento fra segnale originale non compresso (Dry) e segnale compresso (Wet). A 100% si sente solo il segnale compresso, mentre a 0% il dispositivo è praticamente bypassato. Un altro modo di controllare la quantità di compressione è l’uso del cursore Range, che imposta la quantità di compressione applicabile. Valori tra circa -60 e -70 dB emulano l’hardware originale, mentre valori compresi tra -40 e -15 dB possono essere utili come alternativa al controllo Dry/Wet. A 0 dB non si ha alcuna compressione.

Makeup applica del guadagno al segnale, consentendovi di compensare la riduzione del livello dovuta alla compressione. Un valore di Makeup che corrisponda all’incirca alla posizione dell’ago nel display dovrebbe portare a un livello vicino a quello che avevate prima della compressione.

L’interruttore Soft Clip attiva/disattiva un modellatore d’onda fisso, utile per domare transienti molto forti. Quando è abilitato, il livello d’uscita massimo del Glue Compressor è -0,5 dB. (Nota: se è abilitato l’Oversampling, picchi molto forti possono ancora superare 0 dB). Il Soft clipper non è un limiter trasparente e quando è attivo distorcerà il vostro segnale. Consigliamo di lasciarlo disabilitato, a meno che questo particolare tipo di distorsione “colorata” non sia proprio quello che state cercando.

Il display ad ago del Glue Compressor mostra la quantità di riduzione del guadagno in dB. Il LED Clip diventa rosso se il livello di uscita del dispositivo sta eccedendo gli 0 dB. Se il Soft clipping è attivato, questo LED diventa giallo per indicare che i picchi vengono tagliati.

24.23.1 Parametri di Sidechain

L’effetto Glue Compressor con la sezione Sidechain.

Normalmente, il segnale che viene compresso e la sorgente di ingresso che innesca il compressore sono lo stesso segnale. Ma usando il sidechaining è possibile comprimere un segnale in funzione del livello di un altro segnale o di una specifica componente di frequenza. Per accedere ai parametri di Sidechain, espandete la finestra del Glue Compressor agendo sul pulsante della relativa barra del titolo.

I parametri di sidechain sono divisi in due sezioni. Sulla sinistra ci sono i controlli esterni. L’attivazione di questa sezione con il pulsante Sidechain vi permette di scegliere un qualsiasi punto di assegnazione interna di Live tramite il selettore sottostante. Questo fa sì che la sorgente scelta agisca come innesco (trigger) del Glue Compressor, al posto del segnale che viene effettivamente compresso.

La manopola Gain regola il livello d’ingresso della sidechain esterna, mentre la manopola Dry/Wet vi consente di utilizzare una combinazione di sidechain e segnale originale come innesco del Glue Compressor. Con Mix a 100% il Glue Compressor viene innescato interamente dalla sorgente di sidechain. A 0%, la sidechain è praticamente bypassata. Nota: aumentando il guadagno non si aumenta il volume del segnale sorgente nel mix. L’audio di sidechain è solo un innesco (trigger) per il Glue Compressor e non viene mai realmente udito.

Sulla destra della sezione esterna ci sono i controlli di EQ della sidechain. L’attivazione di questa sezione fa sì che il Glue Compressor venga innescato da una specifica banda di frequenze, anziché da un segnale “completo”. Tale banda può appartenere al segnale compresso oppure, utilizzando l’EQ in combinazione con una sidechain esterna, al segnale audio di un’altra traccia.

Il pulsante “cuffie” tra le sezioni External ed EQ vi permette di ascoltare solo il segnale d’ingresso di sidechain, bypassando l’uscita del Glue Compressor. Poiché il segnale audio di sidechain non viene inviato all’uscita ed è soltanto un innesco (trigger) per il Glue Compressor, questa opzione di ascolto temporaneo può rendere molto più facile sia l’impostazione dei parametri di sidechain, sia l’ascolto di ciò che sta effettivamente facendo lavorare il Glue Compressor.

24.23.1.1 Opzioni del menu di contesto

La modalità Oversampling può essere attivata/disattivata tramite il menu di contesto clic-destro(Win) / CTRL-clic(Mac). L’attivazione di questa opzione fa sì che il Glue Compressor processi internamente a due volte la frequenza di campionamento corrente, impostazione che può ridurre la durezza dell’aliasing e dei transienti. Questa modalità comporta un certo incremento nell’uso delle risorse della CPU. Nota: se l’Oversampling è attivato, il livello può eccedere 0 dB anche con Soft clip attivato.

24.24 Grain Delay

L’effetto Grain Delay.

(Nota: l’effetto Grain Delay non è disponibile nell’edizione Lite).

L’effetto Grain Delay spezzetta il segnale d’ingresso in particelle molto piccole (chiamate “granuli”), che poi vengono individualmente ritardate e che possono anche avere intonazioni differenti rispetto al segnale originale. Rendendo casuali l’intonazione e il tempo di ritardo si possono creare delle complesse masse di suono e di ritmo che sembrano avere scarsa relazione con la fonte. Questo può essere molto utile per creare suoni e strutture nuovi, così come per liberarsi da ospiti indesiderati o terrorizzare piccoli animali domestici (si sta solo scherzando!).

Potete assegnare i parametri desiderati al controller X-Y. Per l’asse X scegliete nella fila di parametri posta sotto il controller. Per l’asse Y scegliete nella colonna di parametri alla sua sinistra.

Per riferire il tempo del delay al tempo della song impostate la Modalità di Delay come Sync, abilitando così l’uso del selettore delle Divisioni in Beat. I pulsanti numerati rappresentano il tempo di ritardo in note da 1/16. Per esempio, selezionando “4” si ritarda il segnale di quattro note da 1/16, che equivalgono a un beat (nota da 1/4) di ritardo. Con la modalità Sync attivata, cambiando il valore nel campo Percentuale di Sfasamento dei Beat della sezione Delay Time si riducono e si estendono i tempi di ritardo per quantità frazionarie, producendo così l’effetto di temporizzazione di tipo “swing” che si trova nelle batterie elettroniche.

Se la Modalità di Delay è impostata come Time, il tempo di ritardo cambia in millisecondi. In questo caso, per editare il tempo di ritardo cliccate e trascinate il mouse su e giÚ nel campo Millisecondi di Ritardo oppure cliccate nel campo e digitate direttamente il valore.

Il tempo di ritardo può anche essere assegnato all’asse orizzontale del controller XY.

Il controllo Spray aggiunge cambiamenti casuali nei tempi di ritardo. Valori bassi spalmano il segnale attraverso tempo, aggiungendo i cosiddetti “noise” (lett. rumori). Valori alti scompongono completamente la struttura del segnale sorgente, introducendo gradi variabili di caos ritmico. Questa è la regolazione suggerita agli “anarchici”.

La dimensione e la durata di ciascun granulo è una funzione controllata dal parametro Frequency. Il suono di Pitch e Spray dipende molto da questo parametro.

Potete trasporre l’altezza (frequenza) dei granuli con il parametro Pitch, che agisce più o meno come un rude pitch shifter (traspositore di altezza).

Il controllo Random Pitch aggiunge variazioni casuali dell’altezza (frequenza) di ciascun granulo. Valori bassi generano una specie di effetto chorus mutante, mentre valori alti possono rendere il pitch originale completamente inintelligibile. Questo parametro può interagire con il controllo Pitch principale, introducendo così diversi gradi di stabilità/instabilità nella struttura di pitch del suono.

Il parametro Feedback regola quanto segnale in uscita venga rinviato all’ingresso della linea di ritardo. Valori molto alti possono condurre a feedback incontrollati e a oscillazioni ad alto volume: attenzione al vostro udito e ai vostri altoparlanti se decidete di provare regolazioni di feedback estreme!

L’effetto Grain Delay dispone inoltre del controllo Dry/Wet (mix tra segnali Originale/Processato), che può anche essere assegnato all’asse verticale del controller X-Y.

24.25 Hybrid Reverb

L’effetto Hybrid Reverb.

(Nota: l’effetto Hybrid Reverb non è disponibile nelle edizioni Intro, Lite e Standard).

Hybrid Reverb combina in un unico dispositivo due differenti approcci alla riverberazione, fondendo il riverbero a convoluzione con una serie di algoritmi di riverbero digitale. Utilizzando piĂš opzioni e parametri di routing, si possono creare sonoritĂ  di riverbero uniche o usare Hybrid Reverb per generare paesaggi sonori simil-droni o trasformare completamente qualsiasi materiale sorgente.

Oltre a fornire una serie di risposte d’impulso, Hybrid Reverb consente di importare qualsiasi file audio per usarlo come risposta d’impulso (altrimenti detta IR), aumentando notevolmente le possibilità di sound design. Dei controlli dedicati possono essere utilmente impiegati per modellare qualsiasi risposta d’impulso scelta.

Il motore algoritmico contiene diverse modalitĂ  di riverbero, ognuna delle quali fornisce un set di parametri e di caratteri sonori differenti, che vanno dal pulito al pastoso, dal metallico al simil-gong.

Il motore a convoluzione e il motore algoritmico possono essere utilizzati indipendentemente oppure combinati insieme in serie o in parallelo, con un rapporto di volume regolabile in modo continuo. Una sezione EQ modella ulteriormente il suono del riverbero e può essere applicata selettivamente ai due motori di riverbero. Un controllo aggiuntivo introduce una degradazione del segnale, emulando il comportamento delle unità di riverbero digitale piÚ datate.

24.25.1 Flusso del segnale

Si può immaginare che i segnali processati da Hybrid Reverb fluiscano dal lato sinistro del dispositivo verso il lato destro, passando prima attraverso la sezione d’ingresso e poi nei motori di riverbero. La relazione tra i due motori di riverbero è influenzata dalla sezione di routing (assegnazione del segnale), dopodiché il segnale passa attraverso la sezione EQ e infine all’uscita.

I controlli del motore di riverbero a convoluzione sono di colore giallo, mentre i controlli del motore algoritmico sono visualizzati in blu.

24.25.2 Sezione d’ingresso

Usando la manopola Send (Mandata) è possibile scegliere la quantità di guadagno applicata al segnale che alimenta il riverbero. Nota: il segnale non processato (Dry) non ne viene influenzato e continuerà a passare attraverso il dispositivo.

La manopola Predelay controlla il tempo di ritardo che precede la prima early reflection (prima riflessione). Questo fa ritardare la riverberazione rispetto al segnale d’ingresso. La percezione che si ha sulla dimensione di una stanza reale dipende in parte da questo ritardo: i valori tipici per i suoni “naturali” variano da 1ms a 25ms. Tramite i pulsanti Predelay Sync si può scegliere un tempo di predelay basato sul tempo oppure sincronizzato al beat.

Il parametro Feedback regola la quantità di segnale d’uscita del pre-delay che viene rinviata al proprio ingresso. Nota: i tempi di pre-delay basati sul tempo e quelli basati sul beat hanno delle proprie impostazioni di feedback indipendenti.

La finestra principale di Hybrid Reverb ha due schede: Reverb ed EQ. La scheda Reverb contiene tutti i controlli relativi sia al motore a convoluzione sia al motore di riverbero algoritmico. Partendo dal selettore di Routing (Assegnazioni del segnale) al centro, si trovano quattro opzioni:

  • Serial invia l’uscita del motore a convoluzione al motore algoritmico. Mentre il riverbero a convoluzione è sempre attivo in questa modalitĂ , la manopola Blend (miscelazione) controlla la quantitĂ  di riverbero a convoluzione immessa nel riverbero algoritmico. Un’impostazione 100/0 produce un riverbero a convoluzione puro, mentre 0/100 genera un riverbero algoritmico puro che è stato alimentato dall’uscita del riverbero a convoluzione.
  • Parallel utilizza entrambi i motori di riverbero (a convoluzione e algoritmico), ma li separa l’uno dall’altro. La manopola Blend regola il bilanciamento del livello tra i due diversi motori di riverbero, con un’impostazione 100/0 che genera un riverbero a convoluzione puro e 0/100 che produce un riverbero algoritmico puro.
  • Algorithm utilizza solo il motore di riverbero algoritmico.
  • Convolution utilizza solo il motore di riverbero a convoluzione.

L’interfaccia utente di Hybrid Reverb cambia dinamicamente, in modo che quando un motore di riverbero non è in uso i suoi controlli appaiono in grigio.

La manopola Blend miscela l’uscita delle sezioni Convolution e Algorithm quando il Routing è impostato su Serial o Parallel. Nota: quando nel selettore di Routing sono selezionati Algorithm o Convolution la manopola Blend non ha effetto.

24.25.3 Motore di riverbero a convoluzione

La sezione del riverbero a convoluzione di Hybrid Reverb.

Un riverbero a convoluzione utilizza delle “registrazioni di spazi reali” (chiamate risposte d’impulso) per creare il proprio effetto. Ciò consente di collocare i suoni praticamente in qualsiasi spazio del quale si disponga di una registrazione. Per un suono di riverbero più tipico, questo può includere alcune delle sale e degli studi più famosi del mondo. Con un approccio più creativo, si possono usare registrazioni di qualsiasi cosa, dai rullanti ai bidoni della spazzatura o persino registrazioni strumentali e vocali!

Le risposte d’impulso possono essere scelte nel menu Convolution IR (Risposta d’Impulso della Convoluzione). Il menu a discesa superiore sceglie la categoria della risposta d’impulso, mentre il menu a discesa inferiore sceglie una specifica risposta d’impulso all’interno di quella categoria. I pulsanti freccia indietro/avanti consentono una facile navigazione tra le risposte d’impulso. Una volta raggiunta la fine delle categoria corrente, questi pulsanti freccia passeranno automaticamente alla categoria successiva, rendendo così possibile spostarsi senza interruzioni tra le risposte d’impulso usando solo le frecce. La forma d’onda della risposta d’impulso scelta viene quindi mostrata nel display principale, cambiando in base alle impostazioni Attack, Decay e Size (descritte di seguito).

Le varie categorie di risposta d’impulso sono: Early Reflections, Real Places, Chambers and Large Rooms, Made for Drums, Halls, Plates, Springs, Bigger Spaces, Textures e User.

Per aggiungere delle risposte d’impulso personalizzate alla categoria User (Utente), basta trascinare i file audio delle IR nel display della forma d’onda della convoluzione di Hybrid Reverb. Aggiungendo un file da una cartella che contiene altri file audio, tutti i file verranno aggiunti come risposte d’impulso. Nota: se si rimuove Hybrid Reverb da una traccia e lo si aggiunge di nuovo, i campioni User precedentemente aggiunti non saranno più disponibili nella categoria User. Tuttavia, è possibile trascinare nuovamente i campioni nel display della forma d’onda per ripopolare l’elenco.

I parametri Attack, Decay e Size controllano l’inviluppo d’ampiezza della risposta d’impulso. Il parametro Attack controlla il tempo di attacco dell’inviluppo, mentre il parametro Decay ne controlla il tempo di decadimento. Il parametro Size regola le dimensioni relative della risposta d’impulso.

24.25.4 Motore di riverbero algoritmico

La sezione del riverbero algoritmico di Hybrid Reverb.

Rispetto al motore a convoluzione il motore algoritmico si basa esclusivamente su linee di ritardo digitali e non utilizza campioni.

I controlli per il motore di riverbero algoritmico si trovano a destra della manopola Blend. A seconda delle scelte effettuate con il selettore Algorithm, vengono visualizzati parametri differenti.

Sono disponibili cinque diversi algoritmi: Dark Hall, Quartz, Shimmer, Tides e Prism. Per tutti gli algoritmi sono disponibili i parametri Decay, Size, Delay e Freeze.

Decay regola il tempo approssimativo richiesto dalla coda del riverbero dell’algoritmo per scendere a 1/1.000 (-60 dB) della propria ampiezza iniziale. Size controlla le dimensioni della stanza virtuale. Delay imposta, in millisecondi, un tempo di pre-delay aggiuntivo per la sezione dell’algoritmo.

I controlli di Freeze sono costituiti da due pulsanti, Freeze e Freeze In. Freeze (Congela) disabilita qualsiasi immissione nel motore di riverbero e imposta il tempo di decadimento dell’algoritmo su infinito, in modo che l’uscita del riverbero abbia un sustain senza fine. Se abilitato, Freeze In aggiunge il segnale d’ingresso alla riverberazione congelata, portando a un accumulo di suono riverberato.

Di seguito sono descritti in dettaglio ciascun algoritmo e i relativi parametri univoci.

24.25.4.1 Dark Hall

L’algoritmo Dark Hall ha una sonorità classica e omogenea ed è adatto per la maggior parte delle sale con una durata del suono medio-lunga.

Oltre ai parametri condivisi sopra elencati, Dark Hall fornisce anche i seguenti elementi:

  • Damping (Smorzamento) controlla la quantitĂ  di filtraggio delle frequenze alte all’interno degli algoritmi di riverbero. Valori piĂš alti producono suoni di riverbero piĂš scuri.
  • Mod controlla la quantitĂ  di movimento all’interno della coda del riverbero dell’algoritmo. Meno modulazione produce meno movimento; piĂš modulazione crea piĂš movimento con un effetto chorus, mentre diminuisce l’effetto delle risonanze.
  • Shape trasforma le caratteristiche sonore dello spazio artificiale da piccole e risonanti a grandi e diffuse.
  • Bass X controlla la frequenza di crossover della gamma bassa della coda di riverbero, che viene scalata utilizzando il controllo Bass Mult.
  • Bass Mult (Moltiplicatore dei Bassi) scala il tempo di decadimento delle componenti in bassa frequenza della coda del riverbero.

Suggerimento: nella modalitĂ  Dark Hall, lunghi tempi di decadimento combinati con valori di Size estremamente piccoli creano risonanze metalliche simili-gong.

24.25.4.2 Quartz

L’algoritmo Quartz è un riverbero simil-hall con alcuni echi udibili nella coda del riverbero. Questo riverbero ha una replica dell’ingresso nelle prime riflessioni molto chiara ed è adatto per voce, batteria e segnali con transienti chiari, oltre che per produrre echi.

Oltre ai parametri condivisi sopra elencati, Quartz fornisce anche i seguenti elementi:

  • Damping (Smorzamento) controlla la quantitĂ  di filtraggio delle frequenze alte all’interno degli algoritmi di riverbero. Valori piĂš alti producono suoni di riverbero piĂš scuri.
  • Lo Damp (Smorzamento delle Basse Frequenze) controlla la quantitĂ  di filtraggio delle frequenze basse all’interno degli algoritmi di riverbero. Valori piĂš alti producono suoni di riverbero piĂš brillanti.
  • Mod controlla la quantitĂ  di movimento all’interno della coda del riverbero dell’algoritmo. Meno modulazione produce meno movimento; piĂš modulazione crea piĂš movimento con un effetto chorus, mentre diminuisce l’effetto delle risonanze.
  • Diffusion controlla la densitĂ  della coda del riverbero dell’algoritmo. Valori bassi producono code piĂš rade, mentre valori alti producono code piĂš dense.
  • Distance controlla la distanza virtuale delle riflessioni. Valori piĂš bassi le collocano piĂš vicine all’ascoltatore e aumentano la loro densitĂ , mentre valori piĂš alti le collocano piĂš lontane e aumentano il tempo tra gli echi.

24.25.4.3 Shimmer

L’algoritmo di riverbero Shimmer è costituito da ritardi diffusi densamente impilati con un pitch shifter nel feedback. Valori di diffusione bassi producono un delay puro, mentre valori di diffusione alti producono un riverbero artificiale denso e lussureggiante. L’effetto Shimmer applica una dissolvenza incrociata al segnale trasposto in altezza nel feedback, producendo code che salgono o scendono in frequenza.

Oltre ai parametri condivisi sopra elencati, Shimmer fornisce anche i seguenti elementi:

  • Damping (Smorzamento) controlla la quantitĂ  di filtraggio delle frequenze alte all’interno degli algoritmi di riverbero. Valori piĂš alti producono suoni di riverbero piĂš scuri.
  • Mod controlla la quantitĂ  di movimento all’interno della coda del riverbero dell’algoritmo. Meno modulazione produce meno movimento; piĂš modulazione crea piĂš movimento con un effetto chorus, mentre diminuisce l’effetto delle risonanze.
  • Pitch regola, in semitoni, il grado di spostamento dell’intonazione applicata al segnale di feedback.
  • Diffusion controlla la densitĂ  della coda del riverbero dell’algoritmo. Valori bassi producono code piĂš rade, mentre valori alti producono code piĂš dense. (Suggerimento: impostato al di sotto del 10% produce effetti delay simili-dub. Molto divertente da usare sulla batteria!).
  • La manopola Shimmer regola l’intensitĂ  dell’effetto Shimmer. Se disabilitato, non si verificano alterazioni di altezza del suono; se abilitato, il livello del segnale spostato in altezza diventa progressivamente piĂš presente all’aumentare del valore. (Suggerimento: se utilizzato su materiale melodico, l’impostazione di Shimmer a 100% produce interessanti armonizzazioni del pitch).

Suggerimento: in modalitĂ  Shimmer, la manopola Size regola la distanza tra i singoli echi su materiale percussivo.

24.25.4.4 Tides

L’algoritmo Tides utilizza un riverbero omogeneo mentre modula lo spettro dell’uscita con un filtro multibanda, creando effetti a banda di frequenza ondulati.

Oltre ai parametri condivisi sopra elencati, Tides fornisce anche i seguenti elementi:

  • Damping (Smorzamento) controlla la quantitĂ  di filtraggio delle frequenze alte all’interno degli algoritmi di riverbero. Valori piĂš alti producono suoni di riverbero piĂš scuri.
  • Wave trasforma la forma d’onda di modulazione del filtro da rumore (0%) a sinusoide (50%) a quadra (100%).
  • La manopola Tide regola l’intensitĂ  della trama sonora creata dalla modulazione della coda del riverbero.
  • Il parametro Phase regola i gradi di sfasamento (offset) tra le forme d’onda di modulazione per i canali sinistro e destro. A 180° i canali sono perfettamente in opposizione di fase.
  • La manopola Rate imposta la velocitĂ  dell’oscillatore di modulazione, esprimendola in divisioni di beat con variazioni di valore in terzine, sedicesimi e note puntate.

24.25.4.5 Prism

L’algoritmo Prism è un riverbero diffuso, brillante, unico e dalla sonorità artificiale basata su rumore vellutato (spettralmente piatto). Questo algoritmo può essere facilmente utilizzato come riverbero “fantasma”, aggiungendo profondità senza interferire con il materiale sorgente. È adatto per decadimenti non lineari brevi su percussioni e materiale transiente, ma può essere utilizzato anche su suoni più sostenuti con decadimenti più lunghi per ottenere un suono pulito ma digitale.

Oltre ai parametri condivisi sopra elencati, Prism fornisce anche i seguenti elementi:

  • Basse) scala il tempo di decadimento delle componenti in bassa frequenza della coda del riverbero.
  • Alte) scala il tempo di decadimento delle componenti in alta frequenza della coda del riverbero.
  • X over controlla la frequenza di crossover tra le porzioni a bassa e ad alta frequenza della coda del riverbero, che a sua volta regola il contenuto di frequenza influenzato dai parametri Low Mult e High Mult.

Suggerimento: per un classico riverbero “gated snare” stile anni ’80, sono consigliati valori di Decay e Size più piccoli.

24.25.5 Sezione EQ

La sezione EQ di Hybrid Reverb.

La sezione EQ di Hybrid Reverb si trova nella seconda scheda del display del dispositivo. Può essere attivata/disattivata rapidamente cliccandone il pulsante nella linguetta della scheda.

Nella catena del segnale, l’EQ è posizionato per default dopo entrambi i motori di riverbero; tuttavia, attivando il pulsante Pre Algo, è possibile posizionare l’EQ prima del riverbero algoritmico, indipendentemente dal routing scelto per il riverbero.

Sono disponibili quattro bande di controllo che consentono di modellare ulteriormente il segnale del riverbero. La banda bassa e la banda alta possono essere commutate tra EQ di tipo a filtro passante e shelving. In modalità passa-basso o passa-alto i filtri forniscono svariate pendenze, da una lieve 6dB/ottava a una ripida 96dB/ottava. I due EQ centrali di tipo peak possono coprire l’intera gamma di frequenze ed essere utilizzati per qualsiasi cosa, dal rinforzo a banda larga ai tagli semi-stretti.

24.25.6 Sezione d’uscita

La sezione d’uscita di Hybrid Reverb contiene un set finale di parametri per modellare la sonorità generale del dispositivo.

La manopola Stereo imposta la larghezza stereo del segnale processato (Wet). 0% produce un segnale mono, mentre valori al di sopra del 100% creano un panorama stereo ampliato.

Il cursore Vintage consente di degradare sempre piĂš i suoni di Hybrid Reverb emulando frequenze di campionamento e profonditĂ  di bit piĂš basse, come comune nei dispositivi digitali di riverberazione vintage. Sono disponibili quattro preset con cui alterare radicalmente il suono complessivo: Subtle, Old, Older, and Extreme.

Bass Mono converte in mono le frequenze del segnale d’uscita di Hybrid Reverb inferiori a 180 Hz, contribuendo a far suonare più serrate le frequenze basse.

Il controllo Dry/Wet (o Mix Originale/Processato) regola il bilanciamento fra segnale originale (Dry) e segnale processato (Wet). Meglio impostarlo a 100% quando si usa Hybrid Reverb in una Traccia di Ritorno.

24.26 Limiter

L’effetto Limiter.

(Nota: l’effetto Limiter non è disponibile nell’edizione Lite).

L’effetto Limiter è un processore di gamma dinamica di qualità “mastering” che assicura che l’uscita non superi un livello specificato. L’uso del Limiter è ideale nella Traccia Master per evitare il clipping. Un limitatore è essenzialmente un compressore con un rapporto di compressione infinito. (Per ulteriori informazioni sulla compressione consultate la sezione del manuale relativa al dispositivo Compressor (ved. ‘Cabinet’).)

La manopola Gain (o Guadagno) consente di aumentare o attenuare il livello d’ingresso prima di applicare la limitazione.

Il controllo Ceiling (o Limite Massimo) imposta il massimo livello d’uscita del Limiter. Se il livello del segnale in ingresso non ha picchi che superano questo limite massimo, il Limiter in pratica non ha effetto.

Il selettore Stereo / L/R determina come il Limiter tratti i picchi che si verificano solo su un lato del segnale stereo. In modalità L/R il Limiter funziona come due limitatori separati, con una limitazione indipendente per ciascun canale. In modalità Stereo la limitazione viene applicata a entrambi i canali ogni volta che uno di essi presenti un picco che richieda la compressione. La modalità L/R consente una maggior compressione, seppure con qualche distorsione dell’immagine stereo.

Il selettore Lookahead (o Tempo di Reazione) determina la rapiditĂ  di risposta del Limiter ai picchi che richiedono compressione. Tempi piĂš brevi consentono una maggiore compressione, ma comportano un aumento della distorsione, in particolare alle basse frequenze.

La manopola Release (o Tempo di Rilascio) imposta il tempo di cessazione della limitazione dopo che il segnale è sceso al di sotto del limite massimo (o Ceiling). Abilitando il parametro Auto il Limiter analizza il segnale in entrata e stabilisce automaticamente un tempo di rilascio appropriato.

Il meter offre un’indicazione visiva di quanta riduzione di guadagno venga applicata al segnale.

Nota: tutti i dispositivi o i fader di canale collocati dopo il Limiter possono aggiungere del guadagno. Per assicurarvi che l’uscita finale non “clippi” mai, collocate il Limiter come ultimo elemento della catena dei dispositivi della Traccia Master e mantenete il cursore del Master al di sotto di 0 dB.

24.27 Looper

L’effetto Looper.

(Nota: l’effetto Looper non è disponibile nell’edizione Lite).

Il Looper è un effetto audio basato sui classici dispositivi di loop in tempo reale. Permette di registrare l’audio e di eseguirlo in loop, creando infinite sovra-registrazioni sincronizzate al Set. Se il Set non è in riproduzione, il Looper può analizzare l’audio in entrata e impostare il tempo di Live in modo da corrispondergli. Potete anche predefinire una lunghezza di loop prima della registrazione: il tempo di Live si regolerà in modo che il vostro loop corrisponda al numero di misure specificato. Inoltre, l’audio può essere importato nel Looper per creare una base per nuove sovraincisioni oppure essere esportato dal Looper come nuova clip.

La metà superiore dell’interfaccia del Looper è una grande area di visualizzazione, ottimizzata per una immediata leggibilità durante l’esecuzione. Durante la registrazione l’intera area del display diventa di colore rosso. Dopo la registrazione il display mostra la posizione corrente nel loop e la lunghezza totale del loop, espressa in misure e battiti.

I pulsanti di trasporto del Looper funzionano in modo simile agli altri controlli di trasporto di Live. Il pulsante della Registrazione registra l’audio in ingresso fino a quando non venga premuto un altro pulsante. Ciò sovrascrive qualsiasi audio correntemente memorizzato nel Looper. Premendo il pulsante Overdub (o Sovraincisione) si continuano ad aggiungere nuovi strati di audio in entrata della lunghezza del materiale registrato originariamente. Il tasto Play riproduce lo stato corrente del buffer di Looper, senza registrare nuovo materiale. Il pulsante Stop arresta la riproduzione.

Il comportamento dei controlli di trasporto cambia a seconda che Live sia in riproduzione o meno. Se il trasporto è in esecuzione, il Looper si comporta come una clip ed è soggetto alla quantizzazione del lancio in funzione delle impostazioni del selettore Quantizzazione (ved. ‘Registrazione di nuove Clip’). Se la riproduzione di Live è in stop, il trasporto del Looper si attiva immediatamente, indipendentemente dalle impostazioni di Quantizzazione.

Il tasto Clear (o Cancella) cancella il buffer del Looper. Se si preme Clear in modalità Overdub (sovraincisione) mentre il trasporto è in esecuzione, il contenuto del buffer viene cancellato, ma il tempo e la lunghezza vengono mantenuti. Premendo Clear in qualsiasi altra modalità si resettano anche il tempo e la lunghezza.

Il pulsante Undo (o Annulla/Ripeti) cancella tutto ciò che è stato sovrainciso dall’ultima volta in cui Overdub è stato attivato. La vostra registrazione originale e tutto ciò che era stato sovrainciso in un passaggio precedente vengono conservati. Dopo aver premuto Undo (Annulla), il pulsante cambia in Redo (Ripeti), consentendo di ripristinare il materiale rimosso con l’ultimo annullamento.

Il grande pulsante posto sotto i controlli di trasporto è il pulsante di Trasporto Multi-Funzione. Come per i normali pulsanti di trasporto, il comportamento di questo pulsante cambia a seconda dello stato corrente della riproduzione del Looper e a seconda che sia già stato registrato del materiale oppure no. Se il buffer è vuoto, un singolo clic avvia la registrazione. Se il Looper è in registrazione, in sovraincisione o in stop, un singolo clic commuta in modalità riproduzione. Durante la riproduzione, un clic passa alla modalità sovraincisione, consentendovi di alternare tra le modalità sovraincisione e riproduzione tramite ulteriori singoli clic.

Sia in riproduzione che in sovraincisione, due rapidi clic sul pulsante arrestano il Looper. Durante la riproduzione, cliccando e tenendo premuto il pulsante per due secondi si attiva la funzionalitĂ  Undo/Redo (o Annulla/Ripeti). In stop, tenendo premuto il pulsante per due secondi si cancella il buffer del Looper.

Schema di funzionamento del pulsante di Trasporto Multi-Funzione del Looper.

Il pulsante di Trasporto Multi-Funzione del Looper è ottimizzato per l’uso con un footswitch MIDI. Per assegnare un pedale, accedete alla Modalità Mappatura MIDI (ved. ‘Assegnazione dei Controlli Remoti MIDI’), cliccate sul pulsante, poi premete il pedale collegato. Quindi uscite dalla Modalità Mappatura MIDI.

Il selettore Tempo Control (o Controllo del Tempo) influisce su come il Looper determini il tempo del materiale registrato:

  • None (nessuno): il tempo interno del Looper è indipendente dal tempo globale di Live.
  • Follow song tempo (segui il tempo della song): la velocitĂ  di riproduzione del Looper viene regolata in modo che il materiale registrato venga riprodotto al tempo globale di Live.
  • Set & Follow song tempo (imposta e segui il tempo della song): il tempo globale di Live viene adeguato al tempo del materiale registrato nel Looper. Eventuali successive modifiche al tempo globale di Live regoleranno la velocitĂ  di riproduzione del Looper, in modo che il materiale registrato venga riprodotto al nuovo tempo globale.

Il selettore Record (o Record Length o Lunghezza della Registrazione) consente di impostare la lunghezza del materiale registrato. Il suo comportamento cambia a seconda che il trasporto globale di Live sia in esecuzione o meno e, in funzione dell’impostazione del selettore Tempo Control, può impostare il tempo globale di Live:

  • Song in esecuzione: se il selettore Record Length del Looper è impostato su “x bars” (x misure), il Looper registrerĂ  finchĂŠ non si preme un altro pulsante di trasporto. Se specificate un numero fisso di misure da registrare selezionando un’altra opzione del selettore, il Looper registrerĂ  per il tempo specificato, poi passerĂ  alla modalitĂ  Riproduzione o Sovraincisione, a seconda dell’impostazione del pulsante posto accanto a questo selettore.
  • Song non in esecuzione: se il selettore Record Length del Looper è impostato su valore di default “x bars” (x misure), il Looper dedurrĂ  il tempo del materiale che avete registrato non appena premete i pulsanti Overdub, Play o Stop. Ma questo potrebbe risultare in un tempo pari a due volte e alla metĂ  della velocitĂ  desiderata. Se prima specificate un numero fisso di misure, il tempo del Looper si regolerĂ  in modo che la vostra registrazione si adatti a tale tempo.

Il selettore Song Control (o Controllo della Song) determina il modo in cui i controlli di trasporto del Looper influenzino il trasporto globale di Live:

  • None (nessuno): i controlli di trasporto del Looper non hanno alcun effetto sui trasporti globali di Live.
  • Start Song (avvia la song): avvia il trasporto globale di Live ogni volta che Looper entra in modalitĂ  riproduzione o sovraincisione. Il pulsante Stop del Looper non ha alcun effetto sul trasporto globale.
  • Start & Stop Song (avvia e arresta la song): aggancia il trasporto globale di Live ai controlli di trasporto del Looper. Attivando le modalitĂ  Riproduzione o Sovraincisione si avvierĂ  il trasporto di Live, mentre premendo il pulsante Stop del Looper si arresterĂ  il trasporto di Live.

Avviando la riproduzione del trasporto di Live via Looper si regola automaticamente la posizione di riproduzione di tutte le app che sono connesse via Ableton Link (ved. ‘Impostazione di Link’). Ciò assicura che queste app rimangano sincronizzate sia al tempo, sia alla corretta posizione nella frase musicale.

Il pulsante “×2” raddoppia la lunghezza del buffer di registrazione del Looper. Tutto il materiale già registrato sarà semplicemente duplicato. Questo vi consente, ad esempio, di registrare una serie di idee da una-misura e poi sovrapporre una serie di due idee da due-misure. La lunghezza e il tempo del buffer del Looper sono visualizzati nell’area del display.

Analogamente, il pulsante “÷2” dimezza la lunghezza del buffer corrente. Il materiale della metà correntemente in riproduzione viene conservato, mentre quello dell’altra metà viene scartato.

L’area “Drag me!” (o “Trascinami”) del display vi consente di esportare il buffer del Looper come nuovo file audio. Potete effettuare il trascinamento e il rilascio nel browser o direttamente in una traccia, creando una nuova clip. La modalità Warp della clip appena creata sarà impostata per default su Re-Pitch (ved. ‘Modalità Re-Pitch’). Potete anche trascinare i file audio nell’area “Drag me!”, rimpiazzando il contenuto del buffer del Looper. Potete poi utilizzare questo materiale, per esempio, come base per ulteriori sovraincisioni.

La manopola Speed (o Velocità) regola la velocità di riproduzione del Looper (e quindi il pitch, cioè la frequenza). I pulsanti freccia su e giÚ posti alla sua sinistra sono scorciatoie per alzare o abbassare la frequenza per ottave (raddoppiando o dimezzando la velocità di riproduzione). Questi pulsanti sono soggetti alle impostazioni del selettore Quantizzazione.

Attivando il pulsante Reverse (o Inverti) si riproduce al contrario il materiale precedentemente registrato. Tutto il materiale che sovraincidete dopo l’attivazione di Reverse viene riprodotto in avanti. Nota: disattivando poi Reverse il comportamento si inverte: il materiale originale viene nuovamente eseguito in avanti, mentre il materiale che avete sovrainciso mentre Reverse era attivato viene riprodotto al contrario. L’attivazione del pulsante Reverse è soggetta alle impostazioni del selettore Quantizzazione.

La manopola Feedback stabilisce la quantitĂ  di segnale precedentemente registrato che viene re-immessa in Looper durante la sovraincisione. Se impostata al 100%, il materiale precedentemente registrato non diminuisce mai di volume. Se impostata al 50%, dimezza il volume a ogni ripetizione. Eventuali modifiche alla quantitĂ  di Feedback non avranno effetto prima della successiva ripetizione. Nota: il Feedback non ha alcun effetto in modalitĂ  Play; durante la riproduzione, infatti, ogni ripetizione avverrĂ  allo stesso volume.

Il selettore Input -> Output (o Ingresso -> Uscita) offre quattro opzioni di monitoraggio dell’ingresso del Looper:

  • Always (sempre): permette di ascoltare il segnale d’ingresso a prescindere dallo stato di riproduzione o di registrazione del Looper. Tipicamente, sceglierete questa opzione durante l’uso del Looper come effetto in una traccia singola.
  • Never (mai): il segnale di ingresso non può mai essere ascoltato. Tipicamente, scegliere questa opzione durante l’uso del Looper come effetto in una Traccia di Ritorno, nella quale può essere alimentato dalle mandate di diverse altre tracce.
  • Rec/OVR (registrazione/sovraincisione): l’ingresso è udibile solo durante la registrazione o la sovraincisione (e quindi non quando il Looper è in modalitĂ  Play o Stop). Ciò è utile nelle situazioni in cui inviate l’audio a diverse tracce, ognuna dotata di un rispettivo Looper. Se ciascun Looper è controllato con un proprio footswitch, potete passare tra gli stati di registrazione e di riproduzione mentre suonate uno strumento senza dovervi preoccupare delle impostazioni del monitoraggio.
  • Rec/OVR/Stop (registrazione/sovraincisione/stop): permette di ascoltare sempre il segnale d’ingresso, tranne quando il Looper è in modalitĂ  riproduzione. Questa opzione è simile alla modalitĂ  Insert del Beat Repeat (ved. ‘Beat Repeat’) e può essere usata per registrare del materiale che può interrompere improvvisamente la vostra esecuzione dal vivo.

24.27.1 Routing del feedback

Il Looper può essere utilizzato sia come sorgente sia come destinazione per le assegnazioni interne (ved. ‘Assegnazioni Interne’) di altre tracce. Ciò vi consente, ad esempio, di creare sovraincisioni di Looper continuamente retro-alimentate tramite i dispositivi di un’altra traccia. Per realizzare questa configurazione:

  1. Inserite il Looper in una traccia.
  2. Registrate nel Looper almeno un passaggio di materiale.
  3. Create un’altra traccia audio.
  4. Nei selettori superiori Audio From e Audio To della nuova traccia scegliete la traccia che contiene il Looper.
  5. Nei selettori inferiori Audio From e Audio To della nuova traccia scegliete “Insert-Looper” (o il nome del preset del Looper usato).
  6. Impostate il Monitoraggio di questa traccia su “In”.
  7. Aggiungete uno o piĂš effetti alla catena dei dispositivi della nuova traccia.
  8. Mettete il Looper in modalitĂ  Overdub (sovraincisione).

In questo modo, l’uscita del Looper passa attraverso la catene dei dispositivi dell’altra traccia e poi ritorna al Looper, creando strati di sovraincisioni processate in modo incrementale a ogni passaggio.

24.28 Multiband Dynamics

L’effetto Multiband Dynamics.

(Nota: l’effetto Multiband Dynamics non è disponibile nelle edizioni Intro e Lite).

Il dispositivo Multiband Dynamics è uno strumento flessibile per modificare la gamma dinamica del materiale audio. Progettato principalmente come processore di mastering, il Multiband Dynamics permette la compressione e l’espansione verso l’alto e verso il basso di fino a tre bande di frequenza indipendenti, con punti di crossover regolabili e controlli di inviluppo per ogni banda. Ogni gamma di frequenza ha sia una soglia superiore, sia una soglia inferiore, consentendo due tipi di processamento di dinamica contemporanei per banda.

24.28.1 Teoria del Processamento di Dinamica

Per capire come utilizzare il dispositivo Multiband Dynamics è opportuno comprendere i quattro diversi metodi di trattamento della dinamica.

Quando usiamo il termine “compressione” solitamente stiamo parlando di abbassare il livello dei segnali che superano una certa soglia. Questo è il modo in cui lavora il dispositivo Compressor di Live (ved. ‘Compressor’) e che può essere definito più esattamente compressione verso il basso, perché spinge i segnali forti verso il basso, riducendo così la gamma dinamica. Ma è possibile ridurre la gamma dinamica di un segnale anche alzando i livelli che si trovano sotto a una determinata soglia. Questo forma assai meno comune di compressione si chiama compressione verso l’alto. Come si può vedere dal diagramma, utilizzando entrambi i tipi di compressione si ottiene un segnale con una gamma dinamica inferiore rispetto a quella originale.

Compressione verso il basso e compressione verso l’alto.

L’opposto della compressione è l’“espansione”. Un tipico espansore abbassa i livelli dei segnali che sono al di sotto di una determinata soglia. Questo è il modo in cui lavora il dispositivo Gate di Live (ved. ‘Gate’) e che può essere definito più esattamente espansione verso il basso, perché spinge i segnali lievi verso il basso, aumentando così la gamma dinamica. Ma è possibile aumentare la gamma dinamica di un segnale anche alzando i livelli che si trovano sopra a una determinata soglia. Come la compressione verso l’alto, anche questa tecnica è nota come espansione verso l’alto ed è assai meno comune. Il diagramma illustra come entrambi i tipi di espansione producano un segnale con una maggiore gamma dinamica.

Espansione verso il basso ed espansione verso l’alto.

Riassumendo:

  • Compressione verso il basso (comune): riduce i segnali forti
  • Compressione verso l’alto (non comune): aumenta i segnali lievi
  • Espansione verso il basso (comune): riduce i segnali lievi
  • Espansione verso l’alto (non comune): aumenta i segnali forti

Il dispositivo Multiband Dynamics consente di effettuare tutti questi tipi di processamento. All’atto pratico, poiché il dispositivo permette di dividere il segnale audio in ingresso in tre bande di frequenza e poiché ogni banda dispone sia di una soglia superiore sia di una soglia inferiore, una singola istanza del Multiband Dynamics è in grado di fornire sei diversi processamenti di dinamica contemporaneamente.

24.28.2 Interfaccia e Controlli

I pulsanti High e Low (o Banda Alta/Bassa Sì/No) attivano/disattivano le rispettive bande. Con entrambe le bande disattivate, il dispositivo funziona come un effetto a banda singola. In tal caso, sul segnale d’ingresso agiscono solo i controlli Mid. I cursori delle frequenze posti sotto i pulsanti High e Low regolano i crossover che definiscono gli intervalli di frequenza di ciascuna banda. Se la frequenza bassa è impostata a 500 Hz e la frequenza alta è impostata a 2000 Hz, allora la banda bassa va da 0 Hz a 500 Hz, la banda media da 500 Hz a 2000 Hz e la banda alta da 2000 Hz alla massima frequenza supportata dalla vostra scheda audio o dalla frequenza di campionamento.

Ogni banda dispone dei rispettivi pulsanti Attivatore e Solo. Se l’attivatore di una determinata banda è spento, i controlli di compressione/espansione e di guadagno della banda vengono bypassati. Mettendo in Solo una banda si silenziano le altre. Le manopole Input (o Guadagno d’Ingresso) aumentano o attenuano il livello di ciascuna banda prima che questa sia sottoposta al processamento di dinamica, mentre le manopole Output (o Guadagno d’Uscita) poste a destra del display regolano i livelli delle bande dopo il processamento.

L’area del display consente sia di visualizzare i vostri processamenti di dinamica, sia di regolarne il comportamento di compressione ed espansione. Per ogni banda, il livello d’uscita è rappresentato da barre grandi, mentre il livello d’ingresso prima del processamento è rappresentato da barre piccole. Se non vien applicato alcun processamento, i meter d’ingresso risultano allineati alla sommità dei meter d’uscita. La scalatura ai piedi del display indica i dB. Mano a mano che regolate il guadagno o il processamento di dinamica di una banda, potete vedere come la sua uscita cambi rispetto al suo ingresso.

Quando spostate il mouse sopra il display, passando sopra le estremità sinistra o destra dei blocchi il cursore assume la forma di una parentesi quadra. Questi blocchi rappresentano i livelli del segnale, rispettivamente, sotto le soglie Inferiori (Below) e sopra le soglie Superiori (Above). Trascinando a sinistra o a destra i bordi di questi blocchi si regola il livello della soglia. Tenendo premuto il tasto CTRL(Win) / CMD(Mac) durante il trascinamento di una soglia si regola la stessa soglia per tutte le bande. Tenendo premuto il tasto ALT(Win) / ALT(Mac) si regolano contemporaneamente le soglie Superiore e Inferiore della stessa banda. Tenendo premuto Maiusc durante il trascinamento a sinistra o a destra è possibile regolare la soglia di una singola banda con una risoluzione piÚ fine.

Spostando il mouse sopra la metà di un blocco il cursore si trasforma in una freccia su-giù. Cliccando sul blocco e trascinando il mouse verso l’alto o verso il basso si aumenta o si attenua il segnale all’interno della gamma di volume selezionata (cioè all’interno del blocco). Tenendo premuto il tasto CTRL(Win) / CMD(Mac) durante il trascinamento verso l’alto o verso il basso si regola il volume dello stesso blocco di tutte le bande. Tenendo premuto il tasto ALT(Win) / ALT(Mac) si regolano contemporaneamente i volumi Superiore e Inferiore della stessa banda. Tenendo premuto Maiusc durante il trascinamento verso l’alto o verso il basso è possibile regolare il volume di una singola banda con una risoluzione più fine. Facendo doppio clic all’interno di un blocco si resetta il volume al suo valore di default.

In termini tecnici, abbassando il volume del blocco che sta sopra la soglia Superiore si applica la compressione verso il basso, mente aumentandolo si applica l’espansione verso l’alto. Analogamente, abbassando il volume del blocco che sta sotto la soglia Inferiore si applica l’espansione verso il basso, mente aumentandolo si applica la compressione verso l’alto. In tutti i casi, state regolando il Rapporto (o Ratio) del compressore o dell’espansore.

Le soglie e i rapporti di tutte le bande possono essere regolati anche tramite la colonna posta a destra del display. I pulsanti “T” (Time), “B” (Below) e “A” (Above) posti in basso a destra nel display consentono di alternare tra le visualizzazioni di Tempo (attacco e rilascio), Inferiore (soglia e rapporto) e Superiore (soglia e rapporto) per ogni banda.

Per le soglie Superiori: l’Attacco definisce il tempo necessario per raggiungere la massima compressione o espansione una volta che un segnale abbia superato la soglia; il Rilascio definisce il tempo impiegato dal dispositivo per tornare al normale funzionamento dopo che il segnale è sceso al di sotto della soglia.

Per le soglie Inferiori: l’Attacco definisce il tempo necessario per raggiungere la massima compressione o espansione una volta che un segnale sia sceso sotto la soglia; il Rilascio definisce il tempo impiegato dal dispositivo per tornare al normale funzionamento dopo che il segnale è salito al di sopra della soglia.

Attivando Soft Knee (lett. curva morbida del ginocchio), la compressione o l’espansione iniziano gradualmente, man mano che il segnale si avvicina alla soglia.

Anche il selettore RMS/Peak influisce sulla velocità di risposta del Multiband Dynamics alle variazioni di livello. Selezionando Peak il dispositivo reagisce ai picchi brevi contenuti nel segnale. La modalità RMS rende il dispositivo meno sensibile ai picchi molto brevi e permette al processamento di iniziare solo quando il livello d’ingresso ha superato la soglia per un tempo relativamente più lungo.

La manopola Output (o Uscita Master) posta nella sezione dei controlli globali regola il guadagno d’uscita complessivo del dispositivo.

Il controllo Time (o Scalatura del Tempo) scala la durata di tutti i controlli di Attacco e di Rilascio. L’azione di questo parametro mantiene gli stessi tempi relativi di inviluppo, ma li rende tutti più veloci o più lenti per una stessa percentuale.

La manopola Amount (o Intensità) regola l’intensità della compressione o dell’espansione applicata a tutte le bande. Allo 0% ogni compressore/espansore ha un rapporto di 1, ovvero non ha alcun effetto sul segnale.

24.28.3 Parametri di Sidechain

L’effetto Multiband Dynamics con la sezione Sidechain.

Normalmente, il segnale che viene processato e la sorgente di ingresso che innesca il dispositivo sono lo stesso segnale. Ma usando il sidechaining è possibile applicare il processamento di dinamica a un segnale in funzione del livello di un altro segnale o di una specifica componente di frequenza. Per accedere ai parametri di Sidechain, espandete la finestra del Multiband Dynamics agendo sul pulsante della relativa barra del titolo.

L’attivazione del pulsante Sidechain vi permette di scegliere un qualsiasi punto di assegnazione interna di Live tramite il selettore sottostante. Questo fa sì che la sorgente scelta agisca come innesco (trigger) del dispositivo, al posto del segnale che viene effettivamente compresso.

La manopola Gain (o Guadagno) regola il livello di ingresso della sidechain esterna, mentre la manopola Dry/Wet (o Mix Originale/Processato) vi consente di utilizzare una combinazione di sidechain e segnale originale come innesco (trigger). Con Mix a 100% il dispositivo viene innescato interamente dalla sorgente di sidechain. A 0%, la sidechain è praticamente bypassata. Nota: aumentando il guadagno non si aumenta il volume del segnale sorgente nel mix. L’audio di sidechain è solo un innesco (trigger) per il dispositivo e non viene mai realmente udito.

Il pulsante “cuffie” vi permette di ascoltare solo il segnale d’ingresso di sidechain, bypassando l’uscita del dispositivo. Poiché il segnale audio di sidechain non viene inviato all’uscita ed è soltanto un innesco (trigger) per il dispositivo, questa opzione di ascolto temporaneo può rendere molto più facile sia l’impostazione dei parametri di sidechain, sia l’ascolto di ciò che sta effettivamente facendo lavorare il dispositivo.

24.28.4 Suggerimenti sul Multiband Dynamics

Il Multiband Dynamics è un dispositivo potente e ricco di funzioni, in grado trattare contemporaneamente fino a sei processamenti indipendenti. Per questo motivo agli inizi se ne può essere un po’ intimoriti. Eccovi alcune applicazioni pratiche che possono suggerirvi delle idee.

24.28.4.1 Compressione multi-banda di base

Usando solo la soglia Superiore, il Multiband Dynamics può essere utilizzato come un tradizionale “compressore verso il basso”. Regolate i punti di crossover adatti al vostro materiale audio, quindi applicate la compressione verso il basso (effettuando un trascinamento verso il basso nei blocchi Superiori del display o impostando i rapporti numerici con valori superiori a 1).

24.28.4.2 De-essing

Per rimuovere l’“asprezza” causata dai contenuti in alta frequenza troppo forti, provate ad abilitare solo la banda Superiore e a impostarne la frequenza di crossover a circa 5 kHz. Quindi regolate gradualmente la soglia e il rapporto per applicare una lieve compressione verso il basso. Può essere utile mettere la banda in Solo per ascoltare più facilmente i risultati delle vostre regolazioni. In generale, il de-essing (lett. rimozione delle sibilanti) funziona meglio con tempi di attacco e di rilascio piuttosto brevi.

24.28.4.3 Decompressione

Ai tecnici di mastering viene spesso chiesto di fare miracoli, come aggiungere “spinta” ed energia a un mix che è già stato fortemente compresso e che, pertanto, non ha quasi più transienti residui. Il più delle volte questi mix sono anche stati pesantemente massimizzati, il che significa che non hanno nemmeno più headroom rimanente. Fortunatamente, l’espansione verso l’alto può talvolta aiutare a riaggiungere vita a questi materiali troppo “schiacciati”. Ecco come fare:

  1. Abbassate le manopole Input (o Guadagno d’Ingresso) per fornire un po’ di headroom aggiuntivo.
  2. Regolate le soglie Superiori delle bande in modo che siano al di sotto dei picchi piĂš alti.
  3. Aggiungete una piccola quantità di espansione verso l’alto a ciascuna banda. Fate attenzione: un’eccessiva espansione verso l’alto può rendere i transienti molto forti.
  4. Regolate con cura i tempi di Attacco e di Rilascio di ciascuna banda. Nota: a differenza della tipica compressione verso il basso, i tempi di attacco molto brevi aumentano l’impatto dei transienti, mentre i tempi più lunghi si traducono in un suono più smorzato.

Nota: aggiungendo un maximizer (massimizzatore di livello) o un limiter (limitatore di livello) per aumentare il guadagno dopo che avete restituito un po’ di picchi al vostro materiale potrebbe semplicemente distruggerli di nuovo.

24.29 Overdrive

L’effetto Overdrive.

(Nota: l’effetto Overdrive non è disponibile nelle edizioni Intro e Lite).

Overdrive è un effetto di distorsione che rende omaggio ad alcuni classici dispositivi a pedale comunemente usati dai chitarristi. A differenza di molte unità di distorsione, può essere “spinto” in modo estremo senza sacrificare la gamma dinamica.

Lo stadio di distorsione è preceduto da un filtro passa-banda che può essere controllato con un controller X-Y. Per definire la larghezza di banda del filtro, cliccate e trascinate lungo l’asse verticale. Per impostare la posizione della banda di frequenza, cliccate e trascinate lungo l’asse orizzontale. Questi parametri possono essere impostati anche tramite i box/cursori posti sotto il display X-Y.

Il controllo Drive imposta la quantità di distorsione. Nota: l’impostazione 0% non significa nessuna distorsione!

Il parametro Tone (o Timbro) agisce come un controllo EQ post-distorsione. A valori piĂš alti il segnale presenta un maggior contenuto di frequenze alte.

Il cursore Dynamics (o Dinamica) vi permette di regolare quanta compressione venga applicata al segnale all’aumentare della distorsione. Se regolato su valori bassi, alle distorsioni più forti corrisponde un maggior intervento della compressione e del guadagno di compensazione. Se regolato su valori alti, viene applicata meno compressione al segnale e, quindi, si ha una maggior conservazione della gamma dinamica.

Il controllo Dry/Wet (o Mix Originale/Processato) regola il bilanciamento fra segnale originale (Dry) e segnale processato (Wet). Regolatelo a 100% se usate l’Overdrive in una Traccia di Ritorno.

24.30 Pedal

L’effetto Pedal.

(Nota: l’effetto Pedal non è disponibile nelle edizioni Intro, Lite e Standard).

Pedal è un effetto di distorsione per chitarra. In combinazione con gli effetti di Live Tuner (ved. ‘Tuner’), Amp (ved. ‘Amp’) e Cabinet (ved. ‘Cabinet’), Pedal è l’ideale per processare i suoni di chitarra. Pedal può essere usato anche in applicazioni meno convenzionali, ad es. come effetto standalone su voce, synth o batteria.

Il controllo Gain regola la quantità di distorsione applicata al segnale in ingresso (Dry). Nota: l’impostazione 0% non significa nessuna distorsione. E’ consigliabile riportare il Gain a 0% e aumentarlo lentamente fino a ottenere il livello di uscita desiderato. Posizionando Utility (ved. ‘Utility’) davanti a Pedal in una catena di dispositivi, il parametro Gain di Utility può essere usato per abbassare ulteriormente il segnale.

La manopola Output (o Uscita Master) posta nella sezione dei controlli globali regola il guadagno d’uscita complessivo del dispositivo.

E’ possibile scegliere fra tre diversi Tipi di Pedale, ciascuno ispirato a pedali di distorsione con caratteristiche sonore proprie:

  • Overdrive: caldo e morbido
  • Distortion: serrato e aggressivo
  • Fuzz: instabile, con un suono da “amplificatore rotto”

Pedal ha un EQ a tre bande che regola il timbro del suono dopo l’applicazione della distorsione. L’EQ è “adattivo”, il che significa che la risonanza (o “Q”) aumenta con l’aumentare del rinforzo di EQ.

Il controllo Bass (Bassi) è un EQ a campana con frequenza centrale a 100 Hz. Ciò è utile per rinforzare la “spinta” nei suoni di basso o di batteria o per attenuare le frequenze basse delle chitarre.

Il controllo Mid (Medi) è un EQ a campana con frequenza centrale commutabile su tre posizioni. Il selettore Frequenza dei Medi imposta la frequenza centrale e la gamma di frequenze (larghezza di banda) del controllo Mid. La frequenza centrale è il centro della gamma di frequenze sulle quali agisce il controllo Mid. La gamma di frequenze attorno a questo centro è più ristretta nell’impostazione più bassa del selettore e via via più ampia nelle impostazioni più alte. Questo è comune nei pedali per chitarra, dove è normale effettuare tagli e rinforzi “stretti” per le frequenze basse e più ampi per le frequenze alte.

Le frequenze centrali delle impostazioni del selettore sono:

  • Impostazione piĂš bassa, posizionata a sinistra: 500 Hz
  • Impostazione media, posizionata nel centro: 1 kHz
  • Impostazione piĂš alta, posizionata a destra: 2 kHz

Il controllo Treble (Alti) è un EQ shelving, con frequenza di taglio a 3.3 kHz. Ciò è utile per rimuovere le frequenze alte fastidiose (o per aumentarle, se è questo ciò che si desidera).

Suggerimento: per un’equalizzazione post-distorsione a grana più fine, lasciate semplicemente questi controlli nella loro posizione neutra e usate al loro posto un altro equalizzatore, come EQ Eight (ved. ‘EQ Eight’).

Il selettore Sub attiva/disattiva un filtro low shelf che rinforza le frequenze sotto i 250 Hz. Può essere usato in combinazione con il controllo Bass, attivando Sub e impostando Bass a -100%, oppure disattivando Sub e impostando Bass a 100%.

Il cursore Dry/Wet regola il bilanciamento fra segnale originale (Dry) e segnale processato (Wet).

L’aliasing può essere ridotto abilitando la modalità Alta Qualità, accessibile tramite il menu di contesto clic-destro(Win) / CTRL-clic(Mac). Questa modalità migliora la qualità del suono, in particolare con i segnali ad alta frequenza, ma comporta un certo incremento nell’uso delle risorse della CPU.

24.30.1 Suggerimenti sul Pedal

24.30.1.1 Posizionamento di Pedal nella catena dei dispositivi

Il segnale in entrata avrà un impatto su come la distorsione risponderà. Ad esempio, aggiungendo un Compressor prima di Pedal nella catena dei dispositivi si produrrà un risultato finale più bilanciato. Diversamente, aggiungendo prima di Pedal un EQ o un filtro con impostazioni di guadagno e di risonanza elevati si può produrre un effetto di distorsione “urlante”.

24.30.1.2 Cassa Techno

Scegliete una cassa adatta con un decadimento lungo (ad es. Kit-Core 909 con la manopola del decadimento alzata). Quindi, scegliete il pedale Distort, attivate il pulsante Sub e regolate il Gain a piacere.

Per ulteriore “whack”, spostate il selettore di Frequenza dei Medi sulla posizione più a destra e aumentate il controllo Mid. Per più “thump”, potete aumentare il controllo Bass.

Per “togliere aria”, riducete il controllo Treble.

24.30.1.3 SfrigolĂŹo per un gruppo di percussioni

Per aggiungere “sfrigolìo” a un gruppo di percussioni (ad es. batteria) scegliete il pedale Fuzz, aumentate il Gain a 50% e assicuratevi che il pulsante Sub sia spento.

Riducete i controlli Bass e Mid a -100% e regolate il selettore di Frequenza dei Medi a piacere. Aumentate il controllo Treble a 100%.

Impostate Output a -20dB. Infine, riducete il cursore Dry/Wet a 0% e aumentalo lentamente fino a quando le percussioni non “friggano” come piace a voi.

24.30.1.4 Altoparlante rotto

Selezionate il pedale Fuzz e assicuratevi che lo switch Sub sia disattivato. Riducete completamente il controllo Bass e impostate il controllo Treble a 25%.

Impostate il controllo Mid a 100% e spostate il selettore di Frequenza dei Medi sulla posizione piĂš a destra. Infine, impostate il controllo Gain a 100%.

24.30.1.5 Scalda-Sub

Per aggiungere armoniche superiori e calore a un semplice sub-basso, scegliete il pedale OD, attivate lo switch Sub e aumentate il controllo Bass. Poi aumentate lentamente il Gain fino a raggiungere l’effetto desiderato. Potete poi ridurre o aumentare le frequenze medie usando il controllo Mid.

24.31 Phaser

L’effetto Phaser.

(Nota: l’effetto Phaser non è disponibile nell’edizione Lite).

Nella versione 11.0 e successive, l’effetto Phaser-Flanger (ved. ‘Phaser-Flanger’) è una versione ampliata di Phaser che offre un set di funzionalità più articolato. A partire dalla versione 11.0, Phaser non fa più parte della Libreria Base ma può ancora essere trovato nella Libreria Utente. I Live Set realizzati con le versioni precedenti (ad es. 10.1.30) che contengono Phaser verranno comunque aperti nella versione 11.0 e successive con quello specifico dispositivo.

L’effetto Phaser utilizza una serie di filtri passa-tutto per generare uno spostamento di fase nello spettro di frequenza di un suono.

Il controllo Poles crea dei notch (in pratica dei solchi profondi e stretti) nello spettro di frequenza. Il controllo Feedback può poi essere usato per invertire la forma d’onda e per convertire questi notch in picchi (o in poli). La frequenza di taglio del filtro viene cambiata con il controllo Frequency, che può essere regolato in tandem col Feedback usando il controller X-Y dell’effetto.

Il dispositivo ha due modalità — Space (Spazio) e Earth (Terra) — per modificare la spaziatura dei notch lungo lo spettro e quindi il “colore” del suono. Questo effetto può essere ulteriormente rifinito tramite il controllo Color.

Usando la sezione Envelope (inviluppo) è possibile effettuare il controllo periodico della frequenza del filtro. Potete aumentare o diminuire l’entità dell’inviluppo (o invertirne la curva con valori negativi) e quindi usare i controlli Attack e Release per definire la curva dell’inviluppo.

Il Phaser contiene due LFO per modulare la frequenza del filtro dei canali stereo sinistro e destro. Gli LFO dispongono di sei possibili forme d’onda: sinusoidale, quadra, triangolare, dente di sega ascendente, dente di sega discendente e casuale. Il limite di influenza degli LFO sulla frequenza del filtro si regola tramite il controllo Amount.

La velocità degli LFO è determinata dal controllo Rate, che può essere regolato in termini di Hertz. Rate può anche essere sincronizzato al tempo della song e impostato in suddivisioni metriche (ad es. sedicesimi).

Il controllo Phase conferisce movimento stereo al suono, facendo funzionare gli LFO alla stessa frequenza, ma sfasando tra loro le rispettive forme d’onda. Regolando questo controllo a “180”, gli LFO saranno perfettamente in opposizione di fase (180 gradi), di modo che quando uno raggiunge il relativo picco, l’altro è al relativo minimo.

Spin “stona” tra loro le velocità di LFO dei canali sinistro e destro. Ciascun filtro di frequenza viene modulato a una diversa frequenza, determinata dalla percentuale di Spin.

Il controllo Dry/Wet (o Mix Originale/Processato) regola il bilanciamento fra segnale originale (Dry) e segnale processato (Wet). Regolatelo a “100%” se usate il Phaser in una Traccia di Ritorno.

24.32 Phaser-Flanger

L’effetto Phaser-Flanger.

Phaser-Flanger combina in un unico dispositivo le funzionalità degli effetti flanger e phaser con modalità separate e offre una modalità Doubler aggiuntiva. Tutte le modalità possono essere usate per creare suoni ricchi ed espressivi con un’ampia varietà di funzioni e opzioni dettagliate. Due LFO e un inseguitore di inviluppo offrono numerose possibilità di modulazione.

Il display può essere impostato fra tre modalità:

  • Phaser, con la sue ampie gamme di frequenza e di modulazione, crea filtri notch vaganti rinviando in entrata una versione sfasata del segnale d’ingresso. Lo spostamento di fase viene ottenuto utilizzando filtri passa-tutto modulati e produce un suono lussureggiante.
  • Flanger crea un effetto di filtro a pettine in continuo cambiamento aggiungendo all’ingresso un segnale ritardato modulato nel tempo tramite feedback.
  • Doubler crea l’effetto di tracce raddoppiate (piĂš versioni impilate di take di registrazione simili) aggiungendo in entrata dei segnali ritardati modulati nel tempo.

Il display contiene la visualizzazione e i pulsanti di selezione delle modalità. La visualizzazione presenta informazioni differenti a seconda della modalità scelta e delle impostazioni della Modalità Stereo dell’LFO (descritta più dettagliatamente di seguito).

In modalitĂ  Phaser la visualizzazione mostra il numero di notch e le rispettive posizioni spettrali.

I parametri del Phaser possono essere regolati nella parte inferiore del display.

I notch aumentano o diminuiscono il numero di filtri passa-tutto utilizzati. Il parametro Center (Center Frequency) imposta la frequenza centrale dei notch. Il parametro Spread (Diffusione) aumenta o diminuisce la distanza tra i notch regolando il fattore Q dei filtri passa-tutto. Il parametro Blend miscela il routing della modulazione tra Center Frequency e Spread, con Center Frequency a 0.0 e Spread a 1.0.

In modalità Flanger la visualizzazione mostra come il segnale di modulazione sta agendo sul tempo di ritardo, con la posizione all’estrema a sinistra equivalente al valore scelto nel parametro Time. Man mano che la visualizzazione si sposta a destra, il tempo di ritardo diminuisce; man mano si sposta a sinistra, aumenta. Il parametro Time regola il tempo delle linee di ritardo del Flanger.

In modalità Doubler la visualizzazione agisce in modo diverso rispetto alla modalità Flanger. La modulazione in modalità Doubler è bipolare, il che significa che man mano che la visualizzazione si sposta a destra, il tempo di ritardo aumenta; man mano si sposta a sinistra, diminuisce. Il parametro Time regola il tempo delle linee di ritardo del Doubler.

Per un controllo più preciso del suono, è possibile espandere il dispositivo tramite il pulsante della barra del titolo di Phaser-Flanger, rivelando ulteriori opzioni per l’LFO principale, nonché un secondo LFO, un inseguitore d’inviluppo e il filtro passa-alto Safe Bass. Appare inoltre una visualizzazione dell’LFO principale, nella quale ne vengono mostrati la frequenza, la forma d’onda e le relazioni di fase dei canali stereo.

La vista espansa dell’effetto Phaser-Flanger.

La velocità dell’LFO principale è controllata dal parametro Freq/Rate e può essere sincronizzata al tempo o a esecuzione libera. I pulsanti Modulation Sync a sinistra della manopola consentono di commutare la velocità della modulazione tra Frequenza e Sincronizzazione al Beat. Se impostati su Hz, la corrispondente manopola Freq controlla la velocità dell’LFO in Hertz; diversamente, la manopola Rate sincronizza l’LFO al tempo della song.

L’LFO principale dispone di più forme d’onda, accessibili tramite il selettore Forma d’Onda dell’LFO. Includono Sine (sinusoidale), Triangle (triangolare - default), Saw Up (dente di sega su), Saw Down (dente di sega giù), Rectangle (rettangolare), Random (casuale) e Random S&H (casuale sample & hold). Sono incluse anche Triangle Analog (triangolare analogica), Triangle 8 (triangolare 8) e Triangle 16 (triangolare 16), descritte di seguito:

  • Triangle Analog è una forma d’onda rettangolare trattata con un filtro passa-basso che cambia drasticamente forma e ampiezza per diverse frequenze LFO.
  • Triangle 8 divide un periodo di una normale onda triangolare in otto step discreti.
  • Triangle 16 divide un periodo di una normale onda triangolare in sedici step discreti.

Il pulsante Modalità Stereo dell’LFO commuta tra le modalità Phase e Spin, che consentono entrambe la modulazione di ciascun canale stereo in modo indipendente.

Se scelto Phase, regolando il valore del cursore Phase si cambia la relazione di fase tra i canali sinistro e destro. A 180° la fase dei canali sinistro e destro è completamente invertita. Questo può essere osservato nella visualizzazione degli LFO.

Se scelto Spin, regolando il valore del cursore Spin si “stona” tra loro le velocità di LFO dei canali sinistro e destro. Questo può essere osservato nella visualizzazione del display principale.

Il Duty Cycle (Ciclo di Lavoro) cambia la scala temporale del periodo della forma d’onda, comprimendola verso il fronte del ciclo (100%) o verso il retro (-100%). A 0% la scala temporale del periodo viene distribuita equamente lungo l’intero ciclo, lasciando inalterata la forma d’onda. Questo è simile al modo in cui Pulse Width (larghezza d’impulso) influisce sulle forme d’onda rettangolari e i suoi effetti possono essere osservati nella vista della forma d’onda dell’LFO principale. Questo parametro non influisce sulle forme d’onda di modulazione Random e Random S&H, basate su rumore.

Il secondo LFO ha sempre una forma d’onda triangolare e può essere controllato utilizzando i parametri LFO2 Mix e LFO2 Freq/Rate.

LFO2 Mix imposta la quantità dell’LFO2 che viene mixata con l’LFO principale. A 0% è attivo solo l’LFO principale; a 100% è attivo solo l’LFO2.

La velocità del secondo LFO può essere impostata come sincronizzata al tempo o a esecuzione libera tramite i pulsanti di commutazione Modulation Sync 2. Se a esecuzione libera, le frequenze di sincronizzazione vengono mostrate in Hertz, regolabili tramite il parametro LFO2 Freq. Se sincronizzata al tempo, vengono invece mostrate le divisioni in beat, selezionabili tramite il parametro LFO2 Rate.

I parametri globali disponibili includono Amount, Feedback, Output, Warmth e Dry/Wet. L’inseguitore d’inviluppo aggiuntivo e il filtro passa-alto Safe Bass sono accessibili quando il dispositivo è espanso.

Amount regola la quantità di modulazione del ritardo applicata al segnale in entrata e influenza sia l’LFO principale che l’LFO2.

Feedback regola la quantità di segnale d’uscita di ciascun canale che viene rinviata al relativo ingresso. Aumentandolo, questo suona più estremo e tende a creare un forte effetto di filtraggio a pettine, amplificando alcune frequenze e attenuandone altre. In modalità Doubler crea anche ritardi udibili se la riproduzione viene interrotta. Il segnale del feedback può essere invertito usando il pulsante Ø, traducendosi in un suono “vuoto” se combinato con valori di feedback elevati.

Attenzione: valori di feedback elevati in combinazione con determinate impostazioni possono causare rapidi aumenti dei livelli di volume. E’ importante assicurarsi di proteggere le orecchie e l’attrezzatura!

Sotto l’LFO principale è disponibile un “envelope follower”. Un envelope follower (o inseguitore d’inviluppo) utilizza l’ampiezza di un segnale audio in ingresso e la traduce in una sorgente di modulazione.

Per utilizzare l’envelope follower è necessario attivare il pulsante Env Fol e impostare il cursore Intensità dell’Inviluppo (Envelope Amount) su un valore diverso da zero. L’Intensità dell’Inviluppo regola l’intensità della modulazione generata dall’envelope follower. Valori negativi invertono la fase dell’inviluppo.

Attack e Release regolano le porzioni di attacco e di rilascio dell’inviluppo dell’envelope follower. Tempi di attacco più brevi fanno sì che l’envelope follower agisca più rapidamente, mentre tempi più lunghi ne ritardano l’avvio. Tempi di rilascio più brevi fanno sì che l’envelope follower termini il suo effetto più velocemente rispetto a tempi di rilascio più lunghi.

Safe Bass è un filtro passa-alto che riduce efficacemente l’effetto sui componenti del segnale al di sotto della frequenza specificata. L’intervallo applicabile va da 5 Hz a 3000 Hz. Ciò può rendere più facile mixare determinati materiali con pesante contenuto di bassi.

Output (Guadagno d’Uscita) regola la quantità di guadagno applicata al segnale processato (Wet). Il controllo Warmth (Calore) aggiunge una piccola dose di distorsione e di filtraggio per ottenere un suono più caldo. Il controllo Dry/Wet (o Mix Originale/Processato) regola il bilanciamento fra segnale originale (Dry) e segnale processato (Wet). Meglio impostarlo a 100% quando si usa Phaser-Flanger in una Traccia di Ritorno.

24.33 Redux

L’effetto Redux.

L’effetto Redux dispone di una varietà di parametri per creare un’ampia gamma di suoni frastagliati e taglienti. Si può manipolare radicalmente qualsiasi materiale sorgente, con effetti che vanno da un’aspra distorsione e artefatti di aliasing digitale a una grana a 8 bit calda e corpulenta. È possibile aggiungere rumore extra e apertura stereo al processo di downsampling, mentre il filtraggio trasforma ulteriormente il suono. Anche la curva d’ampiezza del quantizzatore può essere cambiata per consentire un bitcrushing (distorsione da riduzione di risoluzione/larghezza di banda) sia lieve che drastico.

Redux fa uso di due diverse tecniche di manipolazione del segnale digitale: downsampling e bit reduction.

24.33.1 Downsampling

I controlli di downsampling (o sottocampionamento) sono disponibili sul lato sinistro del dispositivo. L’utilizzo del downsampler di Redux senza filtri attivi introduce nello spettro un contenuto di frequenze disarmoniche. La gamma di frequenze del contenuto aggiunto dipende dalla relazione tra il contenuto di frequenza del materiale e la frequenza di campionamento scelta nel dispositivo.

La manopola Rate imposta la frequenza di campionamento a cui il segnale viene degradato. Valori più bassi determinano un incremento dell’imaging e toni più disarmonici.

La manopola Jitter aggiunge rumore al segnale di clock de downsampler, che introduce casualità nel processo di sottocampionamento. Ciò si traduce in un suono piÚ rumoroso e in una maggiore larghezza stereo.

La sezione Filter consente un’impostazione sia Pre sia Post. Abilitando il pulsante Pre si attiva un filtro prima del sottocampionamento, che riduce la larghezza di banda del segnale processato dal sottocampionamento stesso. Se Jitter è in uso, riduce anche l’ampiezza stereo del segnale.

Il pulsante Post attiva un filtro passa-basso dopo il processo di sottocampionamento, che riduce l’imaging. La frequenza del filtro Post può essere regolata tramite il cursore Ottava del Filtro-Post. Il numero mostrato rappresenta il numero di ottave sopra o sotto la metà della frequenza mostrata nel parametro Rate.

24.33.2 Bit Reduction

I controlli di bit reduction (o riduzione di bit) sono disponibili sul lato destro del dispositivo. La bit reduction riduce il numero di bit utilizzati per rappresentare il segnale digitale, riducendo la gamma dinamica e aggiungendo distorsione e rumore. A impostazioni estreme, tutte le dinamiche originali vengono perse e i suoni vengono ridotti a onde quadre frastagliate.

Il controllo Bits riduce il numero di bit utilizzati. Il valore mostrato rappresenta il numero di bit impiegati per codificare il segnale d’uscita. Riducendo questo valore si aumentano il rumore e la distorsione e si riduce la gamma dinamica.

La manopola Shape varia la forma della curva caratteristica del quantizzatore. Valori piĂš alti producono una risoluzione piĂš fine per le ampiezze minori, il che significa che le componenti del segnale piĂš lievi saranno meno influenzate di quelle di volume piĂš forte. La quantitĂ  totale di distorsione prodotta con diverse impostazioni della manopola Shape dipenderĂ  dalla gamma dinamica del segnale di ingresso.

Abilitando il pulsante DC Shift si applica uno sfasamento d’ampiezza prima del processo di quantizzazione. Questo cambia in modo significativo il suono della distorsione da quantizzazione, specialmente quando la manopola Bits è impostata sui valori più bassi, aumentando il volume e aggiungendo ‘crunch’!

Il controllo Dry/Wet (o Mix Originale/Processato) regola il bilanciamento fra segnale originale (Dry) e segnale processato (Wet). Meglio impostarlo a 100% quando si usa Redux in una Traccia di Ritorno.

24.34 Redux Legacy

L’effetto Redux Legacy.

Nostalgici della famosa qualitĂ  sonora di bassa risoluzione del Mirage di Ensoniq, del Fairlight CMI o del computer Commodore-64? Redux Legacy ci riporta agli albori del digitale riducendo la frequenza di campionamento e la risoluzione di bit del segnale.

La sezione Downsample (lett. riduzione dei campioni) dispone di due parametri: la manopola Risoluzione di Downsample e il selettore ModalitĂ  di Downsample.

Se la manopola Risoluzione di Downsample è regolata a “1”, ogni campione dell’ingresso passa all’uscita e il segnale non cambia. Se è regolata a “2”, verrà processato soltanto ogni secondo campione, così il risultato suona un po’ più “digitale”. Più alto il numero, più bassa la frequenza di campionamento risultante e più “scomposto” il suono. Fare un downsampling è come applicare l’effetto mosaico a un’immagine: c’è una perdita di informazioni e si presentano dei bordi netti fra i blocchi.

Il selettore Modalità di Downsample definisce se il downsampling debba eseguire l’interpolazione su una gamma più piccola (“Soft”, riduzione di fino a 20.0 campioni) o su una gamma più grande (“Hard”, riduzione di fino a 200 campioni).

La Bit Reduction (lett. riduzione di bit) è simile, ma mentre il downsampling sovrappone una griglia nel tempo, la riduzione di bit fa lo stesso con l’ampiezza.

Se la manopola di ampiezza Profondità di Bit è regolata a “8”, i livelli d’ampiezza sono quantizzati su 256 gradini (risoluzione a 8 bit). Se è regolata a “1”, il risultato è piuttosto brutale: ogni campione contiene un segnale totalmente positivo o negativo, con niente in mezzo.

La Riduzione di Bit definisce un segnale in ingresso di 0dB come 16bit. I segnali sopra 0dB risultano “clippati” (distorti) e il LED rosso Overload (o Sovraccarico) si illumina.

Disattivando la Riduzione di Bit si ottiene un piccolo risparmio di risorse della CPU.

24.35 Resonators

L’effetto Resonators.

(Nota: l’effetto Resonators non è disponibile nelle edizioni Intro e Lite).

Questo dispositivo consiste di cinque risonatori paralleli che sovrappongono un carattere tonale alla sorgente d’ingresso. Può produrre suoni che assomigliano a qualcosa che sta tra gli archi pizzicati e gli effetti di tipo vocoder. I risonatori sono intonati in semitoni, fornendo così un modo musicale per regolarli. Il primo risonatore definisce il pitch radice (tono di base) e gli altri quattro vengono intonati per intervalli musicali relativi a questo pitch.

Il segnale d’ingresso passa innanzitutto attraverso un filtro e poi nei risonatori. Ci sono quattro tipi di filtro d’ingresso selezionabili: passa-basso, passa-banda, passa-alto e notch. La frequenza del filtro d’ingresso può essere regolata con il parametro Frequency.

Il primo risonatore è alimentato da entrambi i canali d’ingresso (destro e sinistro), mentre il secondo e il quarto sono dedicati al canale sinistro e il terzo e il quinto al canale destro.

Il parametro Note definisce il pitch radice di tutti i risonatori e varia da C-1 a C5. Può anche essere intonato finemente in +/- 50 centesimi usando il parametro Fine. Il parametro Decay vi permette di regolare il tempo impiegato dai risonatori per tornare silenti dopo avere ricevuto un segnale in ingresso. Più lungo il tempo di decadimento, più “tonale” sarà il risultato, un comportamento simile a quello di una corda di pianoforte non smorzata. Come con una corda reale, il tempo di decadimento dipende dal pitch (frequenza), così le note gravi durano più a lungo di quelle più acute. L’interruttore Const mantiene costante il tempo di Decay indipendentemente da pitch effettivo.

I risonatori offrono due diverse modalità di risonanza. Mode A conferisce una risonanza che suona piÚ realistica, mentre Mode B offre un effetto che risulta particolarmente interessante quando il parametro Note del Risonatore I è impostato sui pitch piÚ bassi.

La brillantezza del risultato sonoro può essere regolata usando il controllo Color.

Tutti i risonatori hanno un interruttore On/Off (acceso/spento) e un controllo Gain (guadagno). Un risonatore spento non usa risorse della CPU. Lo spegnimento del primo risonatore non ha influenza sugli altri risonatori.

I Risonatori da II a V seguono il parametro Note definito dal Risonatore I, ma possono essere trasposti individualmente di +/- 24 semitoni usando i rispettivi controlli Pitch e intonati finemente in +/- 50 centesimi usando i controlli Detune.

La sezione dell’uscita presenta il controllo Dry/Wet (o Mix Originale/Processato) d’obbligo e il parametro Width (o Larghezza Stereo) che interessa soltanto il segnale processato (Wet) e che, se impostato a zero, miscela le uscite destra e sinistra dei Risonatori da II a V in un segnale mono.

24.36 Reverb

L’effetto Reverb.

Reverb è un effetto audio che simula le proprietà acustiche del suono che si riflette in uno spazio fisico.

Nel mondo reale, la riverberazione è il prodotto delle onde sonore che si riflettono sulle superfici rigide di un ambiente e della successiva sagomatura tonale di queste onde da parte di materiali assorbenti incontrati sulla loro traiettoria. In un contesto digitale, tuttavia, questo fenomeno viene approssimato con una combinazione di filtri e di linee di ritardo modulate.

Il dispositivo Reverb fornisce un controllo granulare di tutti questi fattori al fine di creare degli spazi unici in cui far viaggiare l’audio, includendo tutto ciò che intercorre tra intime sale di registrazione e giganteschi canyon.

24.36.1 Filtro d’Ingresso

La sezione Input Filter di Reverb.

Il segnale d’ingresso passa innanzitutto attraverso i filtri Lo Cut (taglia-basse) e Hi Cut (taglia-alte), il cui controller X-Y consente di cambiare la frequenza centrale della banda (asse X) e la larghezza della banda (asse Y). I filtri possono essere controllati anche utilizzando i cursori posti sotto il controller X-Y. Entrambi i filtri possono essere disattivati, quando non necessari, per risparmiare risorse di CPU.

24.36.2 Early Reflections (Prime Riflessioni)

La sezione Early Reflections di Reverb.

Le Early Reflections (o Prime Riflessioni) sono i primissimi echi che si sentono quando il suono rimbalza sulle pareti di una stanza, prima dell’inizio della coda della riverberazione diffusa. La loro ampiezza e la loro distribuzione danno un’impressione sul carattere della stanza.

Il controllo Spin applica delle modulazioni alle prime riflessioni. I cursori Amount e Rate controllano rispettivamente la quantità e la velocità di queste modulazioni. Un valore piÚ alto del parametro Amount tende a fornire una risposta di tarda diffusione meno colorata (spettralmente piÚ neutra). Se la frequenza di modulazione è troppo alta, si manifestano un effetto doppler per spostamento di frequenza del suono sorgente e degli effetti di panning surreali. Se Spin non viene usato può essere disattivato per consentire un piccolo risparmio di risorse della CPU.

Il controllo Shape (Forma) scolpisce la prominenza delle prime riflessioni, così come la loro sovrapposizione con il suono diffuso. Con valori piccoli, le riflessioni decadono più gradualmente e il suono diffuso si presenta prima, conducendo a una maggior sovrapposizione fra questi componenti. Con valori grandi, le riflessioni decadono più velocemente e l’inizio del suono diffuso si manifesta più tardi. Un valore più alto può a volte migliorare l’intelligibilità della sorgente, mentre un valore più basso può dare un decadimento più graduale.

24.36.3 Diffusion Network (Rete di Diffusione)

La sezione Diffusion Network di Reverb.

La Diffusion Network (o Rete di Diffusione) genera la coda riverberante che segue le prime riflessioni.

I filtri shelving High e Low agiscono sul decadimento della riverberazione in funzione della frequenza. Il decadimento delle frequenze alte “modella” l’assorbimento dell’energia sonora dovuta all’aria, alle pareti e ad altri materiali della stanza (persone, tappeti e così via). Il filtro Low fornisce un decadimento più “sottile”. Ogni filtro può essere spento per risparmiare risorse della CPU.

I parametri Diffusion e Scale forniscono un controllo supplementare sulla densità e sulla granulosità/finezza della diffusione e, quando la dimensione della stanza è estremamente piccola, hanno un grande impatto sulla colorazione conferita dalla diffusione.

24.36.4 Chorus

La sezione Chorus di Reverb.

La sezione Chorus aggiunge un po’ di modulazione e di movimento alla diffusione. È possibile controllare la modulazione dei parametri Amount e Rate o disattivarla del tutto.

24.36.5 Global Settings (Impostazioni Globali)

Le impostazioni globali di Reverb.

La manopola Predelay controlla, in millisecondi, il tempo di ritardo che precede la prima early reflection (“prima riflessione”). Questo fa ritardare la riverberazione rispetto al segnale d’ingresso. L’impressione che si ha sulla dimensione di una stanza reale dipende in parte da questo ritardo. I valori tipici per i suoni naturali variano da 1 ms a 25 ms.

Il selettore Smooth specifica il comportamento del parametro Size quando ne viene regolato il valore. None: i tempi di ritardo della Rete di Diffusione cambiano all’istante, il che può causare artefatti mentre si modifica il valore di Size. Slow o Fast: i nuovi tempi di ritardo si aggiornano in un tempo specifico, producendo un suono più fluido durante la transizione tra valori.

Il parametro Size (Dimensioni) controlla il volume della stanza. A un estremo, una dimensione molto grande apporta al riverbero un effetto di delay diffuso. All’altro estremo, un valore molto piccolo gli conferisce un feeling metallico, altamente colorato.

Il controllo Decay (Tempo di Decadimento) regola il tempo richiesto da questa coda del riverbero per scendere a 1/1.000 (-60dB) della propria ampiezza iniziale.

Il controllo Freeze congela la risposta diffusa del suono dell’ingesso. Se abilitato, la riverberazione durerà quasi all’infinito. L’interruttore Flat (o Piatto) bypassa i filtri shelving High e Low quando Freeze è attivato. Se Flat è disattivato, la riverberazione congelata perderà energia nelle bande di frequenza attenuate, in funzione dello stato dei filtri shelving High e Low. L’interruttore Cut (o Taglia) modifica il comportamento di Freeze impedendo che il segnale d’ingresso si aggiunga alla riverberazione congelata; quando Cut è disabilitato, il segnale d’ingresso contribuisce all’ampiezza diffusa.

Il controllo Stereo determina l’ampiezza dell’immagine stereo dell’uscita. Alla massima impostazione (120 gradi) ogni orecchio riceve un canale riverberante indipendente dall’altro (questa è una proprietà della diffusione anche nelle stanze reali). La regolazione più bassa mixa il segnale d’uscita in mono.

Il selettore Density controlla il rapporto fra qualitĂ  del riverbero e prestazioni. Sparse comporta un utilizzo minimale di risorse CPU, mentre High crea risonanze piĂš sofisticate.

24.36.6 Uscita

La sezione Uscita di Reverb.

Nella sezione d’uscita di Reverb è possibile regolare il livello delle riflessioni con il controllo Reflect e il livello della diffusione con il controllo Diffuse, nonché controllare il bilanciamento Dry/Wet (mix segnale oiginale/processato) generale.

24.37 Saturator

L’effetto Saturator.

(Nota: l’effetto Saturator non è disponibile nell’edizione Lite).

Saturator è un effetto di modellazione d’onda in grado di aggiungere quel contributo “sporco”, di spinta o di calore mancante al vostro suono. Può ammantare i segnali d’ingresso in una saturazione morbida o condurli a molte varietà di distorsione differenti.

Una griglia X-Y aiuta a visualizzare la curva di modellazione di Saturator. I valori d’ingresso e d’uscita del modellatore sono mappati, rispettivamente, sugli assi X e Y. La curva definisce la funzione di trasferimento, che è il limite verso il quale i valori d’uscita fluttuano rispetto ai valori d’ingresso. Poiché questo è solitamente un processo non lineare, il segnale ricevuto viene rimodellato più o meno profondamente a seconda del livello di ciascun momento.

I segnali ricevuti vengono innanzitutto “clippati” (saturati) al livello di dB impostato tramite il controllo Drive. Il meter sulla destra del display mostra quanto il segnale sia influenzato da Saturator.

La modellazione del segnale ha sei modalità fisse: Analog Clip, Soft Sine, Medium Curve, Hard Curve, Sinoid Fold e Digital Clip. E’ inoltre disponibile la modalità flessibile Waveshaper (o Modellatore di Forma d’Onda), che offre sei parametri di modellazione d’onda editabili.

Nelle modalità Analog Clip e Digital Clip, il segnale viene clippato completamente e immediatamente. Le modalità Soft Sine, Medium Curve e Hard Curve ammorbidiscono il segnale clippandolo a gradi variabili. La modalità Sinoid Fold può essere adatta per effetti speciali.

Gli effetti piĂš cospicui possono essere generati selezionando la curva Waveshaper, che dispone di un proprio set di controlli. Per accedere ai campi di questi parametri, espandete la finestra del Saturator agendo sul pulsante della barra del titolo.

I sei parametri supplementari della modalità Waveshaper (o Modellatore di Forma d’Onda) sono: Drive, Lin, Curve, Damp, Depth e Period.

  • Drive determina quanto il segnale d’ingresso sarĂ  influenzato dai parametri del Waveshaper. Regolando Drive a zero l’effetto sarĂ  completamente escluso.
  • Lin (o LinearitĂ ) agisce assieme ai parametri Curve e Depth per alterare la porzione lineare della curva di modellazione.
  • Curve aggiunge principalmente armoniche del terzo ordine al segnale in ingresso.
  • Damp (o Smorzamento) appiattisce qualsiasi segnale vicino all’origine della griglia. In pratica si comporta come un noise gate ultraveloce.
  • Depth (o ProfonditĂ ) controlla l’ampiezza di un’onda sinusoidale che viene sovrapposta alla curva di distorsione.
  • Period (o Periodo, frequenza) determina la densitĂ  d’ondulazione dell’onda sinusoidale sovrapposta.

Il pulsante DC attiva un filtro DC nello stadio d’ingresso di Saturator. Questo è utile soprattutto per la rimozione di offset DC dal materiale audio che li contiene.

L’attivazione del pulsante Color abilita due filtri. Il primo di questi, regolato tramite il controllo Base, stabilisce quanto l’effetto sarà ridotto o aumentato alle frequenze molto basse. Il secondo filtro, essenzialmente un equalizzatore, viene utilizzato per il controllo delle frequenze più alte. E’ dotato dei controlli Freq (frequenza di taglio), Width (larghezza) e Depth (profondità).

Il controllo Output attenua il livello d’uscita del dispositivo. Quando l’interruttore Soft Clip è attivato, il Saturator applicherà all’uscita anche un’istanza della propria curva “Analog Clip”.

Il controllo Dry/Wet (o Mix Originale/Processato) regola il bilanciamento fra segnale originale (Dry) e segnale processato (Wet). Meglio impostarlo a 100% quando si usa Saturator in una Traccia di Ritorno.

L’aliasing può essere ridotto abilitando la modalità Alta Qualità, accessibile tramite il menu di contesto clic-destro(Win) / CTRL-clic(Mac). Questa modalità migliora la qualità del suono, in particolare con i segnali ad alta frequenza, ma comporta un certo incremento nell’uso delle risorse della CPU.

24.38 Shifter

L’effetto Shifter.

(Nota: l’effetto Shifter non è disponibile nelle edizioni Intro e Lite).

Shifter è un effetto audio multiuso che può essere utilizzato per aggiungere modulazione ad anello (ring-modulation) all’audio in ingresso o per spostare l’altezza (pitch-shifting) o la frequenza (frequency-shifting) dell’audio in tempo reale.

24.38.1 Sezione Intonazione e Delay

La sezione Intonazione e Delay di Shifter.

Le manopole Coarse e Fine regolano il pitch o la frequenza per il relativo valore, in funzione della modalità di spostamento selezionata, spiegata nella sezione Modalità di Shifter (ved. ‘Sezione Modalità di Shifter’).

Attivando il pulsante Wide (o Allargamento) si crea un effetto stereo invertendo la polarità del valore di Spread (o Diffusione) del canale destro. Ciò significa che aumentando il valore di Spread si sposterà verso il basso la frequenza del canale destro, mentre si sposterà verso l’alto quella del canale sinistro. Nota: Wide non ha alcun effetto se il valore di Spread è impostato su “0”.

In modalità Pitch, il cursore Window regola le dimensioni della finestra usata dall’algoritmo. Spesso i segnali a bassa frequenza suonano meglio con finestre più lunghe, mentre le alte frequenze con finestre più corte. Tone (Timbro) taglia le frequenze alte del percorso di feedback del delay.

Se attivato, il pulsante Delay aggiunge del tempo di ritardo che può essere regolato tramite il relativo cursore, impostato in Hertz o in divisioni sincronizzate al beat a seconda della Modalità di Delay selezionata. La manopola Feedback del Delay regola la quantità di segnale d’uscita che viene rinviata all’ingresso del delay.

24.38.2 Sezione LFO

La sezione LFO di Shifter.

Usando l’LFO di Shifter si possono modulare i canali stereo sinistro e destro.

Nel display della forma d’onda dell’LFO è possibile impostare i controlli di Duty Cycle e Phase/Spin/Width. Duty Cycle regola il ‘Ciclo di Lavoro’ della forma d’onda dell’LFO. Phase regola lo sfasamento (offset) tra le forme d’onda per i canali destro e sinistro. A 180° gli LFO sono perfettamente in opposizione di fase. A seconda della forma d’onda dell’LFO o del parametro Rate (Frequenza della Modulazione), Phase può essere rimpiazzato da un controllo Spin o Width, come spiegato di seguito.

Quando il parametro Rate (come descritto di seguito in maggior dettaglio) è impostato su divisioni di tempo sincronizzate al beat, accanto al parametro Phase (Fase della Modulazione) appare il parametro Offset, che sposta il punto di partenza di ciascun LFO lungo la sua forma d’onda.

Tramite il menu a discesa è possibile scegliere tra diverse forme d’onda dell’LFO: Sine (sinusoidale), Triangle (triangolare), Triangle Analog (triangolare analogica), Triangle 8 (triangolare 8), Triangle 16 (triangolare 16), Saw Up (dente di sega su), Saw Down (dente di sega giù), Rectangle (rettangolare), Random (casuale) e Random S&H (casuale sample & hold).

Le Forme d’onda dell’LFO Sine, Triangle, Triangle Analog, Triangle 8, Triangle 16, Saw Up, Saw Down e Rectangle possono anche essere impostate con Spin anziché con Phase. Spin “disallinea” tra loro le velocità di LFO dei canali sinistro e destro.

Le Forme d’onda dell’LFO Random e Random S&H possono essere impostate, rispettivamente, solo con Phase e con Width. Width regola la ‘Larghezza Stereo’ della forma d’onda casuale dell’LFO. A 0% la forma d’onda è identica per i canali sinistro e destro. A 100% la forma d’onda è completamente stereo, i picchi a sinistra corrispondono agli avvallamenti a destra, e viceversa.

La modulazione dell’LFO viene controllata con il parametro Rate (Frequenza della Modulazione), che può essere impostato in Hertz o sincronizzato al tempo della song e a sua volta ripartito in suddivisioni metriche (ad es. sedicesimi). Il parametro Amount la ‘Quantità di Modulazione’ LFO applicata al segnale in entrata.

24.38.3 Sezione Envelope Follower

L’Envelope Follower di Shifter.

L’envelope follower (o inseguitore d’inviluppo) di Shifter utilizza l’ampiezza di un segnale audio in ingresso e la traduce in una sorgente di modulazione.

Il parametro Attack (Attacco dell’Inviluppo) imposta la velocità con cui l’envelope follower risponde ai livelli d’ingresso in aumento, mentre il parametro Release (Rilascio dell’Inviluppo) imposta la velocità con cui l’envelope follower risponde ai livelli d’ingresso in calo.

Il pulsante Env Fol attiva l’inseguitore d’inviluppo di Shifter. Amount regola l’intensità di modulazione dell’inseguitore dell’inviluppo. Il valore di Amount può essere impostato in semitoni (nella modalità Pitch) o in Hertz (nelle modalità Freq e Ring).

24.38.4 Sezione ModalitĂ  di Shifter

La sezione ModalitĂ  di Shifter.

Sono disponibili tre diversi pulsanti di ModalitĂ  di Shifter: Pitch, Freq e Ring.

La Modalità Pitch sposta su/giù l’altezza del segnale audio in ingresso per una quantità specificata dall’utente in semitoni (Coarse - Intonazione Grezza) e in centesimi (Fine - Intonazione Fine).

La Modalità Freq sposta su/giù le frequenze del segnale audio in ingresso per una quantità specificata dall’utente in Hertz. Importi di spostamento piccoli possono produrre lievi effetti di tremolo o di phasing, mentre importi di spostamento grandi possono creare sonorità dissonanti e metalliche.

La modalità Ring aggiunge o sottrae al segnale d’ingresso la quantità di frequenza specificata in Hertz dall’utente.

Il pulsante Drive attiva un effetto di distorsione, mentre il cursore sottostante controlla il livello della distorsione. Nota: Drive è disponibile solo nella modalità Ring.

La manopola Dry/Wet regola il bilanciamento tra segnale non processato (Dry) e segnale processato (Wet) all’uscita di Shifter.

24.38.5 Parametri di Sidechain

I parametri di Sidechain di Shifter.

Per accedere ai parametri di Sidechain, espandete la finestra di Shifter agendo sul pulsante triangolare a sinistra della barra del titolo. Sono disponibili due modalità Pitch, che determinano come vengano impostate l’altezza o la frequenza: Internal e MIDI. In modalità Internal, l’altezza/frequenza viene impostata dalle manopole Coarse e Fine di Shifter. In modalità MIDI, l’altezza/frequenza viene impostata da una nota MIDI in arrivo.

In modalità MIDI, un menu a discesa permette di selezionare una sorgente MIDI esterna. Il parametro Glide regola, in millisecondi, il tempo impiegato dalle note per glissare dalla propria altezza a quella della successiva nota in arrivo. È possibile impostare un intervallo di pitch bend tra 0-24 semitoni per definire l’effetto dei messaggi di pitch bend MIDI utilizzando lo slider PB.

24.38.6 Suggerimenti per l’uso del Shifter

24.38.6.1 Layer di batteria con pitch spostato

Per aggiungere echi metallici e ricchi di glitch a un traccia di batteria, duplicate la traccia di batteria e aggiungete Shifter dopo il Drum Rack. In modalità Pitch, provate a regolare o automatizzare la manopola Coarse e abilitate il pulsante Delay. Spostamenti di pitch più verso l’alto creeranno delay con echi più acuti e metallici. Spostamenti di pitch più verso il basso creeranno effetti delay più stirati. Potete abbassare il volume della traccia trattata con lo spostamento di pitch in modo che da tenerla in secondo piano, aggiungendo così un po’ di movimento alla traccia di batteria principale.

24.38.6.2 Effetti Phasing

Per creare ricchi effetti di phasing, regolate lievissimamente (all’incirca non più di 2 Hz) la manopola Fine in modalità Freq. L’effetto phasing è causato dall’interazione tra il segnale originale e quello processato: perciò regolate il bilanciamento del Mix in modo che siano udibili entrambi. L’effetto phasing più forte si udrà con Mix impostato al 50%.

24.38.6.3 Effetti Tremolo

In modalitĂ  Ring, le frequenze al di sotto della gamma udibile (circa 20 Hz o poco meno) creano un effetto tremolo. Potete conferire anche un senso di movimento stereo al tremolo attivando Wide e usando piccoli valori di Spread.

24.39 Spectral Resonator

L’effetto Spectral Resonator.

(Nota: l’effetto Spectral Resonator non è disponibile nelle edizioni Intro, Lite e Standard).

Basato sul processamento spettrale, Spectral Resonator utilizza risonanze spettrali e armonici a intonazione definita per aggiungere carattere tonale a qualsiasi sorgente audio. È possibile evidenziare le frequenze scelte delle parziali risonanti e alterarne il decadimento, creando brevi riverberazioni percussive o lunghi toni slavati. Si possono scegliere le frequenze da influenzare tramite un risonatore interno o tramite una sidechain MIDI esterna. Similmente a un vocoder, è possibile utilizzare l’ingresso MIDI per far sì che le risonanze siano in tonalità con gli elementi musicali del rispettivo contesto, ‘suonando’ l’effetto polifonicamente con fino a 16 voci. Spectral Resonator offre anche diversi tipi di processamento spettrale del segnale d’ingresso, inclusi il filtraggio spettrale, il chorus spettrale e la granularizzazione.

Spectral Resonator utilizza uno spettrogramma per visualizzare come le frequenze dei segnali originali (dry) e processati (wet) si comportano nel tempo. I segnali dry sono rappresentati in giallo, mentre i segnali wet sono mostrati in blu. E’ possibile nascondere la visualizzazione cliccandone il pulsante di attivazione/disattivazione.

Sul lato sinistro del dispositivo c’è la sezione Modalità del Pitch. Sono disponibili diversi controlli a seconda che sia selezionata la modalità Internal o la modalità MIDI.

Quando è abilitata la modalità Internal, Spectral Resonator si intona sulla frequenza impostata dalla manopola Freq. La frequenza può essere impostata in Hertz o su un’altezza specifica: i pulsanti Modalità della Manopola della Frequenza consentono di commutare tra le due opzioni. Nota: in modalità Internal i controlli della modalità MIDI sono disabilitati.

Quando è abilitata la modalità MIDI, Spectral Resonator può essere intonato sulle frequenze delle note MIDI in ingresso. Quando è abilitata la modalità MIDI, sono abilitati anche il router MIDI, il commuttore Mono/Poly, il controllo Polyphony e le funzioni MIDI Gate, Glide e intervallo del Pitch Bend.

Il router MIDI consente di scegliere qualsiasi traccia MIDI come sorgente. Per utilizzare un controller MIDI esterno, basta dapprima sceglierlo tramite il selettore “MIDI From” di una qualsiasi traccia MIDI. Poi, usando il selettore “MIDI From” di Spectral Resonator, scegliere la traccia con il controller MIDI precedentemente selezionato.

L’ingresso MIDI può essere trasposto utilizzando la manopola Transpose (Trasponi - visualizzata come “Transp. “) con un intervallo di +/- 48 semitoni.

Il commutatore Mono/Poly abilita la polifonia per il MIDI in ingresso, consentendo di inviare a Spectral Resonator materiale polifonico (ad es. accordi). Tramite il selettore Polyphony si possono scegliere 2, 4, 8 o 16 voci. Il numero di armonici impostato dal controllo Harmonics viene distribuito uniformemente tra le voci, traducendosi in meno armonici per voce quando si usano numeri di voci elevati. La combinazione di alti valori dei parametri Polyphony e Unison (Voci di Unisono) creerĂ  un suono piĂš scuro.

Quando il pulsante MIDI Gate è disattivato, l’ingresso audio eccita comunque il risonatore, anche quando non vengono suonate note MIDI. Se attivato, il dispositivo si comporta maggiormente come uno strumento e risuona solamente quando le note MIDI vengono eseguite. In modalità Polyphonic, il MIDI Gate è sempre attivo, perciò per produrre suono è necessario eseguire note MIDI.

Il parametro Glide regola, in millisecondi, il tempo impiegato dalle note per glissare dalla propria altezza a quella della successiva nota in arrivo. Nota: è attivo solo in modalità Mono. Il parametro PB definisce l’effetto dei messaggi MIDI di Pitch Bend, offrendo una gamma di 0-24 semitoni. Nota: Spectral Resonator è in grado di ricevere anche eventi MPE.

Il parametro Harmonics (nell’angolo in alto a destra dello spettrogramma) cambia il numero di armonici. Più armonici conducono a un suono più brillante, meno a un suono più scuro. Nota: un numero maggiore di armonici aumenta anche l’utilizzo della CPU.

Il parametro Stretch aumenta o diminuisce la spaziatura tra gli armonici. I valori inferiori a 0 riducono la distanza, quelli superiori a 0 la aumentano. A 100% vengono creati solo armonici dispari, il che porta a un suono di tipo a onda quadra.

Il parametro Shift traspone lo spettro del segnale d’ingresso entro un intervallo di +/- 48 semitoni. Nota: questo non sposta lo spettro dell’effetto in quanto tale, ma, piuttosto, lo spettro del segnale che viene inviato all’effetto.

La manopola Decay regola il tempo di decadimento in millisecondi. Un valore piĂš alto conduce a toni sostenuti. HF Damp (Smorzamento delle Alte Frequenze) imposta la quantitĂ  di smorzamento applicato alle parziali in alta frequenza. LF Damp (Smorzamento delle Basse Frequenze) imposta la quantitĂ  di smorzamento applicato alle parziali in bassa frequenza.

Le frequenze influenzate dai controlli HF Damp e LF Damp si spostano conseguentemente all’altezza della manopola Freq (se in modalità Internal) o di qualsiasi Note MIDI in entrata (se in modalità MIDI).

Tramite i relativi pulsanti, è possibile scegliere tra quattro Modalità di Modulazione: None, Chorus, Wander e Granular. Queste modalità determinano come vengano modulate l’altezza e l’ampiezza di ogni singola armonica:

  • None (Nessuna) non applica alcuna modulazione.
  • Chorus applica una modulazione a onda triangolare a ogni parziale. Quando la manopola Mod Rate (Frequenza della Modulazione) è impostata su 0, questa modalitĂ  modula solo le ampiezze delle parziali.
  • Wander utilizza forme d’onda a dente di sega casuali come sorgente di modulazione per ogni parziale.
  • Granular modula l’ampiezza di tutte le parziali in modo casuale, utilizzando inviluppi di decadimento esponenziali. Le parziali vengono generate in modo casuale e, in questa modalitĂ , il parametro Mod Rate influenza la densitĂ  delle parziali.

Entrambe le modalitĂ  Wander e Granular influenzano ogni singola voce di Unison, creando suoni tendenzialmente gorgoglianti, densi e indistinti.

Tutte le Modalità di Modulazione sono influenzate anche dai parametri Mod Rate (Frequenza della Modulazione) e Pch. Mod (Intensità di Modulazione del Pitch). La manopola Mod Rate imposta la frequenza della modulazione, mentre, mentre Pch. Mod regola in semitoni l’intervallo di modulazione dell’altezza. Sebbene Pch. Mod visualizzi solo un valore positivo, la modulazione dell’altezza viene applicata sia in direzione positiva che negativa (tranne che in modalità Granular, dove gli inviluppi dei granuli vengono applicati solo in direzione positiva).

La manopola Input Send imposta la quantità di guadagno applicata al segnale processato. C’è anche un limiter incorporato, per garantire che nessun segnale ecceda. Il LED accanto alla manopola Input Send si accende quanto il limiter entra in funzione.

Il parametro Unison consente di scegliere 1, 2, 4 o 8 voci, mentre Uni. Amt (Unison Amount) regola l’intensità dell’effetto unisono. Un valore di unisono più alto aumenta il numero di voci, mentre aumentando l’intensità dell’unisono le voci vengono via via “stonate” l’una rispetto all’altra.

Il controllo Dry/Wet regola il bilanciamento fra segnale originale (Dry) e segnale processato (Wet) e modifica la visibilitĂ  dei due segnali nello spettrogramma. Meglio impostarlo a 100% quando si usa Spectral Resonator in una Traccia di Ritorno.

24.39.1 Suggerimenti su Spectral Resonator

Ecco alcuni suggerimenti per l’utilizzo di Spectral Resonator:

  • Si possono creare dei loop di batteria tonali inserendo Spectral Resonator su una traccia di batteria e utilizzando l’ingresso di sidechain MIDI per inviare altezze specifiche a Spectral Resonator. Ottimo, ad esempio, per aggiungere ritmo a una traccia con le stesse note del basso.
  • Per fare in modo che Spectral Resonator segua le altezze del materiale melodico, bisogna innanzitutto usare il comando Converti Armonia in una Nuova Traccia MIDI (ved. ‘Converti Armonia in una Nuova Traccia MIDI’) o Converti Melodia in una Nuova Traccia MIDI (ved. ‘Converti Melodia in una Nuova Traccia MIDI’), poi inviare la traccia MIDI generata a Spectral Resonator.
  • Si possono creare suoni di tipo riverbero impostando Frequency su un valore basso e Unison e Uni. Amt su un valore alto e usando la modalitĂ  di modulazione Wander in combinazione con valori di Mod Rate e di Pch. Mod. Regolando il parametro Decay si rende il decadimento del “riverbero” piĂš lungo o piĂš breve.
  • Processamento vocale - Spectral Resonator può essere utilizzato come un vocoder semplicemente usando la voce come audio da processare in combinazione con l’ingresso di sidechain MIDI.
  • Usando due Spectral Resonator in serie si possono creare armonici sovrapposti inviando segnali MIDI differenti a ciascuna unitĂ .

24.40 Spectral Time

L’effetto Spectral Time.

(Nota: l’effetto Spectral Time non è disponibile nelle edizioni Intro, Lite e Standard).

Spectral Time combina effetti di congelamento temporale e di delay spettrale in un singolo dispositivo di grande ispirazione. Si possono risintetizzare i propri suoni applicando al materiale in ingresso vari filtri spettrali, delay e tecniche di spostamento di frequenza, creando copie molto varie ed esclusive. Gli effetti di congelamento e di delay possono essere utilizzati insieme o indipendentemente, consentendo un’ampia gamma di possibilità, come sostenere all’infinito qualsiasi suono o combinare delay con transizioni di dissolvenza sincronizzate al tempo. E’ possibile trasformare facilmente i suoni “sporcando” le frequenze nel tempo o aggiungere echi metallici e spazio a qualsiasi sorgente sonora.

Spectral Time ha due sezioni principali, Freezer e Delay, che possono essere utilizzate singolarmente o in serie, con Freezer che alimenta Delay. Le sezioni possono essere attivate/disattivate singolarmente tramite i rispettivi pulsanti Freezer (SĂŹ/No) e Delay (SĂŹ/No).

Spectral Time utilizza uno spettrogramma per visualizzare come le frequenze dei segnali originali (dry) e processati (wet) si comportano nel tempo. I segnali dry sono rappresentati in giallo, mentre i segnali wet sono mostrati in blu. E’ possibile nascondere la visualizzazione cliccandone il pulsante di attivazione/disattivazione.

Tramite il menu di contesto clic-destro(Win) / CTRL-clic(Mac) di Spectral Time è possibile attivare/disattivare l’opzione Latenza Zero Segnale Dry. Attivandola, la latenza del segnale dry viene ridotta a zero anziché essere sincronizzata con l’uscita dell’effetto. Questa opzione è utile quando si suona uno strumento dal vivo attraverso Spectral Time e se ne monitora l’uscita.

24.40.1 Sezione Freezer

La sezione Freezer di Spectral Time.

A seconda di quale dei pulsanti di Modalità Manual/Retrigger è attivato, la sezione Freezer controlla come viene innescata la funzione di congelamento e come vengono influenzate determinate caratteristiche temporali dell’audio congelato. Nota: in entrambe le modalità, affinché l’effetto si verifichi deve essere attivato anche il pulsante Freeze (Congela).

In modalità Manual, l’audio può essere congelato cliccando sul pulsante Freeze. È inoltre possibile controllare, in millisecondi, il tempo di Fade In (Assolvenza) e Fade Out (Dissolvenza) del segnale congelato.

In modalità Retrigger, è disponibile un maggior numero di controlli con cui mettere a punto finemente il ritmo dell’audio congelato, il quale può essere congelato automaticamente ad ogni transiente (onset) o a intervalli regolari.

La modalità Onsets congela l’audio dopo che è stato rilevato un transiente in ingresso. La manopola Sensitivity regola la sensibilità del rilevamento dei transienti. La sensibilità è massima a 100% e minima a 0%.

La modalità Sync congela l’audio a intervalli regolari, determinati dal controllo Interval (Frequenza di Sync del Congelamento). Attivando i pulsanti Unità di Tempo di Freezer, il controllo Interval può essere impostato su valori in millisecondi o in tempi di battuta.

In entrambe le modalitĂ , Onsets e Sync, i pulsanti Forma della Dissolvenza di Freezer commutano tra due forme di dissolvenza disponibili: Dissolvenza Incrociata e Inviluppo. Entrambe le forme di dissolvenza dispongono di controlli differenti per determinare come un nuovo congelamento si dissolverĂ  in entrata e in uscita.

In modalità Dissolvenza Incrociata, il nuovo congelamento effettuerà l’assolvenza e il vecchio congelamento (o il segnale dry) si dissolverà. La durata della dissolvenza incrociata è determinata dal controllo X-Fade, che determina specificamente il tempo in millisecondi col quale un nuovo congelamento si dissolverà come percentuale dell’intervallo di sincronizzazione impostato dal controllo Interval.

In modalità Inviluppo, un nuovo congelamento sarà soggetto ad assolvenza e dissolvenza secondo i valori di tempo in millisecondi impostati, rispettivamente, nei parametri Fade In e Fade Out. In questa modalità è possibile impilare fino a otto congelamenti simultanei uno sopra l’altro.

24.40.2 Sezione Delay

La sezione Delay di Spectral Time.

La sezione Delay di Spectral Time può essere attivata/disattivata tramite il relativo pulsante Delay Si/No e consente di creare copie ritardate delle informazioni spettrali. Se la sezione Freezer è attivata, la sezione Delay viene alimentata dall’uscita di Freezer.

Il parametro Time controlla il tempo di ritardo delle linee di ritardo spettrale. Il tipo di valore mostrato qui dipende dal tipo di unità scelto nel selettore a discesa “Mode”:

  • La modalitĂ  Time regola il tempo di ritardo in millisecondi.
  • La modalitĂ  Notes regola il tempo di ritardo in divisioni di battuta.
  • Le modalitĂ  16th, 16th Triplet e 16th Dotted impostano il tempo di ritardo in base ai rispettivi valori: sedicesimi, terzine di sedicesimi, sedicesimi puntati.

Feedback regola la quantità di segnale d’uscita che viene rinviata all’ingresso dell’effetto. Alzandolo si aumentano gli echi udibili del segnale.

La manopola Shift traspone la frequenza del segnale ritardato. Ogni successivo ritardo verrà spostato verso l’alto o verso il basso della quantità di frequenza specificata.

Il cursore Stereo regola la larghezza dei controlli Tilt e Spray.

Il controllo Dry/Wet (o Mix Originale/Processato) regola il bilanciamento fra segnale originale (Dry) e segnale ritardato (Wet). Nota: ciò influisce solamente sulla sezione Delay del dispositivo.

La manopola Tilt disallinea i tempi di ritardo per frequenze differenti. Un valore positivo ritarda le frequenze alte piĂš delle frequenze basse, mentre un valore negativo ritarda le frequenze basse piĂš delle frequenze alte.

La manopola Spray distribuisce in modo casuale i tempi di ritardo per frequenze differenti entro l’intervallo di tempo specificato.

La manopola Mask limita gli effetti dei controlli Tilt e Spray a frequenze piĂš basse o piĂš alte. I valori positivi limitano gli effetti alle frequenze alte, mentre i valori negativi limitano gli effetti alle frequenze basse.

24.40.3 Sezione Resolution

Sezione Resolution di Spectral Time.

Nell’angolo superiore destro del display dello spettrogramma è disponibile il controllo Resolution (Risoluzione in Frequenza), che imposta la risoluzione utilizzata per processare il segnale in ingresso. Valori più bassi riducono la latenza complessiva, a scapito dell’accuratezza e della fedeltà. Nota: poiché i valori più elevati influiscono sulla latenza complessiva, potrebbe essere preferibile ridurre la Risoluzione durante il tracciamento.

24.40.4 Controlli Globali

Controlli Globali di Spectral Time.

La manopola Input Send regola il guadagno del segnale d’ingresso.

I due pulsanti di opzione Frz > Fly e Fly > Frz invertono l’ordine degli effetti.

Il controllo globale Dry/Wet (o Mix Originale/Processato) regola il bilanciamento fra segnale originale (Dry) e segnale processato (Wet). Meglio impostarlo a 100% quando si usa Spectral Time in una Traccia di Ritorno.

24.41 Spectrum

Il dispositivo Spectrum.

(Nota: il dispositivo Spectrum non è disponibile nelle edizioni Intro e Lite).

Spectrum esegue l’analisi in tempo reale della frequenza dei segnali audio in ingresso. I risultati vengono rappresentati in un grafico, con “dB” lungo l’asse verticale e “frequenza/altezza” lungo l’asse orizzontale. I livelli di picco vengono conservati nel grafico fino al riavvio della song. Nota: Spectrum non è un effetto audio, ma uno strumento di misura e non altera in alcun modo il segnale in ingresso.

Il selettore Block (o Lunghezza del Blocco FFT) sceglie il numero di campioni analizzati in ogni misurazione. I valori piĂš elevati si traducono in una maggiore precisione, ma aumentano il carico della CPU.

Channel (o Canale) determina quale canale venga analizzato: sinistro, destro o entrambi.

Il cursore Refresh (o Tempo di Aggiornamento) determina quanto frequentemente Spectrum debba eseguire un’analisi. Come per il parametro Block, questo consente di stabilire un compromesso tra precisione e carico della CPU. Un tempo di risposta veloce è più preciso, ma anche più oneroso per la CPU.

Il cursore Avg (o Numero di Medie) vi consente di specificare il numero di blocchi di campioni dei quali viene effettuata la media per ogni aggiornamento del display. Se impostato a “1”, ogni blocco viene mostrato. Questo si traduce in molta più attività sul display, cosa che può essere utile per individuare lo spettro di picchi brevi. Mano a mano che aumentate il valore di Avg, il display si aggiorna via via più “morbidamente”, fornendo una media dello spettro nel tempo. Questo è più coerente con il nostro modo di ascoltare.

Il pulsante Graph (o Grafico) alterna la visualizzazione dello spettro tra Line (linea singola interpolata) e Bins (istogrammi a frequenze discrete).

Max commuta il display dell’ampiezza massima accumulata. Con Max abilitato, potete resettare l’ampiezza massima cliccando sul display.

I pulsanti Scale X vi permettono di scegliere la scala di rappresentazione delle frequenze tra lineare, logaritmica e a semitoni. Nota: la scala logaritmica e la scala a semitoni sono in realtà la stessa rappresentazione, ma con una legenda nella parte superiore del display che cambia tra Hertz e nomi delle note. La scala lineare è particolarmente utile per l’analisi dettagliata delle frequenze alte.

Non appena spostate il mouse sul display di Spectrum, appare un riquadro che mostra l’ampiezza (dB), la frequenza (Hz) e il nome della nota corrispondenti alla posizione del puntatore. Il pulsante Gamma della Scala Y posto in basso a sinistra nell’interfaccia di Spectrum consente di scegliere tra la regolazione manuale Range e la regolazione automatica Auto della gamma dinamica del display. Se è impostato Range, potete zoomare e scorrere l’ampiezza cliccando e muovendo il mouse sopra la legenda dell’ampiezza (valore in Hz nel riquadro sul lato sinistro del display). Trascinate verticalmente per scorrere, orizzontalmente per zoomare. Potete anche utilizzare i cursori di Range per impostare i valori Massimo/Minimo della Gamma Dinamica mostrati. Se è impostato Auto, il display adegua automaticamente la propria scala in funzione del livello del segnale audio in ingresso. Nota: in modalità automatica, i cursori di Range e lo zoom sono disattivati.

Per ottenere una visualizzazione ancora migliore, potete scegliere la posizione del display tra catena dei dispositivi e finestra principale di Live cliccando sul pulsante della barra del titolo di Spectrum oppure facendo doppio clic sul display.

24.42 Tuner

Il dispositivo Tuner.

Tuner analizza e visualizza la frequenza monofonica in entrata, nonchÊ la sua distanza dal semitono piÚ vicino. Tuner è basato sui classici accordatori per chitarra, ha un grande display concepito per facilitare la visibilità sul palco ed è perfetto per accordare strumenti o sintetizzatori esterni.

E’ importante notare che Tuner non è un effetto audio, bensì uno strumento di misurazione: non altera in alcun modo il segnale in ingresso. Tuner è progettato per analizzare frequenze monofoniche e funziona meglio con un segnale chiaro e pulito. Segnali polifonici, densi di rumore o armonicamente ricchi possono condurre a risultati non accurati.

24.42.1 Commutatori di visualizzazione

I due pulsanti in basso a sinistra commutano tra le due viste principali di Tuner. La Vista Classica ricorda gli accordatori analogici convenzionali, mentre la Vista a Istogramma mostra la frequenza nel tempo. In entrambe le viste, il display utilizza il colore per aiutare a indicare la precisione di accordatura. Verde significa accordato, mentre rosso significa fuori tono.

I commutatori di visualizzazione di Tuner.

24.42.2 Vista Classica

Nella Vista Classica la frequenza in ingresso è rappresentata come una palla colorata lungo una curva, con il nome della nota rilevata piÚ vicina mostrato nel centro del display. Le frecce su entrambi i lati del nome della nota si illuminano per indicare se il segnale debba essere intonato piÚ alto o piÚ basso per raggiungere la frequenza desiderata.

In Modalità Target un cerchietto al centro della curva mostra la frequenza desiderata: il vostro segnale è intonato quando la palla colorata si trova esattamente all’interno di questo cerchietto. Se il segnale in arrivo è crescente la palla apparirà a destra dell’obiettivo, se è calante la palla apparirà a sinistra.

Tuner in ModalitĂ  Target.

In Modalità Strobe (stroboscopio) la curva diventa una banda rotante di luci. Il verso di rotazione indica se il segnale sia crescente o calante. Se la banda ruota verso destra la frequenza in arrivo è crescente, se ruota verso sinistra il segnale è calante. Quanto piÚ il vostro segnale è stonato, tanto piÚ velocemente la banda ruota.

Tuner in ModalitĂ  Strobe.

Lo switch Hertz/Cents commuta la visualizzazione tra la frequenza assoluta in Hertz del segnale in ingresso e la distanza in centesimi dalla frequenza obiettivo. Questo commutatore è visibile anche nella Vista a Istogramma.

24.42.3 Vista a Istogramma

Nella Vista a Istogramma la frequenza viene mostrata nel tempo. La scala sulla destra del display mostra i possibili nomi delle note e le linee grigie orizzontali rappresentano il “centro” perfettamente intonato della nota associata. Le note crescenti appaiono sopra la corrispondente linea grigia, mentre le note calanti appaiono sotto di essa.

Tuner nella Vista a Istogramma.

Trascinate verso l’alto o verso il basso sul display per far scorrere le diverse altezze, oppure trascinate orizzontalmente per aumentare o ridurre lo zoom. Con Auto attivato, il display si regola automaticamente in modo che la frequenza in ingresso sia al centro del display.

Lo switch Hertz/Cents commuta la visualizzazione tra la frequenza assoluta in Hertz del segnale in ingresso e la distanza in centesimi dalla frequenza obiettivo. Questo commutatore è visibile anche nella Vista Classica.

24.42.4 Ortografia delle note

L’ortografia delle note di Tuner

Il dispositivo Tuner include tre opzioni per l’ortografia delle note. Si può accedere a un menu con queste opzioni cliccando-destro in un punto qualsiasi del display di Tuner:

  • Diesis (C#)
  • Bemolle (D♭)
  • Diesis e Bemolle (C#/D♭)

24.42.5 Il cursore Reference

Il cursore Reference (Frequenza di Riferimento) di Tuner.

Il cursore Reference consente di cambiare la frequenza di riferimento utilizzata da Tuner nell’analisi dei segnali in arrivo. Per default è impostato a 440 Hz, che è l’accordatura “standard” da concerto, ma può essere cambiato su qualsiasi valore compreso nell’intervallo 410-480 Hz.

24.43 Utility

L’effetto Utility.

Il dispositivo Utility può svolgere alcune funzioni molto utili, specialmente in combinazione con altri dispositivi.

Ci sono due controlli di Fase separati, uno per ciascun canale di ingresso (sinistro e destro). Come suggerito dal nome, invertono la fase del rispettivo canale.

Il selettore Modalità dei Canali permette l’elaborazione selettiva dei canali destro e sinistro di un campione. Se, per esempio, viene selezionato Left, il canale destro viene ignorato e il canale sinistro appare su entrambe le uscite. Ciò è particolarmente utile se avete un file stereo che ha dei contenuti differenti nei due canali e desiderate usarne soltanto uno.

La manopola Width (Larghezza Stereo) regola l’ampiezza stereo del segnale processato (Wet). 0% produce un segnale mono, mentre valori al di sopra del 100% creano un panorama stereo ampliato.

Scegliendo la Modalità Mid/Side dal menu di contesto clic-destro(Win) / CTRL-clic(Mac) della manopola Width si commuta tra i controlli di Width e quelli di Mid/Side. Il controllo Mid/Side, se impostato tra 0 e 100M., funge da controllo continuo per il passaggio da mono a stereo. Impostando il parametro a 100M somma l’audio in mono. Valori tra 0 e 100S enfatizzano le componenti stereo o “fuori fase” del segnale. A 100S, si sentirà solo il segnale “side” (laterale). I canali sinistro e destro saranno fuori fase tra loro di 180 gradi.

Nota: se il selettore Modalità dei Canali viene impostato su “Left” o “Right”, i controlli Width (Larghezza Stereo) e Mid/Side non hanno funzione e quindi risultano disabilitati.

Quando il pulsante Mono è attivato, il segnale d’ingresso stereo viene convertito in mono.

Il pulsante Bass Mono converte in mono le frequenze basse del segnale d’ingresso. Ciò è utile per evitare la colorazione delle frequenze basse quando vengono riprodotte in mono. Il cursore Frequenza dei Bassi Mono consente di regolare la frequenza di taglio nell’intervallo 50-500 Hz.

Quando il pulsante Ascolto dei Bassi Mono è attivato, è possibile ascoltare solo le basse frequenze. Questo può essere utile per intonare la Frequenza dei Bassi Mono.

Il controllo Gain (Guadagno) regola il livello del segnale d’ingresso da –infinito a +35dB. Questo può essere particolarmente utile per automatizzare le dissolvenze di volume su una traccia, liberando il controllo di volume di quella traccia per il bilanciamento del mix. (Nota: quando si regola il parametro Gain tra -18 e +35 dB usando i tasti freccia su e giù, il valore aumenta o diminuisce con incrementi di 1 dB. Tuttavia, tra -18 dB e -inf dB, il valore accelera gradualmente).

Il controllo Balance (Bilanciamento) posiziona il segnale ovunque nel campo stereo.

Il pulsante Mute, se abilitato, fa semplicemente tacere il segnale in arrivo. Nota: i controlli di attivazione e di Mute di una traccia sono sempre collocati alla fine della catena del segnale. Tuttavia, dal momento che potete collocare Utility ovunque vogliate nella catena di un segnale, potete usare la sua funzione Mute per tagliare l’ingresso di una linea di ritardo o di un riverbero senza disattivare le uscite di questi dispositivi.

Il pulsante DC filtra gli sfasamenti di DC e le frequenze estremamente basse decisamente al di sotto della gamma udibile. Ha effetto sonoro solo se un segnale contiene queste frequenze ed è processato dopo Utility con effetti non lineari, come compressori o modellatori di forme d’onda.

24.44 Vinyl Distortion

L’effetto Vinyl Distortion.

(Nota: l’effetto Vinyl Distortion non è disponibile nelle edizioni Intro e Lite).

L’effetto Vinyl Distortion emula alcune delle distorsioni tipiche del playback dei dischi in vinile. Queste distorsioni sono causate dai rapporti geometrici fra la puntina e il solco del disco. L’effetto, inoltre, offre un generatore di crepitii per la aggiunta di artefatti rumorosi.

La sezione Tracing Model aggiunge al segnale in ingresso la distorsione armonica pari. Regolate la quantità di distorsione con la manopola Drive oppure cliccate e trascinate il puntatore verticalmente nel display X-Y di Tracing Model. Per regolare la frequenza (o “colore”) della distorsione trascinate il puntatore orizzontalmente nel display X-Y. Tenendo premuto il tasto ALT(Win) / ALT(Mac) durante il trascinamento verticalmente nel display X-Y potete cambiare il parametro Q (larghezza di banda) della banda di frequenze.

La sezione Pinch Effect aggiunge armoniche dispari al segnale in ingresso. Queste distorsioni si presentano tipicamente fuori fase di 180 gradi, creando una immagine stereo piĂš ricca. Il Pinch Effect ha gli stessi controlli del Tracing Model, ma genera un suono piuttosto diverso.

Il controllo Drive aumenta o diminuisce la quantitĂ  generale di distorsione generata sia da Tracing Model, sia da Pinch Effect.

Ci sono due modalità di distorsione: Soft e Hard. La modalità Soft simula il suono di disco dub, mentre la modalità Hard è piÚ simile a quella di un disco in vinile standard.

I pulsanti Stereo/Mono determinano se la distorsione Pinch avvenga in stereo o in mono. Per una simulazione realistica delle distorsioni del vinile regolatelo su Stereo.

La sezione Crackle (crepitii) aggiunge al segnale del rumore, la cui densità è regolabile tramite il controllo Density. Il controllo Volume regola la quantità di guadagno applicata al rumore.

24.45 Vocoder

L’effetto Vocoder.

(Nota: l’effetto Vocoder non è disponibile nelle edizioni Intro e Lite).

Un vocoder è un effetto che combina le informazioni sulla frequenza di un segnale audio (chiamato carrier o portante) con il contorno di ampiezza di un altro segnale audio (chiamato modulatore o modulante). La sorgente del modulatore è generalmente qualcosa con un carattere ritmico chiaro, come il parlato o le percussioni, mentre il segnale portante è tipicamente un suono di sintetizzatore armonicamente ricco, come quello degli archi o di un pad. L’applicazione più familiare di un vocoder consiste nella creazione di “sintetizzatori parlanti” o di voci robotiche.

I vocoder lavorano eseguendo il segnale portante e il segnale del modulatore attraverso banchi di filtri passa-banda. Il livello d’uscita di ciascuno filtro del modulatore viene poi analizzato e utilizzato per controllare il volume del corrispondente filtro del segnale portante.

Il Vocoder di Live deve essere inserito in una traccia che contiene il materiale audio che intendete usare come modulatore. Il selettore Carrier fornisce poi una serie di opzioni per il segnale portante:

  • Noise usa il generatore di rumore interno del Vocoder come sorgente del segnale portante. Selezionando questa opzione appare un controller X-Y che vi permette di regolare il carattere del rumore. L’asse orizzontale regola il downsampling. Cliccando e trascinando a sinistra si riduce la frequenza di campionamento dell’uscita del carrier (segnale portante). L’asse verticale regola la densitĂ  del rumore. Trascinando il cursore verso il basso si diminuisce la densitĂ .
  • External vi permette di selezionare uno qualsiasi dei punti di assegnazione interni tramite i selettori sottostanti. Questa è l’opzione che userete per ottenere la classica “voce robotica”.
  • Modulator utilizza il modulatore stesso come portante. L’uscita è essenzialmente una versione risintetizzata del segnale modulatore, ma vi consente di utilizzare i controlli di modellazione sonora del Vocoder per modificare il suono.
  • Pitch Tracking (o Tracciamento del Pitch) attiva un oscillatore monofonico che si sintonizza con il pitch (frequenza) del modulatore. I cursori High e Low (o Frequenza Rilevabile Superiore/Inferiore) vi consentono di limitare la gamma di frequenze che l’oscillatore cercherĂ  di tracciare. Potete assegnare all’oscillatore di tracciamento una delle quattro forme d’onda disponibili (una a dente di sega e tre a impulso) e regolare l’intonazione approssimativa dell’oscillatore tramite il cursore Pitch. Il tracciamento del pitch è particolarmente efficace con le sorgenti del modulatore monofoniche, come gli strumenti melodici o le voci. Nota: l’oscillatore aggiorna la propria frequenza solo quando rileva un pitch chiaro. Poi mantiene quindi questo pitch fino a quando non ne rileva uno nuovo. Ciò significa che modificando i parametri dell’oscillatore o resettandolo (ad esempio raggruppando (ved. ‘Tracce di Gruppo’) la traccia del Vocoder) si possono provocare cambiamenti inaspettati nel suono. Con materiale polifonico o batterie il tracciamento del pitch è generalmente imprevedibile (ma può essere molto interessante).

Talvolta, soprattutto quando si utilizzano sorgenti esterne come portante, l’uscita di un vocoder può perdere molta fascia alta. Attivando il pulsante Enhance (o Ottimizzazione) si ottiene un suono più brillante, normalizzando lo spettro e la dinamica del segnale portante.

La manopola Unvoiced (senza intonazione, lett. “senza voce”) regola il volume di un generatore di rumore aggiuntivo, che viene utilizzato per risintetizzare le porzioni del segnale modulatore prive di pitch, come i suoni “f” e “s”.

Il cursore Sens. (o Sensibilità Unvoiced) imposta la sensibilità dell’algoritmo di individuazione delle porzioni di segnale prive di intonazione. Al 100% il generatore di rumore senza intonazione è sempre attivo. Allo 0% viene usata solo la sorgente del segnale portante principale. Il selettore Fast/Slow (o Velocità Unvoiced) regola quanto velocemente il Vocoder passi tra rilevamento del segnale senza intonazione (unvoiced) e rilevamento del segnale con intonazione (voiced).

La grande area centrale del Vocoder mostra i livelli dei singoli filtri passa-banda. Cliccando all’interno del display potete attenuare questi livelli.

Il selettore Bands (o Numero di Bande) imposta il numero di filtri utilizzati. Usando più bande si ottiene un’analisi più accurata del contenuto di frequenza del modulatore, ma sono richieste più risorse di CPU.

I cursori Range (o Frequenza del Filtro piÚ Alto/Basso) regolano la gamma di frequenze sulla quale operano i filtri passa-banda. Per la maggior parte delle sorgenti è adatta una gamma piuttosto ampia, ma nei casi in cui il suono risulta troppo pungente o rimbombante potete limitarne gli estremi. Il controllo BW (Bandwidth) imposta la Larghezza di Banda dei Filtri. Con valori percentuali bassi, ciascun filtro si avvicina a una singola frequenza. Aumentando la larghezza di banda si aumenta la sovrapposizione delle bande dei filtri. Una larghezza di banda del 100% è piÚ precisa, ma impostazioni piÚ alte o piÚ basse possono creare effetti interessanti.

Il selettore della ModalitĂ  Precise/Retro alterna tra due tipi di comportamento del filtro. In modalitĂ  Precise tutti i filtri hanno lo stesso guadagno e la stessa larghezza di banda. In modalitĂ  Retro le bande diventano piĂš strette e di volume maggiore alle frequenze piĂš alte.

Gate imposta la soglia (di sbarramento) del banco dei filtri. Le bande con livello inferiore alla soglia vengono silenziate.

Il cursore Level (o Livello di Uscita) aumenta o attenua il volume d’uscita del Vocoder.

La manopola Depth (o Profondità dell’Inviluppo) determina quanto inviluppo d’ampiezza del modulatore venga applicato al segnale carrier (portante). A 0% l’inviluppo viene ignorato. A 200% vengono usati solo i picchi alti. A 100% si ottiene il vocoding “classico”.

I controlli Attack e Release (o Tempo di Attacco/Rilascio) regolano quanto velocemente il Vocoder risponda alle variazioni di ampiezza del segnale modulatore. Tempi molto rapidi preservano i transienti del modulatore, ma possono causare artefatti da distorsione.

Gli interruttori Mono / Stereo / L/R determinano quanti canali vengano utilizzati per portante e modulatore. La modalitĂ  Mono tratta portante e modulatore come sorgenti mono. La modalitĂ  Stereo utilizza un modulatore mono, ma processa il segnale portante in stereo. La modalitĂ  L/R processa portante e modulatore in stereo.

Le frequenze del banco di filtri del segnale portante possono essere spostate verso l’alto o verso il basso tramite la manopola Formant (o Formante). Usando la voce come modulatore, piccoli cambiamenti di Formante possono alterare il genere (maschile/femminile) apparente della sorgente.

Il controllo Dry/Wet (o Mix Originale/Processato) regola il bilanciamento fra segnale originale (Dry) e segnale processato (Wet).

24.45.1 Suggerimenti sul Vocoder

Questa sezione spiega come impostare le piĂš comuni applicazioni del Vocoder.

24.45.1.1 Sintetizzatore cantante

La classica applicazione del vocoder è il sintetizzatore “cantante”. Ecco come impostare questa funzione in Live:

  1. Inserite il Vocoder nella traccia che contiene il materiale vocale. Potete usare una clip che contiene una voce pre-registrata oppure, per elaborare un segnale vocale dal vivo, collegare un microfono a un canale del vostro hardware audio e sceglierlo come sorgente d’ingresso (ved. ‘Ingressi/Uscite Audio Esterni’).
  2. Inserite un sintetizzatore, ad es. Analog (ved. ‘Analog’), in un’altra traccia. Anche in questo caso, potete creare una clip MIDI per suonare questo sintetizzatore oppure suonare dal vivo.
  3. Impostate il selettore Carrier (o Tipo di segnale Portante) su “External”.
  4. Nei selettori Audio From del Vocoder scegliete la traccia del sintetizzatore. (Per migliori risultati, scegliete “Post FX” nel selettore inferiore).
  5. Se state creando il vostro materiale col sintetizzatore e con la voce in tempo reale, assicuratevi che il pulsante Arma sia attivato in entrambe le tracce.
  6. Suonate il sintetizzatore mentre parlate nel microfono. Sentirete il ritmo del vostro parlato con la timbrica e le frequenze del sintetizzatore. Per ascoltare solo il segnale trattato col Vocoder, mettete in Solo la traccia della voce, in modo che la “normale” traccia del sintetizzatore venga silenziata.

Nota: generalmente otterrete risultati migliori se il suono del vostro sintetizzatore è brillante e ricco di armoniche. Provate delle patch basate su dente di sega per migliorare l’intelligibilità della voce. Per una maggior brillantezza e chiarezza provate a regolare il controllo Unvoiced e/o ad abilitare Enhance.

24.45.1.2 Formant Shifter

Se il Vocoder è impostato per utilizzare il modulatore come proprio segnale portante, può essere utilizzato come potente “spostatore” della formante. Ecco come fare:

  1. Impostate il selettore Carrier (o Tipo di segnale Portante) su “Modulator”.
  2. Impostate Depth (o Profondità dell’Inviluppo) al 100%.
  3. Attivate Enhance.

Ora sperimentate diverse impostazioni della manopola Formant per alterare il carattere della sorgente. Per “scolpire” in modo ancor più articolato il suono, provate a regolare anche i vari parametri del banco di filtri.